Euro 2012 - Venti minuti non bastano. L'Olanda viene surclassata dalla Germania

Nel clima afoso di Kahrkiv, Bert van Marwijk decide di confermare per dieci undicesimi la squadra che sabato scorso aveva perso per 1 a 0 contro la Danimarca. L'unico cambio tra gli effettivi Oranje è in difesa, dove il ristabilito Mathijsen si riprende il suo posto in difesa, al fianco di Heitinga, e Vlaar torna ad accomodarsi in panchina. Confermato, quindi, sia Robin van Persie che, in difesa, Jetro Willems, giocatore più giovane di tutto l'Europeo.
Low, per la sua Germania, non cambia nulla, lasciando inalterata la squadra che avevamo già visto contro il Portogallo. Arbitra lo svedese Eriksson.

Primo tempo - Tanto movimento alle spalle di van Persie: Robben, Sneijder ed Afellay, a turno, tendono ad accentrarsi, svariando sull'intero fronte offensivo. Al 6' errore difesa tedesca: Hummels, forse distratto dalla vorticosità del movimento degli avanti olandesi, perde van Persie, che davanti al portiere avversario Neuer, va molle al tiro, vanificando l'occasione. Due minuti dopo è Ozil a sfiorare il goal con un sinistro al volo, da 20 metri, che per poco non sorprende Stekelenburg, che blocca il pallone con l'aiuto del palo. 
L'Olanda, almeno inzialmente, c'è: al 10' Gregory van der wiel intercetta il pallone a centrocampo, serve Robben e si propone sulla fascia destra. L'ala del Bayern Monaco, però, gli preferisce van Persie, servito in profondità. La sua conclusione di interno destro, però, si spegne sul fondo. Al 17' combinazione Robben-Afellay-Van Persie interrotta solo dall'intervento di Hummels, che anticipa, in scivolata, l'attaccante dell'Arsenal.
Nel momento migliore della gara, l'Olanda subisce il goal che spezza la partita. Schweinsteiger, lasciato solissimo da van Bommel, serve Gomez con un passaggio che infilza la retroguardia olandese. L'attaccante del Bayern controlla di sinistro e con l'altro piede batte Stekelenburg.
La squadra di van Marwijk accusa il colpo. A discapito di tanto possesso palla, il gioco latita. Van Bommel non fa filtro, così la Germania ha vita facile: al 36' la punzione di Ozil dalla destra trova Badstuber liberissimo in area di rigore. Il suo colpo di testa a botta sicura viene respinto da Stekelenburg, forse fortunato per essersi trovato sulla traiettoria della palla. Un minuto dopo, Mario Gomez non perdona. Servito ancora da Schweinsteiger, il centravanti tedesco anticipa sul tempo uno spaesato Willems e conclude sul secondo palo. Due a zero e buio pesto per la squadra olandese.
Van Marwijk, anche se forse è già troppo tardi, manda a scaldarsi Huntelaar e van der Vaart. Necessari, infatti, sono dei cambi per la nazionale Oranje, apparsa totalmente slegata tra i reparti e priva della cattiveria agonistica che aveva caratterizzato il mondiale sudafricano. Un chiaro segno del "momento no" degli olandesi, qualora ce ne fosse bisogno, lo si ha al 40', quando Sneijder batte balissimo un corner, agevolando un contropiede tedesco che viene concluso con un tiro sballato di Boateng.
Il primo tempo si conclude con un intervento di Stekelenburg a mettere fuori il pallone deviato da Robben su punizione di Schweinsteiger. In campo c'è una sola squadra e, dagli spalti, partono i cori "aufwiedersen" indirizzati dai tifosi tedeschi a quelli olandesi, sottolineando la rivalità, a tratti astiosa, tra le due nazionali. 

Secondo tempo - Van Marwijk non indugia e mette fuori van Bommel ed Afellay, sostituendoli con van der Vaart e Huntelaar. La formazione oranje, ora, è decisamente a trazione offensiva: van Persie si sposta a destra, mentre Huntelaar diventa il punto di riferimento centrale nell'attacco. Con l'uscita di van Bommel, il capitano diventa proprio van der Vaart, arrivato a quota 98 presenze in nazionale. I sostituti regalano un pò di grinta alla squadra, apparsa quantomeno più cattiva. I problemi, però, non sono risolti: al 51' Hummels scende palla al piede e si presenta, quasi indisturbato, a tu per tu con Stekelenburg, ma non dimostra la freddezza di un attaccante, sparando due volte addosso al portiere olandese della Roma.
Ora i tedeschi cercano di controllare la gara, sfruttando la frattura tra difesa ed attacco degli avversari. Al 57', su gran tiro al volodi van Persie, Neuer dice di no, opponendosi alla grandissima. I tedeschi affondano quando vogliono, ma sembrano adagiarsi sul risultato. Così l'Olanda inizia a farsi più pericolosa, andando al tiro con una certa regolarità: al 61' Sneijder rientra sul destro e mira all'angolo più lontano, ma la palla esce fuori di poco. Pochi minuti dopo, il fantasista dell'Inter imbecca Robben al centro dell'area di rigore tedesca, ma il sinistro del numero 11 dell'Olanda è da dimenticare. Prova a farsi perdonare poco dopo, Robben, quando semina il panico sulla fascia destra, serve Sneijder, tutto solo sulla sinistra, ma si dispera quando il violento tiro del compagno viene ribattuto da un intervento alla disperata di Boateng. Ora l'Olanda spinge fortissimo alla ricerca del goal che riaprirebbe la partita. La Germania ha rallentato troppo il ritmo: ne approfitta, così, Sneijder, che da sinistra, dove si è posizionato stabilmente, andando a creare una sorta di 4-2-4, con un gran pallone serve Van Persie. L'attaccante dei Gunners avanza palla al piede e lascia partire un destro secco che passa tra le gambe di Badstuber e si insacca in rete, imprendibile per Neuer.
Ci prova col cuore, ora, l'Olanda. Un minuto dopo il goal, van der Vaart verticalizza a cercare van Persie, ma stavolta, sull'attaccante olandese, c'è un monumentale Hummels, che anticipa provvidenzialmente.
Quel che rimane della gara è un puro capolavoro di gestione del risultato da parte dei tedeschi, che tengono gli avversari il più lontano possibile dalla propria area di rigore, sfiorando anche per due volte la rete: prima al 75', quando Ozil entra in area ma non va al tiro, tentennando per qualche secondo prima di venire anticipato da Nigel de Jong; poi ad un minuto dalla fine, quando de Jong alleggerisce su Stekelenburg, pressato da Klose, e rischia di combinare un vero e proprio pasticcio. Dopo 3 minuti di recupero, l'arbitro fischia la fine di una gara che l'Olanda ha giocato solo per poco più di venti minuti. Vittoria meritatissima per i tedeschi, che guidano il girone con 6 punti ma rischiano, incredibilmente, di non qualificarsi. Paradossale anche la situazione dell'Olanda, ultima a zero punti ma con discrete chance di passaggio del turno, qualora dovesse battere il Portogallo. Lasciano molte perplessità, ovviamente, le prestazioni di alcuni senatori. Van Marwijk, nel poco tempo che gli rimane, dovrà cambiare qualcosa nella sua squadra, apparsa la brutta copia di se stessa.

Ti è piaciuto l'articolo? Vieni a parlarne su Facebook, sulla pagina ufficiale del blog Calcio Olandese!

CONVERSATION

Back
to top