Ebecilio che non t'aspetti lancia l'Ajax a -3 dalla vetta.




Tornano Janssen e Ooijer, nel Roda Sutchuin si traveste da Vormer.

Nel giro di un paio di settimane l'infermeria dei lancieri dovrebbe sensibilmente svuotarsi (il condizione è d'obbligo visti i precedenti): Boerrigter ed Enoh si sono allenati con il gruppo, il loro ritorno in campo è quindi vicino; sulla via del recupero anche Sigthorsson e Van der Wiel (si parla di 10 giorni), bisognerà attendere un po' di più invece per Boilesen.
De Boer ritrova dal 1' Theo Janssen e Ooijer, preferito a Van Rhijn. Lodeiro non al meglio si accomoda in panchina, al suo posto Bulykin.
L'assenza di Koppers (influenza), senza alternative ritenute valide (Anita sta facendo bene a centrocampo, Blind non è una soluzione credibile) suggerisce al tecnico olandese di rispolverare il 3-4-3 a rombo (ovvero il 3-3-1-3), utilizzato di tanto in tanto questa stagione, con Eriksen vertice alto del centrocampo e Siem de Jong mezz'ala destra.
In avanti fiducia a Sulejmani ed Ozbiliz.
Pessimo momento per il Roda, reduce dalla cocente sconfitta casalinga con il De Graafschap, seguita dalla decisione di Van Veldhoven di lasciare il timone della squadra al termine della stagione. L'allenatore belga deve rinunciare a due pedine fondamentali nel suo scacchiere: Vormer è squalificato al pari di Kieszek (difende i pali Prus, che vanta il record poco invidiabile di 5 sconfitte su 6 presenze stagionali), mentre il leader della difesa Wielaert è alle prese con guai muscolari. Per sostituire il futuro giocatore del Feyenoord, Van Veldhoven si affida a Sutchuin, nonostante non sia propriamente un metodista. Il centrocampista più adatto sarebbe stato Fledderus che gioco-forza deve riciclarsi nel ruolo di terzino sinistro (che ha già ricoperto un paio di volte quest'anno, con esiti poco rassicuranti), a causa della defezione di Hempte.


Sempre a specchio contro il Roda.

In sede di presentazione degli schieramenti abbiamo fatto notare come le assenze di così tanti laterali difensivi di ruolo nell'Ajax abbiano inciso sulle scelte tattiche del tecnico, ma forse queste non sono dipese soltanto dalla morìa di terzini che ha colpito l'organico ajacide. Nella stagione in corso De Boer ha optato per il 3-4-3 in 5 occasioni, in tre delle quali l'avversario era il Roda JC: è chiaro che non può essere una semplice coincidenza. Rispetto ai precedenti, in questo frangente possiamo riscontrare delle leggere differenze, soprattutto per quanto concerne le uscite difensive e la morfologia del centrocampo. Nelle scorse occasioni infatti (vedi partita contro l'Excelsior) avevamo sottolineato come il centrale dei tre difensori catalizzasse gran parte del gioco, proponendosi come vero e proprio libero vecchio stampo, protetto dal vertice basso del rombo nel momento in cui si sganciava in fase offensiva.

Palloni toccati
Anche in questo incontro (vedi statistiche "palloni toccati" fornitici dal nuovo Sidekick dell'Eredivisie), Ooijer tocca molti palloni, ma il vero fulcro della manovra è Toby Alderweireld che arriva a toccare la cifra record di 130 palloni



Contrasti vinti
(112 passaggi riusciti), numeri assurdi considerando le medie del torneo: per fare un raffronto, in questa stessa giornata Gouweleeuw,

Grafico flusso di gioco (Ajax da sud a nord)
forse il giocatore della lega maggiormente cercato per impostare l'azione, ne ha toccati 78, con il 63% di possesso palla a favore della propria squadra.
Nel grafico del flusso di gioco le preferenze deell'Ajax nella proposizione dell'azione ci vengono mostrate chiaramente. La massima concentrazione del volume di gioco è localizzata tra metà campo e la parte alta della corsia destra in cui opera Ozbiliz. Questo è dovuto, come è facile intuire, alle avanzate di Alderweireld che viene lasciato piuttosto libero da Ramzi (costretto a stringere per seguire i tagli centrali di De Jong) ed effettua un elevato numero di cross, da cui scaturiscono i maggiori pericoli per la retroguardia ospite, non particolarmente impensierita dai tre attaccanti prima dell'exploit di Lorenzo Ebecilio nell'ultima mezz'ora.
Sulla sinistra invece Vertonghen viene meno cercato e si occupa prevalentemente della fase di non possesso (risulta infatti il giocatore in campo con il maggior numero di contrasti vinti), seguendo attentamente Malki e coprendo gli eventuali buchi che si aprono sui movimenti dei compagni.
La propulsione sulla linea laterale viene dunque assicurata da uno dei tre difensori e non dalla mezz'ala destra, come era capitato spesso in passato con Anita che per caratteristiche allargava molto il rombo, rendendo il modulo una sorta di ibrido tra 3-4-3 e 4-3-3. Questa volta lo schieramento dei lancieri a centrocampo è perfettamente speculare a quello degli avversari, riproducendo duelli uomo contro uomo che dovrebbero evidenziare il superiore tasso tecnico dei padroni di casa.

Dalla teoria alla pratica: primo tempo insipido dell'Ajax.

Se nelle intenzioni tenere palla e allargare la manovra, contro una squadra molto compatta in mezzo al campo, rappresenta una chiave di gioco ragionevole, nei fatti il possesso palla dell'Ajax si traduce in una stucchevole ragnatela di passaggi troppe volte vista nei primi tempi all'Amsterdam ArenA quest'anno. Le carenze di Sutchuin nel ruolo di schermo difensivo non vengono sfruttate a dovere da Bulykin, che si fa vedere poco nelle vesti per niente calzanti di 'falsa prima punta', sfavorendo quindi le incursioni di Eriksen e De Jong alle sue spalle. Parimenti la linea difensiva piuttosto bassa osteggia la ricerca della profondità del russo che di fatti si rivela inutile per gran parte del tempo. Eppure l'ex ADO aveva iniziato bene, combinando all'8' con Ooijer centralmente, la conclusione finale di Ozbiliz è però sballata.
Cinque minuti più tardi Eriksen, sfuggito all'uomo sulla rimessa laterale, cerca sul primo palo proprio il numero 19 che viene anticipato provvidenzialmente da Biemans.
Al 19' il Roda, piuttosto rinunciatario per tutto l'incontro, si affaccia per la prima volta nei pressi dell'area avversaria: il cross di Monteyne è insidioso, ma la diagonale di Alderweireld evita preoccupazioni a Vermeer.
Trascorrono 4 giri di lancetta e il centrale belga si fa notare dall'altra parte del campo, quando di testa devia sul fondo una punizione pennellata di Theo Janssen. Le soluzioni offensive dei lancieri sono modeste, come fiacco è il mancino da fuori di Eriksen, due minuti più tardi.
Il Roda va a nozze su questi ritmi blandi, tenendo in modo ordinato le posizioni e chiudendo ogni singolo varco. L'atteggiamento della squadra di Van Veldhoven frustra però i propri attaccanti, mai assistiti da un pallone giocabile. Tuttavia, alla prima occasione a disposizione, i tre avanti gialloneri combinano alla perfezione per il clamoroso gol del vantaggio Roda. Il tutto nasce da un pigro passaggio orizzontale di Lorenzo Ebecilio (subentrato al nuovamente infortunato Sulejmani), recuperato banalmente da Junker: Donald va in verticale da Malki che davanti a Vermeer è implacabile.
I lancieri provano subito a reagire riversandosi in area di rigore sul cross di Alderweireld: De Jong sbuccia il pallone di testa che rimane a disposizione di Ozbiliz, il cui collo mancino mette i brividi a Prus, scheggiando la traversa.

I lancieri salgono in cattedra inscenando l'Ebecilio-show.

Nella ripresa si vede un Ajax diverso, più volitivo. Ebecilio, desideroso di riscattarsi dopo il disgraziato errore del primo tempo, è molto attivo sulla destra, puntando e superando agevolmente un incerto Fledderus. l'ex centrocampista dell'Heracles, riciclato quest'oggi laterale difensivo (come è già capitato quest'anno in assenza di Hempte), dimostra (qualora fosse stato necessario) che non è sufficiente essere mancino naturale per diventare terzini sinistri.
Al 52' un tocco di prima di De Jong libera Ebecilio al cross dal fondo, il pallone viene deviato a mano aperta da uno scoordinato Vukovic, ma il direttore di gara colpevolmente non ravvisa la scorrettezza. Trascorre appena un minuto e si ripropone il medesimo copione: Lorenzo Ebecilio converge in area lasciando sul posto Fledderus, questa volta tenta la gloria personale con un destro violentissimo su cui Prus si oppone come può, con la sfera che sfila ad un palmo dal palo.
La spinta dei lancieri ora è senza soluzione di continuità; sull'ennesimo cross di Alderweireld, la presa di Prus sembra salda, il pallone però gli sfugge improvvisamente dalle mani, per sua fortuna il tentativo acrobatico di De Jong termina di un niente alto sulla porta incustodita.
Accantonata la sterile razionalità che accompagnava l'intricata trama di passaggi del primo tempo, l'Ajax forza le resistenze avversarie con il puro agonismo, attraverso rabbiose iniziative personali. Gli ospiti si difendono infatti con quasi la totalità degli effettivi, abbassando molto la linea difensiva, esponendosi dunque alla conclusione da fuori.
Ci prova prima De Jong al 60', il cui mancino dai 20 metri rischia di diventare letale a causa di una deviazione, quindi è Anita a fare tutto da solo, terminando la propria corsa con un fendente che si spegne di pochissimo a lato; infine Vertonghen è abile nella preparazione, ma il destro risulta debole.
Al 65' i padroni di casa tornano a combinare sulla trequarti, con Aissati (entrato al posto di Ozbiliz) che suggerisce per Bulykin, bravo a penetrare in area di rigore ma impreciso nell'ultimo controllo che permette a Prus di fare sua la sfera in uscita.
Il gol è ormai nell'aria e si concretizza al 68' grazie alla determinazione del giocatore forse meno atteso dell'incontro, specie dopo la topica sulla rete di Malki: Lorenzo Ebecilio. L'ala ventenne si sposta centralmente, ricevendo palla dalla destra. Sutchuin triplica la marcatura su De Jong per oscuri motivi, lasciando un buco davanti alla difesa, sfruttato perfettamente dal numero 11 che trafigge il portiere col sinistro. Bella risposta del ragazzo di Hoorn ai mugugni di pubblico e critica che avevano contestato le sue scialbe performances stagionali.
Al 76' l'assolo irresistibile di De Jong, che va via in dribbling all'intera difesa del Roda, viene fermato soltanto dalla mira alta del centrocampista davanti a Prus.
Il Roda è in forte sofferenza in questa fase: gli ospiti ormai stremati non riescono più a tenere un pallone, vedendosi sfrecciare da ogni parte calciatori in maglia biancorossa. Al 77' sfondano nuovamente i lancieri con Anita che strappa palla a Ramzi sulla linea laterale, la offre ad Eriksen che mette a sedere Sutchuin ma non riesce a scavalcare Prus. Sulla respinta si avventa lo stesso Anita che aveva seguito l'azione e mette dentro la palla del meritato sorpasso.
L'incontro però non è ancora terminato ed ha in serbo altre due perle dell'indemoniato Lorenzo Ebecilio, in preda ad estasi da furore agonistico.
All' 89' il fratello maggiore di Kyle guida la ripartenza su un pallone recuperato da Van Rhijn, sfila come paletti avversari inanimati e scaraventa in porta un tiro micidiale che batte sotto la traversa e termina nel sacco.
Nel terzo minuto di recupero, Ebecilio corona un secondo tempo da sogno completando la personale tripletta: sul lancio chirurgico di Janssen, sfugge alla marcatura di Biemans e incrocia il rasoterra ancora col sinistro sul palo lontano.
E' il quarto successo di fila dell'Ajax che continua ad approfittare degli scontri diretti delle rivali per accorciare le distanze dalla vetta. Ora sono appena tre i punti che separano i ragazzi di De Boer dalla capolista AZ e se Ebecilio fa dei gol così, è obbligatorio crederci!

Ajax 4-1 Roda JC - 40' Malki, 67' Ebecilio (A), 78' Anita (A), 89' Ebecilio (A), 93' Ebecilio (A).
Ajax (3-3-1-3): Vermeer 6; Alderweireld 6.5, Ooijer 6 (78' Van Rhijn sv), Vertonghen 7; De Jong 6, Anita 7, Janssen 6; Eriksen 6; Ozbiliz 5.5 (56' Aissati 6), Bulykin 5.5, Sulejmani 5.5 (31' Ebecilio 8).
Panchina: Cillessen, Blind, Serero, Lodeiro. All. Frank De Boer 6
Roda JC (4-3-1-2): Prus 6; Monteyne 6, Biemans 4.5, Vukovic 5.5, Fledderus 4; De Beule 5 (74' Delorge sv), Sutchuin 5, Ramzi 5.5; Donald 6.5; Malki 6.5, Junker 5.5 (88' Lebedynski sv).
Panchina: Roox, Lis, Broekhof, Staelens, Paulissen. All. Harm Van Veldhoven 5.5.
Migliore in campo: Lorenzo Ebecilio.



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