Matavz e Tadic passeggiano sulle macerie dell'ADO. All'Euroborg decide una tripletta dello sloveno

Il Groningen ritrova nel posticipo della domenica l'ADO che nella coda della passata Eredivisie lo aveva estromesso dall'Europa League al termine di una doppia finale al cardiopalma.
I biancoverdi erano riusciti nell'ultimo atto dei play-off a ribaltare il pesante 1-5 del Kyocera Stadion, ma il verdetto dei calci di rigore si rivelò sfavorevole.


Schieramenti di partenza


Questa estate il Groningen ha dovuto far fronte a due importanti cessioni: il capitano Andreas Granqvist è sbarcato nella Genova rossoblu ed è stato sostituito dall'ex NAC Kees Kwakman (promosso in Bundes con l'Augsburg lo scorso anno); l'estroso laterale Fredrik Stenman invece ha attraversato l'intero Paese per varcare il confine belga ed insediarsi nel Club Brugge, seguendo Bjorn Vleminckx e Niki Zimling. Nonostante l'acquisto del nazionale svedese Emil Johansson dal Molde, per l'intero pre-campionato è stato provato in quella posizione il giovane Lorenzo Burnet (prelevato dallo Jong Ajax insieme all'omologo destro Kapellhof). In queste prime giornate le gerarchie non sono mutate.
Rispetto alla scorsa settimana Huistra preferisce il neo capitano Petter Andersson a Pedersen. Sparv è recuperato ma parte dalla panchina, a centrocampo operano dunque Kieftenbeld (un terzino destro) e Holla.


Diversi problemi di formazione per Maurice Steijn che deve rinunciare a Wesley Verhoek e Vicento, non al meglio. La cessione nelle ultime ore di Derijk al PSV costringe l'ex tecnico in seconda ad arretrare Leeuwin accanto a Kum, con ovvia sistemazione di Immers a centrocampo. Ne risulta un attacco inedito, piuttosto povero tecnicamente: gli esordienti van Duinen (che ha giocato solo una manciata di minuti nei play-off per l'Europa League) e de Vogel completano il tridente con Hocher. A sorpresa Chery finisce in panchina.
Ai problemi di formazione si aggiungono le continue voci di mercato che si sono intensificate negli ultimi giorni. Se da una parte il mancato approdo di Verhoek al Nottingham Forest rappresenta una nota lieta, dall'altra i rumours circa un'imminente cessione dei due prezzi pregiati Immers e Toornstra non aiutano certo i gialloverdi a tenere alta la concentrazione.


La partita

Nella prima frazione i pericoli per gli ospiti vengono dalla fascia mancina del Groningen dove Tadic e Burnet spingono con regolarità. Lo scorso anno il collaudato binario costituito dal calciatore croato e da Stenman è stata una delle armi vincenti della squadra. A giudicare da questo scorcio di stagione possiamo dire che la nuova coppia promette molto bene, mostrando già un notevole affiatamento nelle combinazioni offensive.
Bacuna prima, poi Matavz di testa non riescono ad approfittare dei rifornimenti provenienti dalla sinistra, concludendo troppo centralmente.
Altra chiave tattica del match sono i lanci lunghi dalla difesa che Ivens (soprattutto) e Kwakman cercano costantemente, mettendo a nudo le crepe di una retroguardia ormai orfana del proprio leader. Al 15' il vantaggio arriva proprio su un passaggio di lunga gittata da parte di Ivens. Kum sceglie male la posizione per staccare, deviando il pallone verso la propria porta (stessa sbavatura commessa a Kaunas contro il Tauras), Leeuwin completa il disastro appoggiando la sfera all'accorrente Tadic che anticipa l'uscita di Coutinho con un tocco al centro per Matavz. Nessun problema per lo sloveno che accomoda nella porta sguarnita.
Bisogna attendere appena 4 minuti per il raddoppio: dopo un anticipo vincente di Burnet, Tadic lancia nello spazio Matavz che sguscia tra i due centrali di difesa e fredda nuovamente Coutinho col sinistro.
L'ADO non riesce a fraseggiare celermente, con diversi passaggi sbagliati in modo grossolano anche da giocatori tecnicamente validi come Toornstra, quest'oggi totalmente fuori partita. Il Groningen pressa con efficacia, arrivando sempre prima sui palloni vaganti e ripartendo sulle corsie laterali.
Al 36' un altro errore di Leeuwin regala il tris di Matavz. Sugli sviluppi di un calcio d'angolo il difensore, temendo la presenza del numero 11 alle proprie spalle, svirgola il pallone colpendo la traversa della propria porta. Matavz si avventa come un rapace e realizza le personale tripletta, la seconda in carriera dopo le tre reti rifilate lo scorso anno al Willem II.
L'Ado è allo sbando e rischia il quarto gol qualche secondo più tardi. Radosavljevic regala palla a Tadic sbagliando il retropassaggio. L'ala mancina serve al limite dell'area Matavz che si esibisce in un numero di suola di alta scuola, ma viene stoppato al momento della conclusione a rete; Taidc cattura il rimbalzo ma spara addosso al portiere.

Ad inizio secondo tempo il canovaccio non è cambiato. Matavz accarezza un lancio dalle retrovie, mandando a spasso Kum, filtrante sapiente per Bacuna che scavalca Coutinho con un tocco di esterno.
La spinta del Groningen sul 4-0 si affievolisce, gli uomini di Huistra sono meno aggressivi in mezzo al campo. Al 50' Toornstra riesce finalmente a liberarsi dalla morsa di Kieftenbeld duettando con Hocher, palla dentro per van Duinen sul cui cross arriva lo stacco di Immers che sorprende l'intera retroguardia, van Loo compreso che passeggiava incerto nell'area di rigore.
Si apre uno spiraglio per un'improbabile rimonta (ma mai dare nulla per scontato quando si affrontano queste due squadre) che Coutinho intende chiudere all'istante. Al 56' il portiere dell'ADO tenta un discutibile dribbling su Matavz perdendo palla, l'attaccante serve Tadic che ostacolato perde il passo e calcia sull'esterno della rete.
Su ribaltamento di fronte l'ADO non perdona: Hocher viene lasciato da solo da Burnet, l'esterno si accentra puntando Kwakman, scarico per Immers che intelligentemente apre su Toornstra. Il numero 10 controlla e calcia in porta, sulla respinta di van Loo è comodo il tap-in di van Duinen, tra l'indolenza della difesa di casa.
Siamo sul 4-2 con 32 minuti più recupero da giocare e tutte le possibilità di riequilibrare l'incontro. Tuttavia, gli uomini di Steijn sono riusciti a riportarsi sotto nel punteggio grazie ad episodi sporadici, alimentati dal calo di concentrazione del Groningen. Quest'ultimo, avvertito il campanello d'allarme al gol di van Duinen, riprende la partita in pugno e la guida in porto senza grosse difficoltà.

ADO in cADuta?

Nella prima giornata il nuvo ADO di Steijn non ha convinto in pieno. Primo tempo abulico in avanti, con la difesa che ha concesso troppo spazio agli attaccanti del Vitesse. Solamente l'imprecisione di Bony e le prodezze di Coutinho sullo scatenato Chanturia avevano permesso ai gialloverdi di non soccombere nella prima frazione. Poi nel secondo tempo si era visto il solito cambio di marcia a cui la squadra di Den Haag ci ha abituato tra le mura amiche.
All'Euroborg la prestazione invece è stata assolutamente inaccettabile. A parte i due lampi ad inizio secondo tempo, i giocatori sono parsi lenti nella testa prima ancora che nelle gambe.
Toornstra per buona parte del match è stato l'ombra di se stesso e le assenze nel reparto avanzato, già piuttosto povero di suo, non hanno agevolato il lavoro di Steijn che ci ha messo del suo schierando un improponibile de Vogel sulla sinistra al posto di Tjaronn Chery.
I giovani acquistati per sostituire eventualmente i vari Immers, Toornstra e Verhoek non convincono affatto. Qualora le cessioni delle colonne portanti della squadra dovessero concretizzarsi, la dirigenza farebbe bene a reinvestire sul mercato parte di quanto ricavato, perchè c'è il rischio di salutare l'Eredivisie.


Pagelle

Groningen (4-2-3-1): van Loo 5; Hiariej 6, Ivens 6, Kwakman 6, Burnet 6.5; Kieftenbeld 7, Holla 6; Bacuna 7, P. Andersson 6, Tadic 7.5; Matavz 8.5.
Subs: Sparv sv, Pedersen sv, Enevoldsen sv. Coach Pieter Huistra 6.5

ADO Den Haag (4-3-3): Coutinho 5; Ammi 5, Leeuwin 4.5, Kum 4.5, Luksik 6; Radosavljevic 4.5, Toornstra 5, Immers 6; Hocher 5, van Duinen 6, de Vogel 4.
Subs: Mulders 6, Chery sv, van Duijn sv. Coach Maurice Steijn 5.5




























Ti è piaciuto l'articolo? Vieni a parlarne su Facebook, sulla pagina ufficiale del blog Calcio Olandese!

CONVERSATION

Back
to top