La seconda trasfera a Manchester nell'arco di un anno solare porta bene all'Ajax, che esce imbattuta dalla sfida contro il Manchester City, mantenendo intatto il vantaggio sulla compagine inglese.
All'Etihad Stadium va di scena la gara della quarta giornata del gruppo D. Mancini ritrova, rispetto alla partita di Amsterdam, Javi Garcia e Zabaleta, ma perde Lescott. In avanti non c'è Dzeko ma Tevez, più agile e quindi, in teoria, un pericolo maggiore per la retroguardia dell'Ajax.
Frank de Boer opta per quelli che potremmo definire i suoi titolarissimi. Unica eccezione è Boerrigter, schierato sulla destra in luogo di Sana. In panchina c'è anche il giovane talento danese Viktor Fischer.
L'inizio della partita è totalmente inaspettato. Dopo poco più di un quarto d'ora, lo stadio è ammutolito: cantano solo i tantissimi tifosi olandesi che hanno potuto attraversare la Manica per seguire la propria squadra, in vantaggio di ben 2 reti, siglate entrambe da Siem de Jong.
Il capitano dell'Ajax è bravissimo a sfruttare il posizionamento a zona della difesa del City in occasione di due calci d'angolo. Prima, al 10', sbuca sul lato destro dell'area, battendo, da posizione impossibile, Hart, che prova a coprire il palo con il pallone destinato sul fondo.
Sette minuti dopo, il numero 10 ajacide anticipa tutti sul primo palo, siglando la rete del momentaneo 2 a 0.
Il raddoppio dell'Ajax risveglia i calciatori del Manchester City dal torpore, tant'è che al 22' riescono ad accorciare le distanze: Nasri, pressato con troppa leggerezza da Blind, riesce a crossare con l'esterno destro all'interno dell'area di rigore. Il pallone arriva a Yaya Toure, che controlla di petto, facendo valere la propria stazza sul diretto marcatore (van Rhijn), e con una spettacolare girata batte Vermeer. Da notare, al momento del cross, la posizione di Poulsen, che tiene in gioco gli attaccanti avversari e facendo, di conseguenza, continuare l'azione regolarmente.
Il City ora ci crede e si spinge in avanti alla ricerca del pareggio. Prima è Zabaleta, con un colpo di testa, ad impegnare Vermeer, tutto sommato abbastanza sicuro nel controllare la sfera in due tempi. La risposta dell'Ajax arriva con Boerrigter, la cui conclusione sul secondo palo, da distanza ragguardevole, finisce sul fondo.
La partita si mantiene bella e viva fino all'intervallo, quando Mancini decide di mandare in campo Mario Balotelli al posto di Garcia, trasformando il suo 4-2-3-1 in un puro 4-3-3.
De Boer non cambia nulla, contento della prestazione dei suoi. L'Ajax non deve commettere l'errore di chiudersi nel tentativo di difendere il vantaggio e, così, continua a giocare con giudizio, non disdegnando le sortite offensive. Il protagonista assoluto delle azioni d'attacco dell'Ajax è sempre Siem de Jong: è sempre lui ad impegnare Hart, prima con un mirabile destro dalla distanza e, poi, con un tiro a giro su calcio di punizione. Bravo, in entrambi i casi, l'estremo difensore della nazionale inglese a dire di no al numero 10 dell'Ajax.
Quando manca solo un quarto d'ora allo scadere, il Manchester City trova il pareggio. La rete è propiziata da un lunghissimo rilancio di Hart e da una sponda di testa di Balotelli, che anticipa Moisander, spedendo Aguero a tu per tu con Vermeer. L'attaccante argentino fulmina il portiere avversario con un destro, regalando la possibilità, alla propria squadra, di dare vita ad un vero e proprio assalto nei 15' finali.
Frank de Boer toglie Schone per inserire Enoh, centrocampista che ha nel contenimento e nella capacità di rompere l'azione avversaria i suoi punti forti. I Citiziens di Mancini, però, si fanno pericolosissimi con le palle da fermo: Balotelli svetta in area e costringe Vermeer ad allungarsi per salvare la propria porta ed il risultato.
I Lancieri vengono graziati anche dalla terna arbitrale danese, che ravvisa un fuorigioco sull'azione che porta Aguero al goal, poi annullato, dell'ipotetico vantaggio dei padroni di casa.
Brivido e polemiche nel finale: nei 30 secondi di recupero supplementare, assegnati per la sostituzione di Boerrigter, che lascia il campo in favore di Sana, Balotelli si strattona con Ricardo van Rhijn e piomba a terra in piena area dell'Ajax, reclamando il calcio di rigore. L'arbitro, il danese Rasmussen, decide saggiamente di non assecondare la richiesta dell'attaccante italiano, mandandolo su tutte le furie.
Nonostante il pericolo, Frank de Boer prende serenamente il risultato, tutto sommato positivo anche se la sua squadra ha subito una, oramai consueta, rimonta. "Se vinciamo, in casa, contro il Dortmund, possiamo assicurarci il terzo posto. Combatteremo, in ogni caso, per qualificarci al turno successivo di Champions League", ha dichiarato l'allenatore dell'Ajax, nel post-partita, tenendo vive e forti le speranze per il prosieguo del cammino europeo della sua squadra.
All'Etihad Stadium va di scena la gara della quarta giornata del gruppo D. Mancini ritrova, rispetto alla partita di Amsterdam, Javi Garcia e Zabaleta, ma perde Lescott. In avanti non c'è Dzeko ma Tevez, più agile e quindi, in teoria, un pericolo maggiore per la retroguardia dell'Ajax.
Frank de Boer opta per quelli che potremmo definire i suoi titolarissimi. Unica eccezione è Boerrigter, schierato sulla destra in luogo di Sana. In panchina c'è anche il giovane talento danese Viktor Fischer.
L'inizio della partita è totalmente inaspettato. Dopo poco più di un quarto d'ora, lo stadio è ammutolito: cantano solo i tantissimi tifosi olandesi che hanno potuto attraversare la Manica per seguire la propria squadra, in vantaggio di ben 2 reti, siglate entrambe da Siem de Jong.
Il capitano dell'Ajax è bravissimo a sfruttare il posizionamento a zona della difesa del City in occasione di due calci d'angolo. Prima, al 10', sbuca sul lato destro dell'area, battendo, da posizione impossibile, Hart, che prova a coprire il palo con il pallone destinato sul fondo.
Sette minuti dopo, il numero 10 ajacide anticipa tutti sul primo palo, siglando la rete del momentaneo 2 a 0.
Il raddoppio dell'Ajax risveglia i calciatori del Manchester City dal torpore, tant'è che al 22' riescono ad accorciare le distanze: Nasri, pressato con troppa leggerezza da Blind, riesce a crossare con l'esterno destro all'interno dell'area di rigore. Il pallone arriva a Yaya Toure, che controlla di petto, facendo valere la propria stazza sul diretto marcatore (van Rhijn), e con una spettacolare girata batte Vermeer. Da notare, al momento del cross, la posizione di Poulsen, che tiene in gioco gli attaccanti avversari e facendo, di conseguenza, continuare l'azione regolarmente.
Il City ora ci crede e si spinge in avanti alla ricerca del pareggio. Prima è Zabaleta, con un colpo di testa, ad impegnare Vermeer, tutto sommato abbastanza sicuro nel controllare la sfera in due tempi. La risposta dell'Ajax arriva con Boerrigter, la cui conclusione sul secondo palo, da distanza ragguardevole, finisce sul fondo.
La partita si mantiene bella e viva fino all'intervallo, quando Mancini decide di mandare in campo Mario Balotelli al posto di Garcia, trasformando il suo 4-2-3-1 in un puro 4-3-3.
De Boer non cambia nulla, contento della prestazione dei suoi. L'Ajax non deve commettere l'errore di chiudersi nel tentativo di difendere il vantaggio e, così, continua a giocare con giudizio, non disdegnando le sortite offensive. Il protagonista assoluto delle azioni d'attacco dell'Ajax è sempre Siem de Jong: è sempre lui ad impegnare Hart, prima con un mirabile destro dalla distanza e, poi, con un tiro a giro su calcio di punizione. Bravo, in entrambi i casi, l'estremo difensore della nazionale inglese a dire di no al numero 10 dell'Ajax.
Quando manca solo un quarto d'ora allo scadere, il Manchester City trova il pareggio. La rete è propiziata da un lunghissimo rilancio di Hart e da una sponda di testa di Balotelli, che anticipa Moisander, spedendo Aguero a tu per tu con Vermeer. L'attaccante argentino fulmina il portiere avversario con un destro, regalando la possibilità, alla propria squadra, di dare vita ad un vero e proprio assalto nei 15' finali.
Frank de Boer toglie Schone per inserire Enoh, centrocampista che ha nel contenimento e nella capacità di rompere l'azione avversaria i suoi punti forti. I Citiziens di Mancini, però, si fanno pericolosissimi con le palle da fermo: Balotelli svetta in area e costringe Vermeer ad allungarsi per salvare la propria porta ed il risultato.
I Lancieri vengono graziati anche dalla terna arbitrale danese, che ravvisa un fuorigioco sull'azione che porta Aguero al goal, poi annullato, dell'ipotetico vantaggio dei padroni di casa.
Brivido e polemiche nel finale: nei 30 secondi di recupero supplementare, assegnati per la sostituzione di Boerrigter, che lascia il campo in favore di Sana, Balotelli si strattona con Ricardo van Rhijn e piomba a terra in piena area dell'Ajax, reclamando il calcio di rigore. L'arbitro, il danese Rasmussen, decide saggiamente di non assecondare la richiesta dell'attaccante italiano, mandandolo su tutte le furie.
Nonostante il pericolo, Frank de Boer prende serenamente il risultato, tutto sommato positivo anche se la sua squadra ha subito una, oramai consueta, rimonta. "Se vinciamo, in casa, contro il Dortmund, possiamo assicurarci il terzo posto. Combatteremo, in ogni caso, per qualificarci al turno successivo di Champions League", ha dichiarato l'allenatore dell'Ajax, nel post-partita, tenendo vive e forti le speranze per il prosieguo del cammino europeo della sua squadra.
Ti è piaciuto l'articolo? Vieni a parlarne su Facebook, sulla pagina ufficiale del blog Calcio Olandese! Tutti i diritti riservati all’autore. Nel caso si effettuino citazioni o si riporti il pezzo altrove si è pregati di riportare anche il link all’articolo originale.
CONVERSATION