Ormai possiamo dire che questo è ufficialmente il Feyenoord
di Graziano Pellè. Grazie ad un'altra doppietta dell’attaccante italiano, i
Rotterdammers piegano l’RKC e si portano a -4 dal primo posto, rientrando a
pieno nella lotta per il titolo.
Trovare gli uomini di Koeman così in alto
quest’anno sembrava impossibile, specie dopo la pesante sconfitta per 3-0 rimediata
contro il PSV il 23 settembre, quando il livello della squadra sembrava molto
più basso rispetto allo scorso anno.
La sorpresa più grande di tutta l’Eredivisie è senza
dubbio Graziano Pellè: con questa doppietta sono già 10 i gol in 11 presenze, considerando che la rete marcata
contro il PEC, ufficialmente segnato come autogol di Broerse nelle statistiche
ufficiali, sembra essere attribuibile all'attaccante ex Parma.
Arrivato a Rotterdam nell’
ultimo giorno di mercato, tra i lo scetticismo generale, e con il peso di dover
rimpiazzare Guidetti, ha zittito tutti. Difatti nessuno, ma proprio nessuno
poteva immaginarsi uno score del genere, e non si poteva di certo dare torto ai
critici, dato che all’AZ Alkmaar ci mise ben tre anni per segnare dieci gol (4 la prima stagione, 4 anche la successiva, e solo 2 il terzo anno!).
Ai tempi di Alkmaar, il motivo
del suo scarso rendimento veniva trovato nel fatto che il giocatore aveva
bisogno di cross e lanci lunghi come si fa in Italia, mentre era inadatto ai
gioco di combinazioni palla a terra, ovvero il tipo di gioco praticato in
Olanda. Difficile dire come mai, invece, di colpo stia rendendo alla grande al De Kuip. Probabilmente
adesso che è più maturo, e dopo quattro anni passati all’AZ, avrà finalmente
capito i meccanismi giusti sarà riuscito ad integrarsi.
Quella tra Feyenoord ed RKC è anche la sfida tra i due
fratelli Ronald ed Erwin Koeman, con il secondo che è anche un ex, avendo
allenato il Feyenoord dal 2005 al 2007.
Resisi conto dell’impossibilità di
sfondare centralmente, ben presto i Rotterdammers decidono di aggirare la zona,
cercando di andare al cross dal fondo, là dove il manto erboso è migliore. Se, da un lato, così il Feyenoord riesce a spingere con più insistenza, dall'altro i calciatori di Ronald Koeman diventano più prevedibili nelle giocate. Poco importa però, perché i
padroni di casa - spinti da uno stadio come al solito gremito nonostante il
freddo e la pioggia – scendono in campo con il coltello tra i denti, spingono
al massimo, vincono ogni contrasto e arrivano sempre per primi sulla palla. Schaken,
e soprattutto lo scatenato Boëtius, sempre ben supportati dai terzini Janmaat e
Martins Indi, sono una spina nel fianco per l’ RKC.
Dopo cinque minuti i padroni di casa producono la prima
occasione: lancio lungo di Mathijsen e sponda di Pellè per Clasie, che tutto
solo in area conclude quasi a botta sicura. E' bravissimo, però, Zoet, che compie il miracolo deviando
in angolo. All’ 11’ Boëtius entra in area e capitola scontrandosi con Zoet, in uscita disperata. La palla arriva comunque ad Immers, che
con il portiere completamente fuori causa, si trova la porta spalancata. Nonostante il bassissimo coefficiente di difficoltà, il tiro del centrocampista ex ADO Den Haag viene incredibilmente respinto sulla linea.
Il gol del vantaggio
è nell'aria, ma arriva solo durante l'unico minuto di recupero: su un cross di Clasie per Pellè,
Zoet sbaglia il tempo dell’uscita, consentendo all'attaccante italiano di appoggiare di testa la palla in
fondo alla rete.
Nella ripresa gli uomini di Koeman non allentano la
pressione, andando alla ricerca del
raddoppio sin dall'inizio. Al 50’ e al 55’ ci va vicino Schaken con due azioni praticamente
identiche: entrambe le volte ottiene l’uno-due con Janmaat e arriva davanti al
portiere, ma se nel primo caso Zoet fa il miracolo alzando in corner, nella
seconda occasione l'esterno del Feyenoord ci mette del suo a sbagliare, tirando malamente alle stelle.
Si tratta del preludio al goal del 2 a 0, che arriva al 56’: ancora
Schaken, dopo aver saltato un avversario sulla fascia, crossa in mezzo all'area, dove Pellè, approfittando della difesa dell'RKC Waalwijk che
non riesce a liberare, batte per la seconda volta Zoet.
Ottenuto il raddoppio, i padroni di casa allentano la pressione, e difatti non
succede più nulla di eclatante fino al fischio finale. Vengono così premiate, ancora una volte, le scelte rischiose
di Ronald Koeman, che ha mandato in campo i baby Vilhena e Boëtius, rispettivamente classe
1995 e 1994, preferendoli ai più esperti Vormer e Verhoek. Soprattutto Boëtius è stato tra i migliori in campo insieme a Janmaat e, naturalmente, all’autore dei due gol che hanno deciso la gara: Graziano Pellè.
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