L'Heerenveen si impone con un pirotecnico 4-3 a 'De Grolsch Veste' e vede l'Europa.

 L'Heerenveen nel penultimo turno di Eredivisie riscatta lo score negativo con le top 6, sconfiggendo il Twente con uno spettacolare 4-3. Sotto di due reti (doppio De Jong) dopo appena 20 minuti, i frisoni accorciano subito le distanze con il trentunesimo gol in campionato di Bas Dost, per poi firmare il sorpasso nella ripresa grazie agli scatenati Assaidi e Narsingh. Il gol allo scadere di Douglas serve solo a rendere meno umiliante la sconfitta casalinga.


La partita.

Il Twente dispone di tutti gli effettivi, salvo Bengtsson e Chadli, che deve fare i conti con i soliti malanni al ginocchio. Per sostituire il fantasista belga, McClaren si affida a sorpresa a Bajrami, lasciando in panchina Wesley Verhoek. L'altra novità è rappresentata dal ritorno dal 1' di Landzaat, che strappa una maglia da titolare a Willem Janssen.
L'Heerenveen schiera l'11 tipo, avendo recuperato anche Daryl Janmaat. Spazio dunque al consolidato 4-3-3 a trazione anteriore, con Narsingh ed Assaidi ad agire ai lati di Dost.
 Il Twente, malgrado gli ultimi deludenti risultati, ha un buon approccio alla gara, mostrando dal principio il piglio della grande squadra.
Trascorrono infatti pochi secondi dal fischio d'inizio e i padroni di casa sfiorano già la rete. Landzaat taglia sulla destra e viene puntualmente servito da Wisgerhof. Luuk de Jong lascia scorrere il cross del centrocampista, favorendo Ola John sul secondo palo, ma è provvidenziale la diagonale di Janmaat.
Meno organizzata qualche minuto più tardi la retroguardia dei frisoni. Sugli sviluppi di un calcio d'angolo, Rosales rialimenta l'azione con un lungo traversone, trovando libero Wisgerhof: Nordfeldt si oppone al tiro ravvicinato, ma nulla può sul successivo tap-in di testa di Luuk de Jong.
I Tukkers dominano sul piano fisico la gara in questi primi minuti. Al 20' gli ospiti si fanno nuovamente sorprendere sulla corsia di destra: troppo blanda l'opposizione che Breuer offre sul cross di Rosales, ottimamente impattato di testa da Luuk de Jong, per la rete del 2-0.
E' un Twente concentrato e aggressivo, che non vuole lasciare spazio ai temibili velocisti avversari. Al 22' però una clamorosa ingenuità della retroguardia riapre l'incontro. Direttamente dal rinvio di Nordfeldt, Dost scatta in posizione regolare, approfittando di una difesa altissima e male allineata. Il capocannoniere dell'Eredivisie è freddo e batte di potenza Mihaylov.
Come abbiamo imparato in questo campionato, il punto debole dell'Heerenveen sono le incursioni dei centrocampisti avversari alle spalle della difesa che sale. Il Twente prova spesso a giocare "palla dietro-palla dentro", costringendo Kums ad affannose corse.
Al 23' i Tukkers provano subito a ristabilire il doppio vantaggio: la sponda di Fer predispone Luuk de Jong alla conclusione, ma il sinistro termina alto.
Trascorrono 5 minuti: Ola John riparte a gran velocità, superando di slancio Gouweleeuw. Il suggerimento al centro per De Jong non è precisissimo, tant'è che l'attaccante, preso in controtempo, non riesce ad indirizzare il pallone nello specchio.
La rete dell'Heerenveen sembra aver modificato l'inerzia dell'incontro. Il Twente, pur conservando una buona aggressività in mezzo al campo, si è fatto più attendista, concedendo maggiormente l'iniziativa agli ospiti. I frisoni, trovando pochi spazi centralmente, sono spesso costretti ad agire per vie laterali, ma il raddoppio e la buona tenuta di Rosales e soprattutto Tiendalli, assicurano una discreta resistenza alle avanzate di Assaidi e Narsingh.
Intorno alla mezz'ora abbiamo due chiari esempi di quanto si scriveva in precedenza. L'Heerenveen a palla scoperta si espone troppo facilmente all'inserimento da dietro. Al 31' è Bajrami ad infilarsi alle spalle della linea difensiva, seguito da Elm che non riesce a contenerne il cross: De Jong viene però chiuso bene da Breuer al momento di finalizzare.
Un minuto più tardi l'incursione di Fer crea il panico in area di rigore. Nordfeldt rimedia non senza affanni.
Sul finire della frazione, il Twente certifica la superiorità finora osservata, sfiorando il terzo gol in un paio di circostanze. Sull'azione insistita sulla trequarti dei Tukkers, la difesa ospite stringe bene, ostruendo l'imbucata su Bajrami e Wisgerhof che si erano inseriti a sostegno di De Jong. Si torna fuori per Fer che piazza il destro a giro, a lato di un paio di metri.
Si vede anche Ola John, in una delle poche iniziative personali all'interno di una grigia prestazione. Il giocatore inseguito dal Benfica punta l'uomo e scarica su Landzaat, che di tacco serve al limite dell'area Brama. Il capitano ha la visuale sgombra ma non tiene basso il piattone, sciupando una ghiotta occasione.
Buon primo tempo dei Tukkers, bravi a concedere pochissimo alla squadra allenata da Jans, col solo rammarico per il gol subito dopo il 2-0 per un'evitabile disattenzione. L'Heerenveen ha sofferto molto la fisicità degli avversari: sia in difesa, sui lanci a cercare i tagli profondi di Fer, sia in attacco, in cui Dost è stato troppo spesso cercato con lunghi traversoni dalla trequarti, facilmente gestibili dai centrali di casa.

Ad inizio ripresa il Twente sembra poter controllare agevolmente l'avversario. Eccetto un paio di conclusioni innocue di Ola John, non si assiste ad azioni degne di nota. I Tukkers sono propositivi e accorciano appena perdono il possesso, recuperando prontamente palla. Difettano solo di imprevedibilità negli ultimi metri, con Landzaat che lesina il proprio supporto a De Jong e le due ali non particolarmente brillanti nell'1 contro 1.
Al 58' De Jong si traveste da rifinitore, innescando Bajrami. Lo svedese elude il ritorno dei difensori, ma il tiro di destro è fiacco.
La necessità del giovane attaccante olandese di arretrare per cercare palloni giocabili evidenzia una lacuna strutturale di fondo, celata dall'agonismo con cui i Tukkers avevano finora affrontato la gara. Dopo la prima ora questa pressione viene a scemare, il baricentro dei padroni di casa si abbassa pericolosamente, favorendo il ritorno degli ospiti. Ora la retroguardia dei frisoni può gestire palla con maggiore qualità, avendo il tempo di respirare.
Jans intuisce che è arrivato il momento di osare qualcosa e inserisce Pele van Anholt al posto di Janmaat. Il centrocampista va a sistemarsi a destra nella nuova difesa a 3, con l'avanzamento di Gouweleeuw a centrocampo. I lettori non si stupiscano della mossa. Gouweleeuw, difensore avvezzo di per sé alle scorribande offensive, era stato già utilizzato da centrocampista (e con profitto) a Nimega, quando la squadra era sotto di due reti dopo i primi 45 minuti. L'incontro terminò poi 4-2 per i frisoni!
La superiorità numerica a centrocampo, unita al calo atletico del Twente (che ora si limita ad un calcio puramente speculativo), crea notevoli benefici nella manovra degli ospiti. A causa dell'uomo in più, spesso è il centrale difensivo a staccarsi per andare in pressione sul portatore di palla, favorendo l'inserimento alle sue spalle del centrocampista.
Al 61' è Douglas a metterci una pezza sull'inserimento di Elm che cercava in area Dost.
Due minuti più tardi però si concretizza il pari di Assaidi. Gouweleeuw si invola sulla sinistra seguito da Brama. Assaidi senza il raddoppio riesce per la prima volta a saltare Rosales sull'interno e fulmina Mihaylov con un tiro violento sul primo palo.
Il Twente si spinge in avanti al piccolo trotto. L'assenza di un giocatore creativo, deputato all'ultimo passaggio, rende palesi le difficoltà nel palleggio dei Tukkers, che badano a conquistare punizioni e corner per sfruttare i centimetri dei propri saltatori.
Al 79' Rosales con una precisa sventagliata di 40 metri va a cercare Luuk de Jong che arriva bene in allungo, ma non riesce ad imprimere forza alla deviazione. La faticosa conclusione dell'attaccante è la fotografia di una squadra sulle ginocchia e vittima di crampi in alcuni suoi uomini.
Le contromisure di McClaren non convincono affatto. Dopo l'ingresso di Wesley Verhoek per Bajrami, è il turno di Willem Janssen al posto di Landzaat. Mettere forze fresche nel reparto offensivo non è molto astuto visto il predominio a centrocampo degli avversari.
Il gol del 2-3 arriva fisiologico. Gouweleeuw si incunea nelle morbide maglie difensive, scambiando con Narsingh. Djuricic con un delizioso tacco chiude il triangolo con Narsingh, il quale anticipa la chiusura di Dougla, infilando nell'angolino.
Inconcepibile come nessuno dei centrocampisti del Twente ripieghi per aiutare la difesa, così come non è comprensibile la decisione di McClaren di tenere in campo un Tiendalli completamente esausto, esponendolo al costante pericolo contro Narsingh.
All'82' il re degli assist va via in velocità al laterale mancino, servendo in mezzo Assaidi che scarica dietro per il tiro di prima intenzione di Djuricic, non sufficientemente angolato per battere Mihaylov.
L'ingresso di Plet per Wisgerhof serve a poco, se non per beccare il quarto gol. Con un difensore in meno e senza protezione sulla mediana, il Twente rischia l'imbarcata ogni volta che l'Heerenveen riparte. All'83' Assaidi decide di fare tutto da solo: ubriaca di finte Rosales e trafigge per la seconda volta un immobile Mihaylov.
Si materializzano gli incubi della passata stagione, quando Assaidi all'Abe Lenstra fece ammattire Douglas e compagni, realizzando una prestazione mostruosa con 3 reti spettacolari, 2 assist e un rigore procurato.
L'assedio del Twente, graziato in più di un'occasione su contropiede, produce solamente mischioni e qualche corner. Sull'ultimo di questi arriva la zuccata vincente di Douglas che rende il passivo meno amaro.
Vittoria fondamentale per l'Heerenveen che si assicura quasi certamente un posto nella prossima Europa League. Ai frisoni infatti basterà addirittura perdere contro il Feyenoord nell'ultimo turno, per risultare almeno quinto. Curioso come la sconfitta sia un risultato positivo anche rispetto al pareggio, che costringerebbe i frisoni ai play-off, in caso di vittoria di AZ e PSV (perché con il PSV secondo, il diritto a disputare l'EL passerebbe all'Heracles, finalista perdente in KNVB Beker e non alla quinta piazzata in campionato).
Il Twente invece, salvo una fortunata serie di combinazioni (ovvero Feyenoord secondo e AZ non vittorioso con il Groningen), dovrà passare per gli spareggi di post-season, insieme a Vitesse e ad altre due squadre ancora da definire (probabilmente RKC e Roda JC).
Non ci resta che attendere l'ultimo turno per i verdetti finali, sicuri che l'Eredivisie saprà regalarci ancora delle sorprese.

Twente 3-4 Heerenveen - 5' De Jong, 20' De Jong, 23' Dost (H), 63' Assaidi (H), 79' Narsingh (H), 83' Assaidi (H), 93' Douglas.
Twente (4-3-3): Mihaylov 5.5; Rosales 6.5, Wisgerhof 6 (81' Plet sv), Douglas 7, Tiendalli 6.5; Landzaat 5.5 (77' Janssen sv), Brama 6.5, Fer 6; Bajrami 5.5 (68' Verhoek 6), De Jong 7, Ola John 5.5.
Panchina: Boschker, Roseler, Kuiper, Leugers. All. Steve McClaren 3.
Heerenveen (4-3-3): Nordfeldt 6; Janmaat 5.5 (60' Van Anholt 7), Gouweleeuw 6.5, Zomer 6.5, Breuer 5.5; Kums 6, Elm 5.5, Djuricic 6 (89' Kruiswijk); Narsingh 6, Dost 6.5, Assaidi 7 (85' Van la Parra sv).
Panchina: Steppe, Schmidt, Fazli, Sibon. All. Ron Jans 9.
Migliore in campo: Oussama Assaidi.




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