Europa League - L' Ajax viola l'Old Trafford, ma il 2-1 non basta, a passare sono gli inglesi.

L'Ajax vendica la sconfitta casalinga, infliggendo al Manchester United una severa lezione. La vittoria per 2-1 maturata all'Old Trafford non basta però ai lancieri per superare il turno, passano i Red Devils in virtù del 2-0 conseguito ad Amsterdam.
Resta negli occhi di tutti gli spettatori una partita memorabile, per intensità, personalità e qualità del gioco espresse dai lancieri, capaci di tenere in scacco l'armata di Ferguson per quasi tutti e 90 i minuti.
Nonostante la soddisfazione per la prova offerta nel doppio confronto, rimane l'amaro in bocca per una qualificazione che si avvertiva possibile, specie se si fossero concretizzate le tante palle gol avute all'andata.


Schieramenti di partenza


Ferguson lascia a riposo Wayne Rooney, lanciando la coppia di scorta Berbatov-Hernandez. Rispetto alla partita di Amsterdam, Nani occupa (almeno inizialmente) la fascia sinistra, mentre Ashley Young viene dirottato sulla corsia opposta: i due si scambieranno la posizione più volte nel corso dell'incontro.
De Boer ha gli uomini contati. Nessun recupero last minute per Janssen e Van der Wiel ai quali si aggiunge Bulykin, che ne avrà per qualche settimana dopo il problema muscolare accusato nell'ultima di campionato. Il tecnico olandese è quindi costretto ad affidarsi all'11 visto con il NEC, con Lodeiro che sostituisce il centravanti russo. Si rivede in panchina Ooijer.




La partita

All'andata Wayne Rooney occupava una posizione di play alto, sistemandosi in verticale rispetto ad Hernandez. Berbatov invece preferisce svariare sul fronte d'attacco, ritagliandosi spazi sugli esterni (specie a sinistra), con il messicano che predilige la profondità, nei suoi ormai famosi movimenti ad elastico con la linea difensiva avversaria. Il 4-4-2 più convenzionale del Man Utd non dispone quindi di un regista puro, visto che Park e Cleverley hanno caratteristiche più spiccatamente da incursori, mentre Berbatov difficilmente si abbassa sulla linea mediana. Anche le consuete combinazioni sulle corsie esterne risultano ostruite dal raddoppio costante di Ozbiliz e Sulejmani. Young e Nani ricevono quasi sempre palla spalle alla porta, non riuscendo ad essere incisivi nell'1 contro 1 o nello scarico sul compagno che si sovrappone.
Di fatti per quasi tutto il primo tempo i padroni di casa non saranno in grado di affacciarsi nell'area avversaria, se si esclude la rete di Hernandez al 6' minuto e il naturale sbandamento post-rete. Gol che nasce in ogni caso da un disimpegno errato di Vertonghen che è frettoloso nella proposizione dell'azione, regalando palla a Park, abile ad anticipare Ozbiliz. I lancieri, in uscita difensiva, si fanno poi trovare impreparati sul lancio di Berbatov per Hernandez che è bravo ad eludere Alderweireled e battere Vermeer per l'1-0.
Alderweireld, come si era visto all'Amsterdam ArenA, soffre i movimenti di Hernandez, che al 14' scappa nuovamente alle sue spalle cercando Berbatov nel cuore dell'area, ci mette una pezza Vertonghen in scivolata.

Gli ospiti iniziano a carburare dopo il quarto d'ora. Al 17' Siem de Jong strappa un buon pallone a centrocampo, lanciando la ripartenza di Lodeiro ed Eriksen che vede sulla sinistra Lodeiro, imprecisa la sua conclusione di destro.
L'Ajax in questa fase ha preso pieno possesso del campo, complice un'avversaria piuttosto attendista, forse perché appagata dal punteggio. La superiorità numerica a centrocampo dei lancieri, con Anita valido schermo difensivo e il contributo di Lodeiro falso numero 9, permette ai ragazzi di De Boer un continuo recupero palla culminato in rapide transizioni che non si concretizzano per l'imprecisione negli ultimi metri. Al 22' De Jong trova un buon varco centrale, fa tutto da solo tagliando il campo da sinistra a destra, ma strozza troppo la conclusione. Trascorrono pochi secondi ed è ancora il maggiore dei fratelli De Jong ad ispirare l'azione, premiando l'inserimento di Ozbiliz: gioco di gambe dell'armeno che si libera al tiro, ma non riesce ad imprimere forza col destro da posizione favorevole.
Quattro minuti più tardi De Gea smanaccia un cross insidioso di Eriksen, il pallone sta per arrivare a Sulejmani che viene anticipato da Rafael.
Se l'Ajax mostra forse un sorprendente vigore (per gli avversari che ne hanno evidentemente sottovalutato forza e motivazioni) in campo, sugli spalti non mancano pacifiche schermaglie tra le due tifoserie. I supporter ajacidi, per lunghi tratti i più rumorosi all'Old Trafford, intonano il celebre coro che "La Kop" (curva di Anfield) ha dedicato al qui odiato Luis Suarez, scatenando i fischi degli inglesi. Ci prova anche Eriksen dal limite, ma il destro potrente viene smorzato.
Schermaglie tra le due tifoserie.
Alla mezz'ora l'Ajax trova la rete del pari con Lodeiro, ma il gioco è fermo per via della posizione irregolare dell'uruguagio, sul passaggio di De Jong. Pregevole in ogni caso la precisa conclusione del fantasista della Celeste.

I Red Devils non riescono ad abbassare i ritmi della partita di cui non hanno alcun controllo. Tra le loro file si nota un certo nervosismo, certificato da due entrate durissime, prima di Rafael su Lodeiro, quindi di Cleverley su Koppers, che costerà al giovane laterale la prematura uscita del campo all'intervallo.
L'assenza di due senatori come Vidic e Ferdinand pesa anche sui cross laterali, su cui i Red Devils hanno mostrato sempre una certa fragilità negli ultimi anni (specie in mancanza del difensore serbo). Al 36' sul calcio piazzato battuto da Eriksen, il pallone attraversa pericolosamente tutta l'area di rigore, prima che Fabio sbrogli la matassa, impedendo a De Jong una comoda deviazione sul secondo palo.
Il gol è comunque nell'aria e giunge con merito due minuti più tardi. L'azione è molto elaborata: Lodeiro esce dai blocchi, proteggendo il pallone per Anita che serve Sulejmani liberatosi sul vertice dell'area di rigore; l'attaccante serbo indirizza di testa al limite per l'inserimento dello stesso Lodeiro che non riesce a controllare come vorrebbe, chiuso da Jones. Il pallone arriva a Ozbiliz che dal limite scarica un sinistro all'angolino, su cui De Gea non può arrivare.
Dopo il gol del pari, si rivedono i padroni di casa in attacco. Al 42' Nani gioca d'astuzia con Van Rhijn, appoggiando fuori per Cleverley, il cui destro viene respinto da Vermeer.
Sul finire del tempo Sulejmani chiude con un ripiegamento profondo Rafael e riparte velocissimo con l'ausilio di Eriksen; il passaggio di ritorno del danese è però lungo e facilita l'uscita tempestiva di De Gea.
Buon primo tempo dei lancieri che superano l'impasse iniziale, disputando una frazione di gioco autoritaria, arrivando più volte nei pressi della porta custodita da De Gea.

La ripresa si apre con la sostituzione forzata di Koppers, messo ko da un duro intervento di Cleverley. De Boer non si affida a Daley Blind (cambio sulla carta più logico), gettando nella mischia Davy Klaassen, 21 anni compiuti due giorni prima della gara. Il centrocampista offensivo prende il posto di De Jong che scala davanti alla difesa, con il versatile Anita spostato in difesa.
L'Ajax è aggressivo sin dai primi istanti. Al 49' Sulejmani sfonda sulla sinistra, ma non serve con la dovuta precisione Klaassen che aveva preso il tempo a Fabio.
E' di nuovo l'ex Heerenveen ad isolarsi sulla sinistra qualche minuto più tardi, liberato da un'azione di prima dei compagni, ma sul suo cross arretrato Lodeiro con una difficile deviazione volante toglie il pallone ad Eriksen e Klaassen, meglio posizionati alle sue spalle.
Il secondo tempo si gioca a viso aperto tra le due squadre. I lancieri sono intenzionati a riaprire il discorso qualificazione mentre i Red Devils cercano il gol sicurezza per chiudere i conti. Tuttavia, la scarsa vena dei due esterni (in particolare di Ashley Young), unita ad una prova sontuosa di Jan Vertonghen, monumentale nelle chiusure (prestazione perfetta per lui, se si esclude la sbavatura iniziale), rende innocue le controffensive dei padroni di casa. Anzi, col passare dei minuti, la spinta degli ospiti si fa più pressante.
Al 54' Vertonghen esce vincente da un contrasto e si proietta in avanti, arrivando al cross insidioso dal fondo, su cui è determinante la chiusura di Jones in angolo, in anticipo su Lodeiro. Sullo sviluppo del corner, Sulejmani batte verso la porta con estrema violenza: provvidenziale il sacrificio di Rafael che si oppone al tiro con il volto.
Passa appena un minuto, Eriksen attira a sé Smalling per poi scaricare su Lodeiro che gira con potenza verso De Gea: la palla sorvola la traversa.

E' monologo Ajax. Il Manchester United non tiene più un pallone in avanti, perdendo anche le distanze tra i reparti. Al 57' sull'incursione di Sulejmani si assiste ad un'azione identica alla precedente, stavolta la conclusione di Ozbiliz viene intercettata da Jones con il corpo.
Sul corner susseguente, Eriksen trova lo stacco perentorio di De Jong sul primo palo, ma è miracoloso il riflesso di De Gea che nega il 2-1 al numero 10.
I Red Devils in questa fase sono in totale balia degli avversari. Ferguson cerca di porvi rimedio, coprendosi con gli ingressi di Evans per Young (Jones sale sulla linea mediana) e dell'inossidabile Paul Scholes per l'impalpabile Cleverley.
Discutibile la soluzione invece adottata da De Boer che richiama Christian Eriksen, salito in cattedra in questa ripresa, sostituendolo con Thulani Serero, per un cambio che sa tanto di resa. Non si comprende perché riequilibrare l'assetto, certamente sbilanciato dall'ingresso di Klaassen, proprio in un un momento della partita decisamente favorevole alla propria squadra (che nulla stava rischiando in difesa). Comprendiamo le preoccupazioni di De Boer per il campionato, ma con una qualificazione ancora in bilico nessun tifoso si sarebbe lamentato poi di un Eriksen meno riposato contro il "temibile" Excelsior.
L'uscita di Eriksen sottrae al centrocampo degli ospiti la lucida mente del danese, dai piedi del quale erano partite tutte le azioni del secondo tempo. Il dinamismo, a volte convulso, di Sererno non apporta il contributo sperato, anche perché le due compagini sembrano voler rifiatare, dopo aver corso tantissimo.

Jones e Scholes costituiscono una coppia centrale molto ostica e per i centrocampisti olandesi è difficile ora combinare sulla trequarti. Il Manchester United sembra anche più tranquillo nella gestione del pallone, mantenendo per la prima volta nel corso dell'incontro le redini del gioco.
Al 73' Klaassen sbaglia il passaggio orizzontale, favorendo il contropiede di Rafael. Il terzino fa 60 metri di campo, portando via l'uomo a Nani sulla destra; il portoghese converge da destra esplodendo il mancino, che scheggia la traversa.
De Boer si gioca allora l'ultima carta: fuori Lodeiro, dentro Blind. Anita torna davanti alla difesa, con l'avanzamento di Siem de Jong al centro dell'attacco.
L'Ajax torna a prendere possesso della metà campo avversaria, ma gli manca lo spunto decisivo.
La partita sembra trascinarsi verso la fine inchiodata sull'1-1 quando arriva il gol di Alderweireld che rimette tutto in discussione. All' 87' sulla punizione di Ozbiliz, il centrale belga stacca tutto solo, anticipando persino Blind, piegando da pochi passi le mani di De Gea.
Lo United ora teme seriamente la beffa e si raccoglie interamente dietro la linea della palla, a protezione del risultato.
Lo United ha paura e si raccoglie tutto nella propria metà campo. Nel primo dei due minuti di recupero, Alderweireld scodella un pallone insidioso, non sfruttato adeguatamente da Vertonghe e Blind, intenti ad ostacolarsi sul secondo palo. I lancieri non riusciranno però a rendersi più pericolosi. L'uscita di scena non cancella però la splendida prestazione dell'Ajax, giunto ad un passo dall'impresa.


Manchester United 1-2 Ajax - 6' Hernandez, 37' Ozbiliz, 87' Alderweireld.
Man Utd (4-4-2): De Gea 7; Rafael 5.5, Smalling 5, Jones 5.5, Fabio 6.5; Nani 5, Park 5.5, Cleverley 4.5 (61' Scholes 6), Young 4.5 (61' Evans 5.5); Hernandez 6, Berbatov 5 (72' Welbeck sv).
Panchina: Amos, Evra, Carrick, Giggs. All. Alex Ferguson.
Ajax (4-3-3): Vermeer 6; Van Rhijn 6, Alderweireld 6.5, Vertonghen 7, Koppers 6 (46' Klaassen 6); De Jong 8, Anita 7, Eriksen 7 (60' Serero 5.5); Ozbiliz 7, Lodeiro 6.5 (80' Blind sv), Sulejmani 6.
Panchina: Cillessen, Ooijer, Aissati, Ebecilio. All. Frank De Boer 6.
Migliore in campo: Siem de Jong.


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