Europa League - Tutto facile per il PSV: 4 a 1 contro il Trabzonspor

Dopo l'importante vittoria per 2 a 1 a Trebisonda nella partita d'andata, Fred Rutten ed i suoi uomini intendono immediatamente far dimenticare la figuraccia di cui sono stati protagonisti in Eredivisie contro il Groningen.
I padroni di casa scendono in campo con la formazione una formazione che, per grandi linee, ricalca quella "tipo" dell'ultimo periodo: davanti ad Isaksson, la linea a quattro dei difensori è formata da Manolev, Marcelo, Bouma e Willems, titolarissimo dopo l'infortunio di Pieters che torna oggi per la prima volta in panchina. Classico centrocampo tre, con Wijnaldum di fianco a Strootman e lo svedese Ola Toivonen un pò più avanzato. Il tridente offensivo è composto da Labyad, che rimpiazza Lens, Matavz e Dries Mertens. E' proprio il belga ad aprire le marcature, trasformando un calcio di rigore da lui stesso procurato.
L'ala belga, ex Utrecht, fornisce poi uno splendido assist per il raddoppio dei padroni di casa: molto defilato sulla sinistra, il numero 14 del PSV si sposta il pallone sul destro e fa partire un cross teso e preciso sul quale Matavz, inserendosi da dietro, interviene di testa e insacca da corta distanza.
Sette minuti, il PSV pone la parola fine al film della partita: Kevin Strootman, sugli sviluppi di una splendida azione che vede coinvolto gran parte del reparto offensivo del PSV Eindhoven, segna il 3 a 0 con cui si chiude la prima frazione di gioco: Strootman gioca il pallone in verticale verso Toivonen. Lo svedese scarica al suo fianco su Labyad che serve nuovamente Strootman, perfetto nell'inserimento in area di rigore ed ancor di più nel controllo del pallone, cui segue un tiro fulminante sul primo palo.
Nel finale del primo tempo, il Trabzonspor accorcia le distanze con Burak Yilmaz. Nell'occasione, imperfetto la sincronia tra i difensori del PSV, visto che Marcelo, sulla linea di porta, ha tenuto in gioco tutto il reparto offensivo della compagine turca. Nonostante il goal, per i turchi di Gunes piove sul bagnato: Zengin, il portiere del Trabzonspor, prima regala il pallone a Strootman, poi cerca di fermarlo in tuffo fuori area. L'arbitro, il francese Chapron, vede un tocco di mano e non può esimersi dall'espellere l'estremo difensore turco. Necessaria, quindi, la sostituzione di Paulo Henrique, al cui posto entra il secondo portiere, Kivrak.
La ripresa si apre con il goal di Tim Matavz, che sugella la fine della partita. Il centravanti sloveno è fortunato a vedersi il pallone, già rubato da Toivonen con un rimpallo, quasi sbattergli addosso. Controllo e tiro rapidissimi, e le speranze per Kivrak di parare il pallone sono nulle. Il Trabzonspor, ovviamente, non ci crede più (ma forse non ci ha mai creduto), così la gara si trasforma in una sorta di perenne torello tra i giocatori del PSV. Ogni passaggio viene spesso accompagnato dagli "olè" del pubblico del Philips Stadion.
Dopo circa un ora di gioco, Rutten decide di effettuare i primi cambi: fuori Strootman e Willems, dentro Hutchinson ed il rientrante Pieters, salutato calorosamente dai suoi tifosi. Il terzino numero 5 del PSV si era visto per l'ultima volta il 15 ottobre 2011, in occasione della gara vinta per 1 a 0 dal PSV contro l'Utrecht.
Pochi minuti dopo è il turno di Lens, che va a sostituire Toivonen. Leggero cambio tattico, quindi, quello voluto da Rutten, che accentra ed arretra Labyad, dirottando Lens sulla fascia sinistra, ovvero quella di suoa competenza.
Con un uomo in meno dalla fine del primo tempo e nessuna speranza di qualificarsi agli ottavi di finale, gli ospiti tirano i remi in barca, nonostante l'ingresso dell'esperto Halil Altintop a poco più di un quarto d'ora dalla fine.
Con la qualificazione ampiamente garantita, Rutten chiede ai suoi di risparmiare le energie in vista della gara di domenica contro il Feyenoord. Nonostante le indicazioni "conservative", il PSV non esita ad affondare quando possibile con le consuete verticalizzazioni: al minuto 82, Mertens si incunea in area di rigore e dalla linea di fondo, prova a servire l'accorrente Wijnaldum, anticipato poco prima di colpire un pallone destinato sicuramente in rete.
Al termine della partita, l'intero Philips Stadion è in festa: strette di mano e pacche sulle spalle per tutti, visto che la qualificazione è merito dell'intero collettivo, perfetto sia in occasione della trasferta in terra turca, che al ritorno, tra le mura amiche.

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