La luce dopo il baratro. L'Utrecht rimonta e batte l'Excelsior all'ultimo respiro.

L'orologio allo stadio Galgenwaard di Utrecht scandisce quasi i 90 minuti di gioco, quando Tommy Oar ruggisce davanti a De Ruiter, regalando alla squadra di casa tre punti preziosissimi. A dire il vero, malgrado il cognome onomatopeico, difficilmente il piccolo australiano potrebbe emettere un suono tanto feroce: al di là della gracile conformazione fisica, il suo è un urlo sì di liberazione, ma non rabbioso. E' la gioia di chi, partito titolare in stagione, era stato relegato ai margini della squadra dopo l'addio di Koeman, finendo per ritagliarsi sporadici brandelli di gara, insufficienti per lasciare il segno.
Il gol di Oar, giunto al termine della rimonta dal 2-1 in favore degli ospiti, significa ossigeno puro per la classifica dei bianco-rossi. In precedenza gli uomini di Wouters si erano portati in vantaggio grazie a Van der Hoorn, giocatore più giovane ad andare in rete per l'Utreg in questa stagione. Dopo il pari di Scheimann su punizione, nella ripresa Alberg firmava il sorpasso. La reazione nel finale con i gol ancora di Van der Hoorn e di Oar sancivano il definitivo 3-2.

Schieramenti di partenza

Alla lunghissima lista di indisponibili per infortunio, si sono aggiunti nell'ultima partita gli squalificati Schut, Demouge e Van der Maarel. Bovenberg è finalmente recuperato, ma inizia dalla panchina. Sulla destra viene quindi dirottato il giovane Markiet. Al centro è Van der Hoorn ad affiancare Wuytens, mentre in attacco Wouters si affida giocoforza all'accoppiata Van der Gun-Veldwijk, con l'ex Swansea che parte qualche metro più dietro a fare da raccordo col centrocampo. Sulle fasce laterali operano Duplan e Takagi, che rileva Kali. La vera novità risiede però in porta: la pazienza del tecnico nei confronti di Roberto Fernandez, dopo la disastrosa prova di Almelo, è terminata. Al suo posto c'è Cummins.
L'Excelsior deve rinunciare a Vincken e ai due centrali Van Steensel e Schenkeveld. In difesa operano dunque Smith e Nieveld, con Van Deelen che ha stabilmente preso il posto di De Graaf. Confermato a centrocampo il trio Broerse-Jansen-Alberg. In attacco si registra la defezione di Kalisse, impegnato in oneri istituzionali non prorogabili (si sposa, la data del matrimonio era stata fissata da tempo, quando era ancora svincolato). Lammers coglie l'occasione per lanciare dal 1' Luigi Bruins, ancora alla ricerca della miglior condizione dopo il suo ritorno a Rotterdam.

La partita

Van der Hoorn dà saggio delle proprie doti aeree fin dall'inizio. In apertura di match la sua incornata sul corner di Duplan si stampa sulla traversa. Le incursioni su palla da fermo del giovane centrale difensivo saranno decisive nel prosieguo della gara.
Nel calcio scolastico e per lunghi tratti puramente speculativo dell'Utrecht, Duplan è di solito l'unico giocatore in grado di creare imprevedibilità alla manovra offensiva. Al 7' l'ala destra chiede l'1-2 in area a Veldwijk. Il centravanti ignora il movimento del compagno, va via fisicamente a Smith, ma mette a lato il diagonale da distanza ravvicinata. Clamorosa la chance sprecata dall'attaccante che fa la spola tra Jong Utrecht e prima squadra.
L'inizio incoraggiante dei padroni di casa lascia presto spazio alle perplessità sotto il profilo tecnico di una squadra legata a lacune strutturali mai colmate dal cambio di allenatore (a cui va detto, si aggiungono le pesanti defezioni sopraggiunte nel corso della stagione). L'Excelsior supera il pressing alto, ma confuso dell'Utrecht, con il fraseggio stretto. Il difetto del 4-4-2 risiede nella mancata copertura della difesa quando entrambi i centrocampisti salgono ad aggredire. Ne è un esempio quanto accade al 18': l'avventatezza nel portare la prima pressione al portatore avversario permette a Bruins, con un movimento da sinistra ad accentrarsi, di liberarsi tra le linee ben servito da Jansen. Il successivo cross di Maatsen crea un 2 vs 2 in area di rigore, ma Janga sbuccia la sfera di testa, vanificando un'ottima azione.
Il progetto tattico dell'Excelsior sembra quasi più maturo, con un'idea di gioco interessante in cui Bruins si traveste da falsa ala, agendo da play largo, migliorando così lo sviluppo centrale della trama. Purtroppo gli ospiti pagano la penuria tecnica e fisica della rosa, con diversi elementi fuori luogo in questa categoria.
L'Utrecht invece ricerca con minor costrutto la via per la rete, esplorando le corsie laterali con Duplan e Takagi che in fase di possesso si tengono alti in un 4-2-4. Una giornata di poca brillantezza del francese, unite alla solita mobilità inconsistente dell'acerbo giapponese rendono i demeriti della White-red army nel primo tempo ancor più visibili, malgrado al cospetto non vi sia un avversario di rango.
Tuttavia al 22' i biancorossi pervengono al vantaggio. In assenza di Gerndt, è Wuytens a prendere l'incombenza della punizione dal limite. La battuta forte sul palo del portiere costringe De Ruiter ad un'affannosa respinta corta sulla quale si avventa invano per due volte Veldwijk, il tap-in decisivo è di Van der Hoorn.
I Kralingers non si danno per vinti, anzi. Al 32' fanno le prove del gol con una punizione da lunga distanza di Scheimann che si abbassa all'ultimo mettendo in difficoltà uno stralunato Cummins.
Due minuti più tardi arriva il pareggio. Punizione dalla stessa posizione: questa volta il terzino sinistro va a cercare un compagno in area di rigore, ma il mancato intervento degli uomini davanti a Cummins rende la traettoria della sfera letale per il portiere. L'estremo difensore resta inchiodato sulla linea di porta, vedendo sfilare il pallone alle sue spalle, immobile.
Reagisce subito l'Utrecht al 37'. Martensson strappa un buon pallone sulla trequarti, Takagi va da solo, prova ad incrociare il destro che finisce in corridoio. Buono il tentativo del giapponesino, anche se la superiorità numerica poteva essere sfruttata diversamente.
Tre minuti più tardi la retroguardia di casa si fa trovare scoperta sulla ripartenza di Maatsen che lancia Janga sulla linea laterale. Il centravanti la mette dietro per l'accorrente Alberg, ma il suggerimento è lento e favorisce il recupero di Martensson.
Trascorre appena un minuto e Scheimann ci riprova su piazzato. Al laterale difensivo piace alternare le soluzioni e, data la distanza inferiore rispetto ai precedenti tentativi, prova la conclusione diretta. La traiettoria tesa stavolta non trafigge Cummins che si rifugia in corner.
La scelta di Wouters di avvicendare i due sostituti di Rob Van Dijk finora non ha pagato. Cummins, pur non replicando i disastri del collega paraguagio, "garantisce" altrettanta insicurezza tra i pali, comprese le ormai famigerate non uscite sui palloni alti. Al 43' il suo tentennamento sul campanile alzato da Jansen costringe Markiet a regalare un corner. Sugli sviluppi dell'angolo la difesa ospite allontana il pericolo, ma la sfera viene raccolta da Alberg che alimenta l'azione incuneandosi in area. Sullo scarico dietro, Jansen centra Van der Hoorn con un bolide ben indirizzato. Janga cattura il rimbalzo, ma ha poco spiraglio per far male a Cummins.
Il capovolgimento di fronte vede Scheimann fuori posizione. Asare sfrutta lo spazio sulla destra, involandosi verso la porta, ma la sua conclusione sul primo palo non sorprende De Ruiter.

Nella ripresa il copione è lo stesso. I padroni di casa cercano di fare la partita, senza dare qualità alla circolazioner del pallone. Vi è la costante sensazione che i calciatori non abbiano idea di cosa fare col pallone tra i piedi.
Al 49' con una sontuosa avanzata Wuytens pesca alle spalle della linea difensiva Asare. Il centrocampista viene rimontato da Van Deelen che riesce ad arginarne il tiro.
Sei minuti più tardi Duplan dispone di un'interessante punizione: il pallone scavalca la barriera ma si spegne sul fondo.
L'Utrecht continua a provarci con innocui cross dalla trequarti, palesando poca pazienza oltre che una penuria di soluzioni di gioco allarmante. Lo schema caro ai ragazzi di Wouters, ovvero il pallone lungo per la testa di Demouge, non funziona come si conviene quest'oggi, visto che manca l'elemento fondamentale per la buona riuscita: Demouge.
Al 60' il Galgenwaard viene gelato dal gol degli ospiti, che passano a condurre grazie ad Alberg. L'Utrecht si fa sorprendere a difesa schierata sul cross di Broerse. Janga anticipa Wuytens smorzando il pallone di petto per Alberg che dai 16 metri fulmina Cummins. Il ventunenne in orbita Feyenoord realizza così la rete numero quattro del suo campionato. Ciascun gol è arrivato nel 2012, a testimonianza della crescita costante avuta dal ragazzo nel girone di ritorno.
Superata l'ora di gioco, Lammers toglie dal campo un positivo Luigi Bruins, evidentemente non ancora al meglio della forma per Jason Oost. Dall'altra parte Martensson paga per tutti la disattenzione sul gol di Alberg, lasciando il campo per Tommy Oar. Chance importante per il funambolo australiano che, pur godendo di buona considerazione da parte di Erwin Koeman, è stato presto accantonato da Wouters, scendendo in campo col contagocce.
Al 66' Janga approfitta di uno scontro fortuito con Wuytens per aprirsi un varco sulla destra, cross arretrato per Maatsen che calcia a lato di un paio di metri.
Cinque minuti più tardi Veldwijk va via nello stretto a Smith che è costrertto ad atterrarlo. Questa volta Wuytens non riesce ad eludere il muro posto in barriera.
La situazione non è semplice per i giocatori di casa, obbligati a ribaltare il punteggio nonostante il pubblico inizi ora a rumoreggiare ad ogni appoggio impreciso. Nonostante piova anche qualche fischio dagli spalti, l'Utreg getta il cuore oltre l'ostacolo negli ultimi minuti, chiudendo gli avversari nella propria metà campo.
Al 73' Takagi raccoglie un pallone vagante dai 20 metri e scaglia un destro sul quale vola in corner De Ruiter. La buona giocata sembra rinvigorire il ragazzino improvvisamente scatenato. Poco più tardi converge superando difensori in serie e tenta il tiro. Il pallone si impenna su una deviazione terminando sulla traversa.
Il calcio d'angolo che ne sussegue viene allontanato dalla difesa e rimesso dentro da Takagi. Veldwijk va più alto di tutti di testa: Scheimann e De Ruiter pasticciano sulla linea di porta nel tentativo di spazzare, interviene a risolvere Van der Hoorn che nella carambola riesce a spingere in qualche modo il pallone in fondo al sacco.
Sulle ali dell'entusiasmo l'Utrecht ora insegue il gol vittoria. Duplan butta in qualche modo un pallone al centro dell'area. Van der Gun salta a vuoto, favorendo alle sue spalle Oar che non tiene sufficientemente bassa la volè mancina.
Trascorrono tre minuti: splendido assolo di Duplan che scarta avversari come birilli. Si allunga però il pallone sull'ultimo dribbling, perdendo così l'equilibrio al momento del tiro.
L'ingresso di Bovenberg, alla prima apparizione nel 2012 dopo l'infortunio dello scorso dicembre, assicura una spinta notevole sulla corsia destra. All'80' Veldwijk non approfitta di un cross ben calibrato del laterale ex di turno, spizzando appena un pallone da scaraventare in porta di fronte piena.
Le cose sembrano complicarsi irrimediabilmente per l'Utrecht quando Asare si fa cacciare per un intervento da dietro su Broerse. Il secondo giallo costa al numero 15 l'espulsione.
L'Excelsior non sfrutta a proprio vantaggio la superiorità numerica, gettando alle ortiche un contropiede 4 contro tre. Broerse recupera un pallone al limite,s trappandolo dai piedi di Takagi e conduce la ripartenza, portando palla per 50 metri. Janga riceve, defilatosi sulla sinistra, ma anziché servire uno dei compagni che si andavano smarcando in area, decide di andare alla conclusione: solo esterno della rete.
I Kralingers pagano immediatamente dazio. Van Deelen si attarda a liberarsi della sfera, con la propria squadra spezzata in due tronconi. Van der Gun glie la ruba, aprendo a sinistra su Oar, completamente solo. Il giovane australiano è freddo davanti a De Ruiter e lo trafigge di potenza.
Termina sul 3-2 un incontro palpitante che consegna all'Utrech 3 punti preziosi, forse decisivi per tirarsi definitivamente fuori dalla zona Nacompetitie.

Utrecht 3-2 Excelsior - 22' Van der Hoorn, 33' Scheimann (E), 60' Alberg (E), 75' Van der Hoorn, 89' Oar.
Utrecht (4-4-1-1): Cummins 5; Markiet 5, Van der Hoorn 7 (76' Bovenberg 6.5), Wuytens 6.5, Bulthuis 5; Duplan 6, Asare 5, Martensson 6 (65' Oar 6.5), Takagi 5.5; Van der Gun 6; Veldwijk 5.5 (82' Badjeck sv).
Panchina: Fernandez, Zullo, Sneijder, Kali. All. Jan Wouters 5.
Excelsior (4-3-3): De Ruiter 5; Van Deelen 5.5, Nieveld 5, Smith 5 (75' Mattheij sv), Scheimann 6.5; Jansen 6.5, Broerse 6 (85' De Graaf), Alberg 7; Maatsen 5.5, Janga 6, Bruins 6 (63' Oost 4).
Panchina: Deckers, Eekman, Van Buren, Te Vrede. All. John Lammers 6.
Migliore in campo: Mike Van der Hoorn.

Ti è piaciuto l'articolo? Vieni a parlarne su Facebook, sulla pagina ufficiale del blog Calcio Olandese!

CONVERSATION

Back
to top