Europa League - Twente, PSV ed AZ passano il girone e si qualificano al prossimo turno

Wisla Cracovia - Twente

Sconfitta senza gravi ripercussioni per il Twente, già qualificato e sicuro del primo posto. La trasferta polacca, contro il Wisla Cracovia, rappresenta l'occasione per Adriaanse di lasciare spazio a diverse seconde linee, poco utilizzate nell'arco della stagione. I polacchi, dal canto loro, si giocano la qualificazione, sperando in un contemporaneo passo falso del Fulham, impegnato contro l'Odense.
Subito dopo la partenza, il Twente va vicino al goal del vantaggio con Janko: su clamorosa disattenzione della retroguardia di casa, il centravanti austriaco si trova a tu per tu con il portiere avversario Pareiko, ma si trascina il pallone oltre la linea di fondo. Successivamente, è Gargula a preoccupare Marsman, secondo portiere del Twente, con una conclusione debole ma insidiosa. Il goal che sblocca la partita porta la firma del numero 10 polacco, il quale riceve palla sugli sviluppi di una rimessa laterale e si porta al limite dell'area senza ostacoli. Il suo destro improvviso, dalla strana traiettoria, inganna un incerto Marsman. Il Twente, privo di motivazioni, continua a subire l'iniziativa dei polacchi, sospinti dai loro supporters, ancora vicini al goal con il solito Gargula.
Lampo nel buio è la rete, bellissima, di Luuk de Jong, il quale, poco dopo la mezz'ora, si inventa una splendida rovesciata, su cross di Landzaat, che scodella un pallone finitogli sui piedi dopo la punizione (respinta) di Chadli. Dopo il pareggio, una buona occasione per parte: ancora male Marsman, che rischia il pasticcio su conclusione di Gargula, mentre sul rovesciamento di fronte Janssen non capitalizza lo splendido lancio di Chadli, concludendo senza convinzione.
La seconda frazione saluta l'ingresso in campo di John che sostituisce, come annunciato, il belga Chadli. Dopo solo un minuto dal rientro in campo, il Wisla torna in vantaggio: direttamente sul rilancio del portiere, Genkov resiste al ritorno di Bengtsson e riesce a trafiggere in qualche modo Marsman.
La partita, ovviamente, non è delle più spettacolari. L'ingresso di Berghuis e Gouriye non regala quel pizzico di brio che servirebbe al Twente per trovare il vantaggio, così i giocatori si trascinano fino al 93', quando il fischio finale permette a tutti i giocatori di festeggiare la qualificazione, complice l'auspicata mancata vittoria degli inglesi del Fulham.

Wisla Cracovia 2-1 Twente - 12' Gargula, 40' De Jong (T), 46' Genkov.
Wisla Cracovia (4-2-3-1): Pareiko; Jovanovic, Bunoza, Díaz, Núñez; Wilk, Jirsák; Gargula, Melikson, Boguski; Genkov.
Twente (4-2-3-1): Marsman 3; Cornelisse 5, Bengtsson 5, Röseler 4, Buysse 5; Landzaat 5, Janssen 5; Bajrami 5.5, De Jong 7 (77' Gouriye sv), Chadli 6 (46' John 5); Janko 4 (65' Berghuis sv).
Panchina: Bednarek, Thesker, Bouma, Tiendalli. All. Co Adriaanse 5.
Migliore in campo: Luuk De Jong


PSV-Rapid Bucarest

Fred Rutten, seppur al centro delle critiche, non fallisce nell'impresa di mantenere il record di partite europee casalinghe da imbattuto. Contro i rumeni del Rapid Bucarest, infatti, una vittoria per 2 a 1 porta a quota 17 il numero delle vittorie consecutive al Philips Stadion, che saluta il ritorno in campo di Tyton dopo il bruttissimo infortunio alla testa di inizio stagione. Sin dall'inizio, contro una squadra destinata all'ultimo posto nel girone C, il PSV decide di non alzare i ritmi, almeno in partenza, affidandosi a qualche iniziativa dei suoi singoli. Prima è Lens, con uno spunto sulla destra, a rendersi pericoloso, poi lo sloveno Matavz, poco rapido nel concludere su pallone servito da Engelaar.
Lo sloveno è, nel finale del primo tempo, autore di un pregevole passaggio per l'accorrente Labyad, il quale serve a sua volta all'indietro Lens, chiuso in extremis da Bozovic.
L'ingresso, dal primo minuto del secondo tempo, di Toivonen, denota la chiara intenzione degli olandesi di vincere la partita. L'inserimento dello svedese, in luogo di Engelaar, regala al PSV la spinta necessaria per trovare il goal, che arriva a poco più di dieci minuti dalla fine. E' Manolev ad aprire le marcature con un tiro dalla distanza su cui Straton è da rivedere. Quattro minuti dopo è ancora il terzino bulgaro a rendersi pericoloso con una bella iniziativa sulla fascia di competenza: il suo cross viene intercettato da Lens, che con un guizzo anticipa Straton, ancora discutibile nel suo intervento, e consente a Matavz, tutto solo, di segnare il 2 a 0. Nel finale, a partita chiusa, si assiste ad una parvenza di reazione degli ospiti, che colgono la traversa con un tiro di Alexa reso insidioso dalla deviazione di Marcelo, prima di segnare la rete della bandiera con Pancu, in pieno recupero.

PSV 2-1 Rapid Bucarest - 75' Manolev, 79' Matavz, 92' Pancu (R)
PSV (4-3-3): Tyton 6; Marzo (70' Manolev 7), Derijck 6, Marcelo 6, Willems 6.5; Wijnaldum 6, Engelaar 6, Ritzmaier 5.5; Lens 6.5, Matavz 5.5, Labyad 5.
Rapid Bucarest (4-2-3-1) - Coman; V.Bozovic, Oros, Marcos Antonio, Rui Duarte; Alexa, S.Grigore; N.Grigore, Cassio, Surdu; Deac
Migliore in campo: Jeremain Lens


AZ Alkmaar - Metalist Kharkiv

Qualificazione col brivido per gli olandesi, che passano ai sedicesimi di Europa League solo grazie ad una migliore differenza reti rispetto all'Austria Vienna.
I ragazzi di Verbeek, però, partono determinati a vincere la partita, esaltando sin dall'inizio l'estremo difensore avversario Oleksandr Goryainov, capitano degli ucraini che conta quasi 400 gettoni di presenza tra i pali del club allenato da Miron Markevich. Nonostante il buon numero di palloni interessanti avuti con Beerens e Maher, l'AZ non si sbilancia totalmente in avanti, conscio della pericolosità degli ucraini, presentatisi all'AFAS Stadion con una formazione rimaneggiata e gran parte dei sudamericani dislocati tra panchina e tribuna.
Poco dopo la mezz'ora, il Metalist concretizza la prima palla goal avuta, segnando con Devic, bravo a sfruttare l'assist di Shelayev, il goal di un immeritato 0 a 1. Nel giro di un minuto, però, l'AZ risponde con Maher, che conclude sul primo palo l'ottimo cross di Reijnen, appianando il risultato e salvando la qualificazione, sfuggita di mano per meno di sessanta secondi.
Prima della conclusione del primo tempo, l'AZ va vicinissimo al meritato vantaggio per ben due volte, sempre con Rasmus Elm, impreciso nella prima occasione e sfortunato, quando coglie una traversa su punizione, nel secondo caso.
Il secondo tempo è tutto di marca-AZ, che cerca il goal insistentemente con Beerens, Gudmundsson,Elm ed Altidore, senza mai essere fortunati anche per colpa, forse, di un gioco troppo prevedibile. A frustrare ancor di più i tifosi dell'AZ, con gli occhi attenti su ciò che accade in campo, ma tenendo d'occhio quello che succede nell'altra sfida tra Austria Vienna e Malmo, ci si mette il portiere avversario Goryainov, migliore in campo tra i suoi. Al fischio finale è festa per i giocatori dell'AZ, che conquistano, proprio insieme al Metalist, la qualificazione, in virtù del contemporaneo, ma inutile, successo per 2 a 0 dell'Austria Vienna, che raggiunge in classifica gli olandesi ma sono penalizzati dalla peggiore differenza reti.

AZ Alkmaar 1-1 Metalist Kharkiv - 37'Devic, 38' Maher
AZ (4-2-3-1) - Alvarado; Moisander, Viergever, Reijnen, Moisander; Gudmundsson (59'Holman), Wernbloom, Maher, Elm, Beerens; Altidore
Metalist Kharkiv - Goryainov; Torsiglieri, Villagra, Romanchuk, Gueye, Pshenychnykh; Shelayev, Edmar, Blanco, Valyayev; Devic

Migliore in campo: Oleksandr Goryainov 



Sorteggi per i sedicesimi di Europa League:


Ajax - Manchester United
AZ - Anderlecht
Steaua Bucarest - Twente
Trabzonspor - PSV



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