L'Ajax travolge l'Heracles nel 28° turno con un 6-0 che non ammette repliche. Il punteggio tennistico, maturato quasi interamente nella ripresa, ha visto tra i marcatori 6 calciatori diversi (escluso Ozbiliz, tutti quelli da centrocampo in su), a testimonianza che, nonostante le importanti defezioni in avanti, l'identità di gioco dei lancieri abbia raggiunto una maturità tale da andare oltre il livello del singolo. Tuttavia emergono delle figure fondamentali in questa squadra, a cominciare da Vertonghen protagonista di un girone di ritorno spaventoso: vera arma in più perché oltre a guidare sapientemente la difesa, garantisce sortite offensive che spesso rompono l'equilibrio nella metà campo avversaria.
Il marchio di fabbrica di quest'Ajax resta il possesso palla qualitativo, non più stucchevole come accadeva qualche mese fa. De Boer con il tempo ha lavorato sull'aggressività in fase di non possesso, raggiungendo ottimi risultati con Anita nel ruolo di incontrista, accantonando il progetto iniziale dei tre centrocampisti dai piedi buoni, che non potevano sostenere una simile pressione e riproporsi poi con lucidità. Ne ha beneficiato lo stesso Theo Janssen, oggetto misterioso per gran parte della stagione, ma ora finalmente somigliante allo splendido giocatore ammirato nella passata annata.
Con il ritorno di Sigthorsson si impongono delle scelte dolorose. Far coesistere tutti sarà impresa ardua.
Schieramenti di partenza
Nell'Ajax torna nell'11 base Theo Janssen dopo aver scontato il turno di squalifica. Escono invece Aissati (influenza) e Lukoki che non regge ancora il peso della maglia da titolare. I due esterni vengono rimpiazzati da Lorenzo Ebecilio ed Ozbiliz.
Per il resto De Boer conferma l'11 delle ultime settimane, con Blind preferito a Koppers e Siem de Jong al centro dell'attacco. Nel reparto offensivo si registra il ritorno, almeno inizialmente in panchina, di Kolbeinn Sigthorsson. L'islandese, assente dai campi dal lontano 2 ottobre, è pienamente recuperato, avendo già testato la propria forma contro lo Jong Sparta Rotterdam (con tanto di gol).
Nell'Heracles persiste l'indisponibilità di Vejinovic, affetto dai noti problemi al ginocchio. La formazione non vede dunque alcuna novità, con Van der Linden e Douglas Darl schierati regolarmente dal 1' nonostante la società abbia deciso in settimana di non rinnovare loro il contratto. Deve quindi accontentarsi della panchina lo scalpitante Gouriye, reduce dalla doppietta all'Utrecht e soprattutto dal sigillo conclusivo nella vittoriosa semifinale di Coppa in quel di Alkmaar.
La partita
La cronaca di una partita letteralmente dominata dall'Ajax potrebbe risultare tediosa. I lancieri, dopo una disattenzione iniziale, hanno assediato la metà campo avversaria, mantenendo ritmi serrati e costruendo un numero imprecisato di palle gol.
I numeri in tal senso sono eloquenti: 22 tentativi (contro 7), 62% possesso palla, 9 corner a 2.
Eppure dopo appena 3 minuti è l'Heracles a portarsi per primo in avanti: Armenteros disorienta Alderweireld, scarica dietro per il tiro di Everton respinto da Vermeer. Decisiva la successiva copertura di Vertonghen su Douglas che cercava di correggere la sfera in rete.
Sul capovolimento di fronte Ozbiliz, particolarmente propositivo in questo inizio, converge dalla destra ma il suo mancino è fiacco.
Le soluzioni provate dai padroni di casa sono molteplici. Si va dal classico schema su corner con De Jong a staccare sul primo palo prolungando per Vertonghen, alle combinazioni centrali sfruttando la natura di De Jong di falso numero 9. Il centrocampista (che in realtà indossa la maglia numero 10), di rado stazione nell'area di rigore: preferisce uscire dai blocchi favorendo le penetrazioni di Eriksen o i tagli delle punte. Il continuo elastico tra De Jong ed Eriksen crea non pochi grattacapi agli ospiti, che si salvano sovente per il rotto della cuffia.
Al 12' il trequartista danese sfugge alle retroguardia avversaria sugli sviluppi di una rimessa laterale, presentandosi al cospetto di Pasveer: il diagnonale per sua sfortuna sfila di un soffio alla destra del palo.
E' forse il migliore Ajax di stagione quello a cui stiamo assistendo nella prima frazione di gioco, malgrado il risultato fatichi a sbloccarsi. La capacità di mantenere una gestione qualitativa del pallone e di recuperarlo con celerità, quando questi non è tra i propri piedi, è diventato un marchio di fabbrica della compagine di Amsterdam. La rivale di turno risulta sfiancata dal giro palla, non più stucchevole e vanitoso, quindi perde brillantezza nel momento in cui recupera la sfera ed ha la possibilità di ribaltare la giocata. In questo caso la freschezza atletica e le energie risparmiate durante il possesso, permettono ai lancieri di accorciare subito sul portatore, riconquistando la sfera senza dover arretrare il baricentro, mantenendo così una pressione alta.
I centrali difensivi inoltre offrono un ventaglio di alternative di gioco notevole. Se le scorribande di Vertonghen nell'altra metà campo stanno diventando un'abitudine, le sventagliate di Alderweireld lo sono sempre stata. Al 17' il giovane centrale belga trova con un preciso lancio Ebecilio che fa fuori col controllo Breukers: il tiro sul palo lungo è però poco incisivo.
Trascorrono appena due minuti e si ripete il copione. Questa volta è Blind a proporsi in posizione avanzatissima, sfilando alle spalle di Breukers. Pasveer comprende il pericolo e chiude il laterale mancino con un'uscita tempestiva.
E' assolo Ajax. La pregevole combinazione tra Van Rhijn e De Jong, libera il primo alla conclusione ravvicinata: Pasveer ci mette una pezza.
Superati i primi 20 di gioco capitan Vertonghen suona la carica, cominciando a farsi vedere con con maggiore frequenza nei pressi dell'area di rigore avversaria. Al 22' il difensore, protetto da Anita nelle sue avanzate, si inserisce in area su un cross di Blind, non riuscendo però a girare nello specchio.
Tre minuti più tardi l'iniziativa del belga innesca il gol del vantaggio. Vertonghen slalomeggia a centrocampo, servendo sulla corsa Lorenzo Ebecilio. L'attaccante scavalca Pasveer in uscita con il tocco, ma il pallone sembra destinato sul fondo, se non vi fosse l'opportuno tap-in sottomisura di Theo Janssen.
Intorno alla mezz'ora Ozbiliz si ferma su un tentativo di dribbling non riuscito a Looms. Ennesimo infortunio di una lunghissima serie (non solo di squadra, ma anche individuale: l'armeno sarà entrato e uscito dall'infermeria una dozzina di volte quest'anno). Al suo posto entra Lukoki. Il ragazzo integrato dallo Jong Ajax ha una ghiotta chance al 42', quando si invola davanti al portiere, lo scarta ma da posizione defilata cerca De jong al centro. L'azione sfuma.
In chiusura di prima frazione si rivede in attacco l'Heracles. I bianconeri vanno vicini al pareggio con Armenteros che si coordina al volo in spaccata, ma trova sulla propria traiettoria la testa di Alderweireld a salvare Vermeer.
Se nel primo tempo l'Ajax non ha saputo concretizzare l'enorme mole di gioco e le nitide palle da gol avute a disposizione, nella ripresa la mira dei ragazzi di De Boer si fa decisamente più fine.
Al 47' Lukoki ha spazio dacvanti a sé, preferisce fare tutto da solo ignorando i compagni: il suo sinistro viene deviato in angolo. Seguono un paio di corner, sull'ultimo dei quali Janssen ripropone al centro per De Jong, il cui tentativo viene respinto da Pasveer sulla testa di Ebecilio che insacca.
Certamente più fortunoso il 3-0 che giunge al 53'. Janssen batte una punizione che è un corner corto. La difesa mette fuori sui piedi di Eriksen, la cui stoccata non è indirizzata verso la porta ma diventa letale per Pasveer su una deviazione di un proprio compagno.
La reazione degli eraclidi è tutta in una rabbiosa azione personale di Everton che passa in mezzo a due uomini, va via al terzo e piazza il destro senza dare eccessiva forza: para Vermeer.
Al 63' Anita viene ripagato per un'altra splendida prestazione contraddistinta da instancabile pressing a tutto caampo. Al termine di un triangolo perfetto con Siem de Jong, fredda Pasveer di precisione.
Nove minuti più tardi giunge finalmente la meritata firma di De Jong sul tabellino. Il numero 10, quest'oggi quasi esclusivamente al servizio della squadra, scatta sul lancio col contagiri di Eriksen, controlla col sinistro e supera il portiere con un delizioso tocco di destro.
Lukoki si conferma molto attivo sulla corsia di destra, superando il dirimpettaio con estrema facilità e offrendo sempre cross ficcanti. Al 74' un suo traversone pennellato dal fondo raggiunge sul secondo palo Ebecilio che schiaccia bene di testa. Pasveer ci arriva, ma non riesce ad allontanare la sfera, De Jong lo grazia fallendo il tap-in che sarebbe valsa la doppietta.
Lukoki non si dimostra altrettanto micidiale nel finalizzare. Appena due minuti più tardi viene infatti raggiunto da un lancio panoramico di Janssen. Concludere a rete però non è la specialità del numero 37 che sparacchia sul fondo.
Al 78' arriva il momento di Sigthorsson. L'islandese mette fine ad un lungo calvario durato ben 6 mesi. L'ex attaccante dell'AZ è l'uomo più cercato in questi ultimi minuti dai compagni. Prima è Eriksen a servirlo con una precisa verticalizzazione: Sigthorsson scatta sul filo del fuorigioco, ma non riesce a sorprendere Pasveer sul primo palo.
Ci pensa Janssen a regalargli il gol. All'88' il Gouden Schoen 2011 mette giù un pallone piovuto dalle retrovie con una facilità disarmante, quindi appoggia al suo fianco a Sigthorsson per il più facile dei gol.
Tre minuti più tardi lo scandinavo si traveste da uomo assist, chiudendo il triangolo con De Jong. Pasveer si allunga sotto il sette ed evita l'imbarazzante settimo gol.
Il tennistico 6-0 porta la striscia di vittorie consecutive ad otto, nel corso delle quali l'Ajax ha recuperato ben 9 punti all'AZ. La squadra di Verbeek distava 8 lunghezze dopo la debacle di Utrecht e quasi tutti ritenevano ormai spacciati gli ajacied. Ma in questa Eeredivisie abbiamo imparato a non dare mai nulla per scontato.
Ajax 6-0 Heracles - 25' Theo Janssen, 48' Ebecilio, 53' Eriksen, 63' Anita, 72' Siem de Jong, 88' Sigthorsson.
Ajax (4-3-3): Vermeer 6.5; Van Rhijn 6.5, Alderweireld 6.5, Vertonghen 8, Blind 6.5; Eriksen 7.5, Anita 8 (63' Enoh), Janssen 8; Ozbiliz 6 (32' Lukoki 7), De Jong 7.5, Ebecilio 6.5 (78' Sigthorsson sv).
Panchina: Cillessen, Koppers, Lodeiro, Bulykin. All. Frank de Boer 8.
Heracles (4-3-3): Pasveer 6; Breukers 4.5, Rienstra 5, Van der Linden 5, Looms 4.5; Quansah 4.5, Duarte 5 (46' Bruns 5), Overtoom 4.5; Douglas 4 (66' Gouriye sv), Armenteros 5.5, Everton 5.5.
Panchina: Telgenkamp, Davidson, Te Wierik, Belterman, Pedro. All. Peter Bosz 5.
Migliore in campo: Theo Janssen.
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