Un brutto Twente vince di misura a Rotterdam contro l'Excelsior
a cura di Emanuele Andreozzi
Nella prestazione più brutta della sua stagione, il Twente coglie un insperata vittoria, arrivata solo nei minuti di recupero e dopo una partita di grande sofferenza contro l’ ultima in classifica.
McClaren decide saggiamente di mandare in panchina l’ evanescente Chadli, lanciando Verhoek titolare. Data la prolungata indisponibilità di capitan Wisgerhof, al centro della difesa, al fianco di Douglas, viene schierato ancora una volta lo svedese Bengtsson.
L’inizio del Twente è confortante: trascinato da un ispiratissimo John, nei primi venti minuti i Tukkers vanno vicino al gol del vantaggio. Con il liberiano naturalizzato olandese che scatena il panico sulla sua fascia di competenza, tutto va come da pronostico, e per i Tukkers sembra davvero la giornata giusta per rinascere.
Ben presto, però, appare chiaro a tutti che si trattava solo di un fuoco di paglia, perchè col trascorrere del tempo il Twente inizia ad abbassare il ritmo: difficile capire se sono i padroni di casa a prendere le misure agli avversari, o è il Twente a togliere il piede dall’ acceleratore, fatto sta che gli uomini di McClaren cominciando a faticare enormemente per portarsi nei pressi dell’ area avversaria. Il pallino del gioco passa così all' Excelsior, che chiude il primo tempo attaccando. La retroguardia ospite, però, è attenta ed il primo tempo si chiude senza reti, con il rientrante Mihaylov che, di fatto, rimane inoperoso per tutto i primi 45 minuti.
Ben presto, però, appare chiaro a tutti che si trattava solo di un fuoco di paglia, perchè col trascorrere del tempo il Twente inizia ad abbassare il ritmo: difficile capire se sono i padroni di casa a prendere le misure agli avversari, o è il Twente a togliere il piede dall’ acceleratore, fatto sta che gli uomini di McClaren cominciando a faticare enormemente per portarsi nei pressi dell’ area avversaria. Il pallino del gioco passa così all' Excelsior, che chiude il primo tempo attaccando. La retroguardia ospite, però, è attenta ed il primo tempo si chiude senza reti, con il rientrante Mihaylov che, di fatto, rimane inoperoso per tutto i primi 45 minuti.
Nella ripresa, chi si aspettava una reazione da parte del Twente, sarà rimasto sorpreso: l’Exclesior si fa ancora più intraprendente ed attacca con maggiore convinzione, consentendo agli avversari di agire solo di rimessa. Dopo un ora di gioco McClaren sconfessa la propria decisione iniziale e richiama in panchina Verhoek, mandando in campo il belga Chadli. Nonostante una prestazione incolore, è pienamente assolto l’ex giocatore dell’ADO Den Haag, completamente ignorato dai propri compagni nell'arco di tutta la sua partita e, dunque, senza mai aver avuto l’occasione di mettersi in luce.
Lammers vedendo la squadra attaccare, ma perdersi proprio nell’ ultimo passaggio, decide di non accontentarsi del pareggio e manda il campo Vincken, togliendo Maatsen.
A dieci minuti da fischio finale, proprio il neo entrato ha l’occasione per fare esplodere il Woudestein: lanciato da Oost, Vincken arriva davanti a Mihaylov, ma non trova il goal, murato in uscita disperata dal portiere bulgaro.
Nei minuti di recupero arriva la beffa più atroce per l’Excelsior: su un azione nata da un calcio d’angolo, scaturisce il più classico dei mischioni, risolto proprio dal neo entrato Chadli, che batte da distanza ravvicinata de Ruiter.
Grande gioia per il Twente: il gol, arrivato quando nessuno ci credeva più, mantiene la squadra in corsa per il secondo posto, ma la prestazione non promette nulla di buono. Domenica prossima, al De Grolsch Veste, arriva la capolista Ajax, e di certo non si può impensierirla giocando così.
A Lammers, alla guida di una squadra ormai con la testa alla prossima stagione, rimane la soddisfazione di aver visto, per la prima volta in stagione, i suoi ragazzi impostare il proprio gioco, per di più contro un avversario blasonato come il Twente.
L'Heracles va sotto e rimonta, lasciando il De Graafschap al penultimo posto.
a cura di Chris Holter
Goal e spettacolo nella sfida dello Stadion de Vijverberg di Doetinchem. Il De Graafschap, pur andato in vantaggio, non riesce nel tentativo di prendere distanza dall'Excelsior, ultimo in classifica a 18 punti, solo uno in meno dei superboeren.
Dal canto suo, con una vittoria in trasferta, l'Heracles mantiene viva la flebile speranza di accaparrarsi l'ultima posizione utile per disputare i playoff che danno accesso all'Europa League. Dovesse condurre i bianconeri all'ottavo posto, Bosz coronerebbe davvero una stagione da sogno per il piccolo club di Almelo, già finalista in Coppa d'Olanda.
L'azione da cui scaturisce il goal che apre le marcature nasce da un calcio di punizione sulla trequarti fischiato a favore dei padroni di casa: sulla scodellata in mezzo all'area di rigore svetta Yuri Rose, che fa da sponda per i compagni al centro dell'area di rigore. La retroguardia dell'Heracles non rinvia e, così, è un gioco da ragazzi per El Hassnaoui spedire la palla sotto la traversa, battendo Pasveer. L'entusiasmo del pubblico, sempre vicino alla propria squadra nonostante una stagione difficile, fa capire quanto il vantaggio sia importante per la squadra allenata da Roelofsen.
Il vantaggio, però, dura poco. L'Heracles è una squadra tecnicamente superiore al De Graafschap e può contare su un trio d'attacco molto interessante. Al 18' De Winter è bravissimo a ribattere una insidiosa conclusione di Gouriye, ma non può niente sulla seconda conclusione, ad opera dello svedese di origini caraibiche Samuel Armenteros che, con l'interno sinistro, appiana il risultato.
Subito il goal, i padroni di casa si spaventano e subiscono l'iniziativa dell'Heracles: al 26' Looms, in proiezione offensiva sulla fascia sinistra, crossa al centro dove è appostato Gouriye. La girata dell'attaccante scuola Twente esalta i riflessi di De Winter, bravo a ribattere ma, ancora una volta, incolpevole sul tap-in di testa del ventunenne attaccante nato ad Hengelo.
Nella seconda frazione di gioco, l'Heracles chiude la partita con la rete di Everton, che di testa schiaccia una punizione dalla destra, calciata dal talento Lerin Duarte. Colpevole, in questa occasione, il portiere del De Graafschap De Winter, che non azzarda mai la presa e si limita a ribattere con poca decisione l'incornata dell'attaccante brasiliano.
Ad un quarto d'ora dal termine, rosso per Duarte, colpevole di un intervento scomposto su di un avversario. Si tratta del primo dei due cartellini rossi che l'arbitro Makkelie estrarrà nei confronti della squadra ospite, visto che all'87' anche Looms, già ammonito in occasione del calcio di rigore trasformato da de Leeuw, che ha fissato il risultato sul definitivo 2-3 al minuto 81, rientra anticipatamente negli spogliatoi.
Utrecht corsaro a Waalwijk. Gli uomini di Wouters si impongono per 2 a 0 sull'RKC.
a cura di Chris Holter
Al Mandemakers Stadion va di scena una sfida di metà classifica tra l'RKC, squadra protagonista di un campionato al di sopra di ogni più rosea aspettativa, e l'Utrecht, compagine che, invece, di aspettative ne ha deluse molte. La partenza di giocatori come Mertens e Van Wolfswinkel e l'inadeguatezza a sostituirli da parte dei rincalzi, ha pesato parecchio sul club della città della torre, che intanto ha ufficializzato l'acquisto, per la prossima stagione, del promettente portiere Robin Ruiter, attualmente al Volendam.
Sono i padroni di casa a rendersi pericolosi per primi. Al 5' Evander Sno prova il sinistro dai venti metri, ma la sua mira è imprecisa e la palla si deposita sul fondo. Al 12' è il turno di Meijers, il cui mancino è alto e non preoccupa van Dijk. Il quarantatreenne veterano dell'Utrecht è bravissimo al 21' quando dice di no a Nemeth, bravo ad indirizzare il suo colpo di testa nell'angolino basso della porta avversaria.
L'RKC chiude il primo tempo in avanti e se non riesce a trovare il meritato vantaggio è solo per la bravura di van Dijk, ancora prontissimo sulla conclusione di Sno al 43'.
La seconda frazione inizia come si era interrotta la prima: i padroni di casa attaccano ma, sotto porta, non riescono ad essere precisi. L'ungherese Nemeth, al 47', complice un rimpallo in area, ha l'occasione di sbloccare il risultato, ma il suo destro sfiora solamente il palo.
Al 55', finalmente, l'Utrecht si affaccia in avanti: Duplan e Gerndt dialogano, ma la conclusione di sinistro dello svedese viene messa in angolo da Zoet.
Gli ospiti, superata una ingiustificata timidezza, iniziano a farsi vedere in avanti con più regolarità, specie in occasione dei calci piazzati. Proprio sugli sviluppi di una punizione, al 76', arriva il goal dell'Utrecht. Takagi pennella al centro e Schut, che fa del colpo di testa una delle sue armi in più, anticipa Zoet e compagni, sbloccando il risultato. Grande festa per il goal del capitano da parte di tutta la squadra, compatta nonostante le difficoltà in campionato.
Con gli avversari riversati in avanti, l'Utrecht colpisce di nuovo in contropiede, meno di dieci minuti dopo aver trovato il vantaggio. Duplan, in versione terzino destro, vede van der Gun libero in avanti e lo serve. Il centrocampista numero 22 prova l'azione personale ma vede la sua conclusione deviata da un difensore dell'RKC. Sul pallone vacante si avventa Gerndt, che di sinistro batte Zoet in controtempo.
A Lammers, alla guida di una squadra ormai con la testa alla prossima stagione, rimane la soddisfazione di aver visto, per la prima volta in stagione, i suoi ragazzi impostare il proprio gioco, per di più contro un avversario blasonato come il Twente.
L'Heracles va sotto e rimonta, lasciando il De Graafschap al penultimo posto.
a cura di Chris Holter
Goal e spettacolo nella sfida dello Stadion de Vijverberg di Doetinchem. Il De Graafschap, pur andato in vantaggio, non riesce nel tentativo di prendere distanza dall'Excelsior, ultimo in classifica a 18 punti, solo uno in meno dei superboeren.
Dal canto suo, con una vittoria in trasferta, l'Heracles mantiene viva la flebile speranza di accaparrarsi l'ultima posizione utile per disputare i playoff che danno accesso all'Europa League. Dovesse condurre i bianconeri all'ottavo posto, Bosz coronerebbe davvero una stagione da sogno per il piccolo club di Almelo, già finalista in Coppa d'Olanda.
L'azione da cui scaturisce il goal che apre le marcature nasce da un calcio di punizione sulla trequarti fischiato a favore dei padroni di casa: sulla scodellata in mezzo all'area di rigore svetta Yuri Rose, che fa da sponda per i compagni al centro dell'area di rigore. La retroguardia dell'Heracles non rinvia e, così, è un gioco da ragazzi per El Hassnaoui spedire la palla sotto la traversa, battendo Pasveer. L'entusiasmo del pubblico, sempre vicino alla propria squadra nonostante una stagione difficile, fa capire quanto il vantaggio sia importante per la squadra allenata da Roelofsen.
Il vantaggio, però, dura poco. L'Heracles è una squadra tecnicamente superiore al De Graafschap e può contare su un trio d'attacco molto interessante. Al 18' De Winter è bravissimo a ribattere una insidiosa conclusione di Gouriye, ma non può niente sulla seconda conclusione, ad opera dello svedese di origini caraibiche Samuel Armenteros che, con l'interno sinistro, appiana il risultato.
Subito il goal, i padroni di casa si spaventano e subiscono l'iniziativa dell'Heracles: al 26' Looms, in proiezione offensiva sulla fascia sinistra, crossa al centro dove è appostato Gouriye. La girata dell'attaccante scuola Twente esalta i riflessi di De Winter, bravo a ribattere ma, ancora una volta, incolpevole sul tap-in di testa del ventunenne attaccante nato ad Hengelo.
Nella seconda frazione di gioco, l'Heracles chiude la partita con la rete di Everton, che di testa schiaccia una punizione dalla destra, calciata dal talento Lerin Duarte. Colpevole, in questa occasione, il portiere del De Graafschap De Winter, che non azzarda mai la presa e si limita a ribattere con poca decisione l'incornata dell'attaccante brasiliano.
Ad un quarto d'ora dal termine, rosso per Duarte, colpevole di un intervento scomposto su di un avversario. Si tratta del primo dei due cartellini rossi che l'arbitro Makkelie estrarrà nei confronti della squadra ospite, visto che all'87' anche Looms, già ammonito in occasione del calcio di rigore trasformato da de Leeuw, che ha fissato il risultato sul definitivo 2-3 al minuto 81, rientra anticipatamente negli spogliatoi.
Utrecht corsaro a Waalwijk. Gli uomini di Wouters si impongono per 2 a 0 sull'RKC.
a cura di Chris Holter
Al Mandemakers Stadion va di scena una sfida di metà classifica tra l'RKC, squadra protagonista di un campionato al di sopra di ogni più rosea aspettativa, e l'Utrecht, compagine che, invece, di aspettative ne ha deluse molte. La partenza di giocatori come Mertens e Van Wolfswinkel e l'inadeguatezza a sostituirli da parte dei rincalzi, ha pesato parecchio sul club della città della torre, che intanto ha ufficializzato l'acquisto, per la prossima stagione, del promettente portiere Robin Ruiter, attualmente al Volendam.
Sono i padroni di casa a rendersi pericolosi per primi. Al 5' Evander Sno prova il sinistro dai venti metri, ma la sua mira è imprecisa e la palla si deposita sul fondo. Al 12' è il turno di Meijers, il cui mancino è alto e non preoccupa van Dijk. Il quarantatreenne veterano dell'Utrecht è bravissimo al 21' quando dice di no a Nemeth, bravo ad indirizzare il suo colpo di testa nell'angolino basso della porta avversaria.
L'RKC chiude il primo tempo in avanti e se non riesce a trovare il meritato vantaggio è solo per la bravura di van Dijk, ancora prontissimo sulla conclusione di Sno al 43'.
La seconda frazione inizia come si era interrotta la prima: i padroni di casa attaccano ma, sotto porta, non riescono ad essere precisi. L'ungherese Nemeth, al 47', complice un rimpallo in area, ha l'occasione di sbloccare il risultato, ma il suo destro sfiora solamente il palo.
Al 55', finalmente, l'Utrecht si affaccia in avanti: Duplan e Gerndt dialogano, ma la conclusione di sinistro dello svedese viene messa in angolo da Zoet.
Gli ospiti, superata una ingiustificata timidezza, iniziano a farsi vedere in avanti con più regolarità, specie in occasione dei calci piazzati. Proprio sugli sviluppi di una punizione, al 76', arriva il goal dell'Utrecht. Takagi pennella al centro e Schut, che fa del colpo di testa una delle sue armi in più, anticipa Zoet e compagni, sbloccando il risultato. Grande festa per il goal del capitano da parte di tutta la squadra, compatta nonostante le difficoltà in campionato.
Con gli avversari riversati in avanti, l'Utrecht colpisce di nuovo in contropiede, meno di dieci minuti dopo aver trovato il vantaggio. Duplan, in versione terzino destro, vede van der Gun libero in avanti e lo serve. Il centrocampista numero 22 prova l'azione personale ma vede la sua conclusione deviata da un difensore dell'RKC. Sul pallone vacante si avventa Gerndt, che di sinistro batte Zoet in controtempo.
CONVERSATION