La parola d’ordine restava una sola: concentrazione.
L’Ajax, che in settimana aveva preso atto dell’interessamento
del Manchester City per Frank de Boer per la prossima stagione, doveva
mantenere i 3 importantissimi punti di vantaggio nei confronti del Psv e del
redivivo Vitesse. All’Arena arrivava con un Heracles con pochissime
motivazioni, abbondantemente sopra la
zona Eerste Divisie e poco propenso a proporre un calcio propositivo.
Già al sesto minuto l’Ajax mette in chiaro come andrà la partita;
Sigthòrsson sparacchia su Paasver una bella occasione creata da un recupero di
Schone e all’ottavo Moisander illude l’Arena depositando in porta su cross da
punizione di Eriksen… peccato che il signor Bossen annulli su segnalazione del
guardalinee, l’internazionale Langkamp.
Fuorigioco che c’è, anche se millimetrico, e plauso meritato
alla terna arbitrale: che ritarda, ma non annulla la gioia dell’Arena, pronta
ad esplodere al minuto numero 12’. Uno-due letale per vie centrali tra Schone e Sigthòrsonn,
concluso comodamente dal primo con il gol numero sei della stagione (e nelle
ultime 73 partite l’Ajax è andato in rete 71 volte, inclusa questa marcatura).
Nei primi venti minuti c’è solo una squadra in campo, e la reazione dell’Hercules
è pressoché nulla. Al 24’ è Van Rhijin a servire ancora Sightòrsson, ma dopo il
primo dribbling la conclusione dell'islandese è
abbondantemente alta sulla traversa. Medesimi problemi di mira che palesa Fischer un paio di minuti più
tardi, dopo un’incursione insidiosa.
Episodio sintomatico del dominio bianco-rosso il fatto che
Vermeer, dopo un rinvio della difesa del’Heracles, riesca a battere con le mani
una rimessa laterale al minuto numero trenta.
Ma l’Ajax corre il rischio di piacersi troppo e al 37’
Castillion si divora da un paio di metri la palla del pareggio sul primo tiro
in porta per gli ospiti. Rimarrà un unicum nel primo tempo, che va al riposo
senza ulteriori emozioni.
L’emozioni non sono finite però con la prima frazione : al
48’ la difesa resta sciaguratamente alta e Castillion scatta per presentarsi
davanti a Vermeer che lo stende poco prima dell’area di rigore. Punizione e rosso
diretto per intervento che potrebbe riaprire la partita. La punta “coloured”
del’Heracles va al tiro dalla distanza ma Cilessen si stende plastico e blocca
in bello stile, riscaldandosi dopo i primi 49 minuti in panchina. Dal rinvio
lungo e profondo la palla arriva Sightòrsson, che vince un paio di rimpalli e
piazza sotto al sette, con la palla che entra ed esce, ma il gol non è fantasma
e viene subito convalidato (il pallone entra nettamente vanificando il ribadire
in rete del solito islandese).
La partita di fatto finisce qui: ma per il pubblico dell’Arena
c’è ancora il tempo per applaudire il 3-0, ad opera di Ryan Babel (azione
personale di Eriksen). Per l’ex Liverpool è il secondo goal consecutivo dopo il
lungo infortunio che l’ha costretto ai box per gran perte della
stagione.
Il sigillo di Eriksen al’84’ è talmente bello che non ha
bisogno di parole, e lasciamo che siate
voi a stropicciarvi più volte gli occhi davanti a queste immagini semplicemente
fenomenali.
Con un paio di brividi, l’Ajax festeggia una vittoria
meritatissima e continua da capolista la volata finale per bissare il titolo
dello scorso anno.
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