Vitesse Arnhem: dal rischio Nacompetitie ad un campionato al ridosso delle grandi

Grande protagonista del girone di andata di Eredivisie è il Vitesse guidato da Van den Brom, che contro ogni pronostico occupa una posizione in classifica subito dietro le “big”, distinguendosi come una delle squadre che esprime il miglior calcio.
Impensabile, se solo si guarda all'andamento della scorsa stagione, durante la quale i gialloneri sono stati incapaci di offrire un gioco decente ed hanno evitato la Nacompetitie grazie differenza reti favorevole (di un solo gol!) rispetto all’ Excelsior, diventando il club con la minore affluenza di tifosi allo stadio nelle partite casalinghe. Il titolo di "barzelletta d'Olanda", affibiato in estate al Vitesse per l'assurda gestione delle trattative di mercato riguardanti Radosav Petrović e Ismaïl Aissati da parte degli uomini mercato di Merab Jordania, bravi solo a concludere una serie di prestiti in entrata e di acquisti a parametro zero, è stato subito revocato, considerata l'ottima stagione di cui si stanno rendendo protagonisti i gialloneri.

Gran parte del merito è del nuovo allenatore John van den Brom,  artefice l’anno scorso del miracolo ADO Den Haag e confermatosi quest'anno come uno degli allenatori più promettenti dell’intero panorama calcistico. Sembra pensarla così anche Merab Jordania che ha dichiarando “La grande differenza rispetto alla scorsa stagione è merito di Van den Brom”,  classico allenatore da total voetbal, che ha come suo marchio di fabbrica  un gioco di combinazioni molto veloce, con attacchi a tutto campo ed un ampio utilizzo degli esterni, sia difensivi che offensivi.
Il lavoro del tecnico nato ad Amersfoort è cominciato tra molte difficoltà, avendo lavorato per tutto il periodo estivo con la rosa incompleta, in particolare nel settore nevralgico del campo, dove, nelle prime giornate di Eredivisie, è stato arretrato addirittura l’esterno d’ ttacco Nicky Hofs. Nonostante le difficoltà, grazie ad un gioco  piacevole e fluido, i risultati non tardano ad arrivare, grazie anche alla rinascita di giocatori come Kashia, Büttner, Bony e Pröpper, letteralmente trasformati dalla gestione di Van den Brom.
La campagna acquisti estiva, poi, porta ad Arnhem il georgiano Giorgi Chanturia, classe 1993, arrivato a parametro zero dalla nota cantera del Barcellona. Chanturia ha avuto un ottimo impatto in Eredivisie, campionato ideale per un esterno di attacco rapido e tecnico, dotato anche di ottime capacità balistiche. Da migliorare è la sua attitudine al gioco di squadra, cosa che, invece, caratterizza il suo connazionale, nonchè capitano della squadra, Guram Kashia, difensore centrale completo, dotato di buon fisico e di discreta tecnica: la difesa non può fare a meno di lui e lo dimostra il fatto che fino ad adesso non ha saltato nemmeno una partita del girone di andata, risultando indisponibile per infortunio solo nella gara di domenica, persa contro il NEC.
Tra le sorprese figura anche Jan-Arie van der Heijde, uno dei tanti scarti che l’Ajax sta rimpiangendo. Centrocampista completo che gioca davanti alla difesa, ha sia qualità che quantità, diventando insostituibile nel centrocampo dei gialloneri di van den Brom.
Su Wilfried Bony un anno fa il Vitesse aveva investito oltre 4 milioni, prelevandolo dallo Sparta Praga. Inizialmente aveva un po’ deluso, ma questa stagione si sta rifacendo alla grande, diventando uno degli attaccanti più ricercati in Europa, grazie al suo bagaglio tecnico davvero completo: veloce, devastante fisicamente e dotato anche una discreta tecnica, ricorda molto il connazionale Didier Drogba. Probabile il suo addio all'Olanda alla fine della stagione.
Una nota a parte la merita anche il giovanissimo Marco van Ginkel, forse l’ unica nota positiva della passata stagione. Migliorando di partita in partita, si sta confermando come uno dei talenti olandesi più promettenti. Ambidestro e con una ottima visione di gioco ed una grande capacità negli inserimenti senza palla, l’anno scorso faceva il trequartista nel 4-2-3-1, ma quest’anno, con il cambio di panchina, ha dovuto arretrare la sua posizione di partenza, diventando una mezz'ala nel 4-3-3 di van den Brom.
Con la combinazione tra i nuovi acquisti e lo straordinario lavoro di van den Brom, le frasi utopiche di Jordania, che prometteva un Vitesse al top in pochi anni, iniziano ad assumere un tono sempre più realistico.
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