Vittoria sorprendente per il Feyenoord che fa bottino pieno ad Enschede contro un Twente in evidente fase calante. Gli uomini di Koeman venivano da un periodo non proprio esaltante e con questo risultato tornano a sognare il titolo, visto che la capolista, l'AZ Alkmaar, ora dista soli cinque punti. Per i Tukkers si tratta di una sconfitta pesante perché arrivata tra le mura amiche contro una diretta concorrente. Nulla, però, è perduto, perchè mercoledì, in caso di vittoria nel recupero della 20ma giornata, contro il De Graafschap, ha l’opportunità di portarsi a -2 dalla vetta.
McClaren deve inventarsi la difesa, perchè tra infortuni e squalifiche mancano Rosales, Wisgerhof e Douglas. Il manager inglese dunque obbligato a schierare Röseler e Bengtsson centrali, Tiendalli sulla sinistra e Cornelisse a destra. Problemi anche in porta dove Mihaylov viene sostituito dal quarantunenne Boschker, alla presenza numero 550 in Eredivisie, tutte con la maglia del Twente!
Non se la passa meglio Koeman, che deve fare a meno di Fernendez, Mokotjo, Bakkal e Nelom. Pertanto in difesa accanto a Vlaar si rivede de Vrij con Martins Indi spostato a sinistra. Ad affiancare Clasie ed El Ahmadi a centrocampo il giovanissimo Vilhena viene preferito a van Haaren. Per il gioiellino classe 1995 si tratta della prima presenza da titolare dopo i due spezzoni contro VVV Venlo e PSV.
Ad inizio partita è il Twente ad impostare il gioco, ma il Feyenoord è attento e argina senza troppi problemi le sortite avversarie rendendosi pericoloso in contropiede. Al 23’ infatti grande verticalizzazione di Vilhena che mette Guidetti davanti al portiere, ma è bravissimo Boschker a salvare in uscita bassa.
Per tutto il primo tempo il Twente attacca con poca convinzione l'area di rigore avversaria. Chadli, come capita spesso ultimamente, non è in forma, ed il solo Ola John, senza l’adeguato supporto della squadra, non può fare molto. Dunque, con de Jong sempre ben marcato in area di rigore, i cross del liberiano naturalizzato olandese risultano inutili.
La prima vera occasione da rete arriva al 35’, quando gli ospiti si rendono pericolosissimi con un contropiede orchestrato da Cabral, che ruba palla a Cornelisse e serve Guidetti. L'estremo difensore del Twente, Boschker, però salva tutto in uscita, chiudendo lo specchio all’ attaccante svedese, forse servito con leggero ritardo dal compagno di squadra.
Tre minuti dopo nuovamente Boschker protagonista: il portiere dei Tukkers devia una bomba di Clasie da oltre venti metri, indirizzata sotto l’ incrocio dei pali. Fantastica la coordinazione del giovane centrocampista dei Rotterdammers, al pari dell'intervento del portiere di casa, che dimostra di sapersela ancora cavare tra i pali, a dispetto dell'età. Il primo tempo si chiude sul risultato di 0-0, anche se, ai punti, il Feyenoord avrebbe meritato qualcosa in più. Manco a dirlo, il club di Koeman passa in vantaggio quattro minuti dopo l'inizio della seconda frazione di gioco:Vilhena lancia sulla fascia Cabral che crossa in mezzo sul primo palo, dove è appostato Guidetti, marcato stretto da Röseler. Il difensore del Twente è, però, sfortunato, perchè un suo tocco risulta decisivo per sbloccare il risultato, in quanto devia il pallone alle spalle dell’incolpevole Boschker. Guidetti, attorniato dai compagni, esulta, ma del replay si vede chiaramente che è Röseler, nel tentativo di anticipare l’avversario, a mettere la palla nella propria porta.
Il Twente prova subito a reagire, ma manca la precisione in zona gol, come quando, al 61’,Chadli da distanza ravvicinatissima prova a correggere un colpo di testa di de Jong, ma trova solo l’esterno della rete. Cinque minuti dopo, un insistita azione dei padroni di casa porta al tiro Janssen, ma Mulder è bravissimo ad alzare in calcio d’angolo. McClaren allora si gioca la carta Plet richiamando in panchina Janssen per dare più peso all’ attacco. Nonostante il cambio di modulo, la sostanza rimane la stessa: al 76’ il portiere ospite si ripete, parando di piede un potente tiro di Chadli. Come già accaduto nell’occasione precedente, il belga va al tiro su una spizzata di de Jong, spesso cercato dai compagni di squadra, in quanto vertice dell'attacco.
A cinque minuti dal termine il Feyenoord, dopo essersi visto negare un probabile calcio di rigore per fallo su Guidetti, chiude la partita in contropiede: Schaken pesca in area di rigore il neo entrato Cissé; l’ivoriano si libera di Tiendalli e scarica la palla in fondo alla rete facendo esplodere di gioia i numerosi tifosi ospiti giunti al De Grolsch Veste.
Per il Twente è una sconfitta difficile da digerire, ma facile da comprendere dal punto di vista tattico. Il centrocampo, composto dagli incontristi Janssen, Brama e Fer, è tremendamente efficace contro squadre che si giocano la partita a viso aperto. In questi casi, infatti, il compito principale della mediana dei Tukkers è di arginare gli attacchi avversari e consentire alle ali John e Chadli di partire in contropiede, come avvenuto, ad esempio, nella gara vinta per 6 a 2 contro il PSV Eindhoven. Ma quando si affrontano squadre coperte e ben chiuse dietro - proprio come nel caso del Feyenoord - viene messa a nudo la mancanza di qualità del terzetto di centrocampo dei Tukkers. Nessuno dei tre ha nelle corde la verticalizzazione o il passaggio risolutivo e, quando vengono pressati e davanti hanno gli spazi chiusi, la manovra della squadra ne risente.
Proprio qua è stata vinta la partita dal Feyenoord, che ha potuto contare sulla tecnica di Clasie e Vilhena. Entrambi, nonostante si siano sacrificati moltissimo in fase difensiva, hanno messo in mostra grandi doti nel palleggio, spesso trovando la verticalizzazione per Guidetti e compagni.
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