Festa all'Amsterdam Arena. L'Ajax batte il Venlo 2-0 e si laurea campione d'Olanda

Turno di festa, il 33esimo, per l'Ajax, che festeggia il suo secondo titolo consecutivo, il trentunesimo nella sua storia, battendo per 2-0 il VVV Venlo. Padroni di casa senza, tra gli altri, i lungodegenti Sulejmani e Boilesen, cui si è aggiunto da poco anche Derk Boerrigter, protagonista di una breve, ma più che incisiva, riapparizione in Eredivisie. Prima della partita, standing ovation per Stekelenburg. Il portiere, oggi alla Roma, non aveva ancora avuto un saluto ufficiale dai tifosi dell'Amsterdam Arena, ovviamente gremito per festeggiare i Landskampioen.


La gara la fa l'Ajax - La prima occasione della partita capita sui piedi di Vertonghen. Il capitano, nominato ieri Ajacied van het jaar, ovvero miglior giocatore della squadra nel corso dell'anno, al termine di una delle sue incursioni offensive, coglie il palo di sinistro. Sul pallone vacante al centro dell'area non arriva nessun compagno, così la difesa del VVV Venlo può spazzare, sventando il pericolo.
L'Ajax, però, trova il vantaggio pochi minuti dopo: è l'ottavo minuto quando Aissati, dalla destra, trova Siem de Jong libero sul secondo palo. Sul colpo di testa del numero 10 ajacide è bravissimo Gentenaar che, suo malgrado, nulla può sulla ribattuta dello stesso de Jong, autore del goal che sblocca il risultato.

La rete, arrivata dopo neanche dieci minuti, lascia presagire una goleada dei padroni di casa ma, come vedremo, un pò per sfortuna ed un pò per la poca convinzione con cui i biancorossi approcciano la gara, forse perchè con la testa già ai festeggiamenti, non sarà così.
Al 12' è ancora il palo a negare la gioia del goal a Jan Vertonghen. Su calcio di punizione di seconda, il difensore belga scarica un missile rasoterra di sinistro che impatta col legno (lo stesso colto in apertura di gara) dopo essere passato tra le gambe dei componenti la barriera.
L'Ajax prosegue il suo dominio del campo in lungo ed in largo, mentre il VVV Venlo di Lokhoff, chiaramente solo una comparsa nella festa Ajacide, si limita a difendere come può.
Intorno alla mezz'ora, sugli sviluppi di una veloce combinazione tra Daley Blind e Siem de Jong, quest'ultimo va ancora vicinissimo alla rete, perchè la sua conclusione sfiora il palo più lontano.
La rete del raddoppio arriverà nel secondo tempo. Al 58' Eriksen, che non sarà della partita domenica, nella sfida con il Vitesse, in quanto de Boer ha deciso di lasciare a riposo chi ha giocato di più durante l'anno, porta palla sulla trequarti ed allarga a sinistra per Aissati. Il marocchino vede con la coda dell'occhio de Jong, appostato, liberissimo, al centro dell'area, e lo serve, mettendolo in condizione di controllare, girarsi e battere Gentenaar con un destro angolato.

Tributo ad Oijer - Messo il sigillo sulla partita, Frank de Boer decide di optare per due cambi al 61': dentro Sigthorsson ed Ooijer, al posto, rispettivamente, di Ebecilio ed Alderweireld. L'ingresso di Andrè Oijer è un chiaro omaggio al giocatore, pronto a lasciare il calcio giocato a fine stagione. Alderweireld, destinato a lasciare il campo, lo saluta curiosamente con un inchino, in forma di rispetto.
L'altro subentrato, l'attaccante islandese Sigthorsson, messo fuori gioco da un infortunio alla fine del 2011 e, solo da poco tornato a calcare i campi da gioco, ha un impatto devastante sulla partita: appena entrato, coglie la traversa di testa e, sugli sviluppi del corner che consegue all'azione precedente, ancora di testa costringe Gentenaar ad una parata stupenda. Sarà l'ultimo, vero, sussulto della gara. Quel poco meno di mezz'ora che rimane, scorre velocemente fino al triplice fischio dell'arbitro Wiedemeijer, che apre le danze dei giocatori e dell'allenatore ed il suo staff, tutti indossanti una maglietta numero 31 al momento di alzare lo Schaal per la trentunesima volta nella storia del club.

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