Dopo la rocambolesca sconfitta contro il PSV, il Feyenoord ritrova John Guidetti, squalificato dopo la stupida doppia ammonizione per aver lanciato via la maglietta dopo il goal del momentaneo vantaggio contro l'RKC Waalwijk, e ritrova anche la vittoria contro un Groningen che ha perso cinque delle ultime sei gare in Eredivisie.
Koeman motiva i suoi uomini, invitandoli a fare tesoro degli errori fatti nella partita contro il PSV Eindhoven e deve, giocoforza, fare a meno di Fernandez, fuori dopo la testata rifilata a Marcelo, proprio nella gara del Philips Stadion.
I padroni di casa partono subito forte, sfondando spesso sulla fascia sinistra, ovvero il lato del campo dove il Feyenoord sembra avere meno problemi a giocare il pallone. La prima emozione della gara arriva all' 8', quando Guidetti, su punizione, impegna Luciano, costretto a respingere in tuffo il calcio da fermo dell'attaccante svedese. Poco dopo, al quarto d'ora, Bakkal sfugge al diretto marcatore sulla destra e serve l'accorrente Clasie al centro dell'area. Il numero 16 dei Rotterdammers si inserisce perfettamente alle spalle di Van Dijk ed Ivens e colpisce sporco il pallone, graziando un disattento Groningen. Un minuto dopo, è ancora molto bravo l'estremo difensore dei biancoverdi a respingere uno strano tiro di Guidetti, che dal limite dell'area calcia in girata: il pallone batte per terra e prende una strana traiettoria, indirizzato verso la porta di Luciano, reattivo nell'intervento.
Man mano che il tempo passa, il Feyenoord alza il ritmo ed aumenta la pressione: alla mezz'ora, dopo un azione insistita sulla fascia sinistra, condotta da Schaken, è Leerdam a cercare la fortuna con un colpo di testa che termina alto. Il Groningen, dopo un terzo di gara, è quasi una comparsa. Con Kwakman e Burnet assenti, Huistra deve affidarsi al talento di Tadic e Texeira, entrambi non in grande serata. I rifornimenti provenienti dal centrocampo, dove Sparv e compagni vengono sopraffatti da Clasie ed El Ahmadi, supportati dal trio schierato alle spalle di Guidetti. La rete che decide il match la segna lo stesso Clasie, decisamente il migliore in campo. Il giovane centrocampista, dopo aver rubato palla a Bacuna sulla linea del centrocampo, porta a spasso il giocatore di origine antilliane fino al limite dell'area, da dove scocca un preciso destro imprendibile per Luciano. L' 1 a 0 sta addirittura stretto al Feyenoord, che paga la poca cattiveria dei propri giocatori sotto porta. Con la forza dei nervi, il Groningen prova a reagire pochi istanti prima dell'intervallo: grazie ad una giocata caparbia, più che di classe, del suo uomo più talentuoso, il serbo Dusan Tadic, gli ospiti ottengono un calcio d'angolo. Il tiro dalla bandierina, però, viene mal sfruttato e così, con la squadra sbilanciata in avanti, il Groningen rischia grosso sul contropiede del Feyenoord, fermato dall'assistente dell'arbitro Van Hulten per fuorigioco di Guidetti.
Il secondo tempo comincia sulla falsa riga degli ultimi minuti della prima frazione di gara. Il Groningen è costretto, per via del risultato, ad alzare il proprio baricentro, finendo con il soffrire ulteriormente le ripartenze del Feyenoord. Al 48' Bakkal serve al centro l'accorrente El Ahmadi, ma il centrocampista marocchino pecca di poca concretezza, tentando un velleitario colpo di tacco a vuoto. Tre minuti dopo, Nelom ruba palla sulla propria linea difensiva e riparte velocissimo sulla fascia sinistra. Dopo un cambio di gioco, operato dal solito El Ahmadi, è Schaken ad infilarsi in area sulla corsia opposta ed a provare la conclusione, alta di un soffio sopra la traversa della porta del Groningen. La reazione degli ospiti arriva intorno all'ora di gioco, quando Bacuna, al limite dell'area, scocca il sinistro che si spegne sul fondo, alla sinistra di Mulder. Pochi minuti dopo, il numero 7 del Groningen va vicinissimo al pareggio, ma il suo destro al volo, su cross dalla sinistra di Emil Johansson, incoccia il palo più lontano.
Nel timore di poter essere raggiunto, il Feyenoord addormenta la partita. Huistra e Koeman, nel tentativo, l'uno, di pareggiare e, l'altro, di mantenere il vantaggio, danno vita ad un duello scacchistico: agli ingressi, tra le fila del Groningen, di Suk e del giovane uruguaiano Jones, l'allenatore del Feyenoord replica inserendo Mokotjo, Manu e de Vrij, con la chiara intenzione di coprirsi. L'ultimo brivido della partita lo causa Guidetti su calcio di punizione. Lo svedese, dopo aver subito fallo da Kappelhof, ammonito per la seconda volta e quindi espulso, calcia bene ma angola troppo, spedendo il pallone tra i tifosi della Legioen, prontissimi ad applaudire i propri beniamini, rilanciati dopo aver ottenuto solo un punto nelle ultime due partite. Il Feyenoord, infatti, al di là dei non esaltanti risultati nelle ultime due uscite, rimane, grazie alla vittoria contro il Groningen, in piena corsa per il podio, distante solo 4 lunghezze. Più difficile, invece, la situazione del Groningen, che non vince una gara fuori casa addirittura dal 25 settembre 2011.
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