Solo pari per l'AZ contro il Vitesse

Il pareggio del Gelredome di Arnhem costa la testa della classifica all'AZ, che dopo essere passato in vantaggio, è costretto addirittura a recuperare dopo i due goal del Vitesse a cavallo tra i due tempi.
I padroni di casa, reduci dalla sconfitta per 3 a 1 contro il Roda, arrivata dopo una buona serie di risultati positivi, sono determinati a vincere per consolidare la propria posizione, che attualmente garantirebbe loro un posto ai playoff per ottenere l'ultimo gettone per l'Europa League.
Van den Brom lascia in panchina Yasuda, van Aanholt e van Ginkel, titolari nell'ultima di campionato, lanciando van der Struijk e riproponendo dall'inizio il georgiano Chanturia. Solo panchina per Havenaar, nonostante la buona media realizzativa.
L'AZ, reduce dalle fatiche europee e con la testa già alla sfida di giovedi al Mestalla contro il Valencia, non fa comunque turn-over. Verbeek ha il suo gruppo di "titolarissimi" a cui riferirsi e preferisce non stravolgere nulla. Come spesso accaduto in stagione, Altidore viene preferito a Benschop in attacco. Sulla destra, al posto dell'infortunato Beerens, piena fiducia a Gudmundsson, protagonista di buone prestazioni.
I primi dieci minuti di gara si giocano prettamente sulla fascia dove si danno battaglia il danese Simon Poulsen e Frank van der Struijk, tra i più propositivi nella prima fase di gioco. Dai loro inserimenti, infatti, scaturiscono le prime palle gol della gara.
Nonostante sia composta da giocatori, più o meno, di prospettiva, la retroguardia del Vitesse non lesina veri e propri svarioni: al 18' è Annan, un mediano, a dover sbrogliare la matassa dopo che i compagni della retroguardia, con la complicità di Velthuizen, avevano rischiato di mettere Holman in condizione di trovare il goal del vantaggio.
Al 31', ancora su di un rinvio sbagliato di Velthuizen, gli ospiti trovano il vantaggio: il cross di Poulsen, dalla fascia sinistra, è calibrato per la testa di Altidore il quale, a due passi dalla porta del Vitesse, deve solo appoggiare il pallone in rete, senza alcuna resistenza da parte di Buttner e Kalas, entrambi disinteressatisi del centravanti statunitense.
Passano pochi minuti ed il risultato viene subito livellato. Sugli sviluppi di un calcio di punizione battuto da Buttner e ribattuto dalla difesa dell'AZ, van der Struijk alza un campanile al centro dell'area di rigore, sul quale arriva il georgiano Kashia, capitano del Vitesse, che di testa lascia poche speranze ad Alvarado. Preciso il tempo di inserimento del numero 37 giallonero, bravissimo ad eludere il fuorigioco ed ad inventare un lob imprendibile per il portiere dell'AZ.
Galvanizzati dal vantaggio, i ragazzi di van den Brom spingono per il raddoppio. Al 37' Bony va via di potenza a due giocatori sulla fascia destra e serve, fortunosamente, van Ginkel, il quale viene atterrato da Holman. Il Vitesse chiede a gran voce il cartellino rosso per un (presunto) fallo da ultimo uomo, ma nonostante le proteste veementi dei gialloneri nei confronti dell'arbitro, il centrocampista australiano viene solo ammonito.
La seconda frazione di gioco si accende subito: dopo neanche un minuto, Marco van Ginkel firma il goal che vale il vantaggio del Vitesse. Decisivo è, ancora una volta nella gara, un colpo di testa: il numero 8 del Vitesse, infatti, batte sul tempo Marcellis e Moisander e stacca dal centro dell'area in maniera vincente.
La gara è gradevolissima, perchè il Vitesse non si accontenta del 2-1 ottenuto subito dopo il rientro in campo e spinge per incrementare il proprio bottino di reti, lasciando pericolose autostrade per i contropiedi dell'AZ.
Dopo una bella conclusione dalla distanza di Chanturia, che si spegne sugli spalti dietro la porta di Alvarado, arriva il goal che cambia nuovamente il risultato. Slalom di Martens in area di rigore, cross per Holman che schiaccia troppo, agevolando la girata di Poulsen, tenuto in gioco da van der Struijk. Decisivo, nell'ingannare Velthuizen, risulta il tocco del difensore, che diventa, così, doppiamente responsabile per il pareggio avversario.
Al 62' duro colpo per l'AZ, che perde Holman, ammonito per la seconda volta da Makkelie per un intervento in ritardo su Ibarra. A rivedere le immagini, però, si capisce come in realtà la brutta caduta del centrocampista ecuadoreno sia solo in parte dovuta alla veemenza dell'intervento di Holman. La dinamica dell'azione, secondo la modesta opinione di chi scrive, da ragione a Verbeek, furioso con il direttore di gara.
Il calcio di punizione che ne sussegue, calciato come al solito da Buttner, è destinato a Bony, saltato altissimo in area di rigore. La sponda dell'ivoriano per van Ginkel è ottima, ma stavolta il giocatore classe 1992 è poco fortunato e spara alto.
Con un uomo in più, il Vitesse prova ad approfittare della situazione ed a vincere la partita. Al 71', il solito Buttner, su calcio di punizione costringe Alvarado ad una scenografica parata per evitare che il pallone, indirizzato all'angolino basso alla sua sinistra, finisse in rete. L'ultimo brivido della partita, però, lo regala l'AZ con Benschop, la cui conclusione dal limite dell'area è potente ma centrale.
Con un solo punto guadagnato, l'AZ si vede sorpassato dall'Ajax, vincente per 6-0 in casa contro l'Heracles, e perdere alcuni punti di vantaggio dal Twente (ora a -2) e dal terzetto costituito da PSV, Feyenoord ed Heerenveen (a -3).


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