Il PSV fa a pezzi l'Ajax. Al Philips Stadion i Boeren si impongono per 4 a 0 sui Lancieri

Cocu e De Boer, emozioni (ed espressioni) decisamente differenti
Trionfo del PSV Eindhoven sull'Ajax nella gara di cartello della settima giornata di Eredivisie, giocata in assenza dei tifosi ospiti, il cui arrivo è stato impedito dal sindaco della città, il signor Rob van Gijzel, il quale, per via di alcuni lavori sulla linea ferroviaria, ha voluto evitare l'esodo di autobus da Amsterdam verso la città nel Brabante per questioni di sicurezza pubblica.
Le due squadre, arrivate quasi appaiate allo scontro di domenica pomeriggio, erano entrambe reduci da una sconfitta nelle gare delle rispettive competizioni europee: auspicabile quella dell'Ajax al Camp Nou, un pò meno quella del PSV contro i bulgari del Ludogrets tra le mura amiche.
Philip Cocu, incapace di vincere i sette precedenti scontri con l'amico/rivale Frank de Boer (oltre che le ultime sei gare tra campionato e coppe europee), lascia da parte i più giovani e si affida agli uomini con più esperienza, consapevole dell'importanza che il risultato del match avrà, di riflesso, sul resto del campionato.
Dal canto suo, De Boer prova a mischiare un pò le carte e lo fa con gli uomini che ha a disposizione: dentro Schone e Serero, fuori Poulsen e Duarte, mentre in attacco si riappropria dell'out destro Fischer, rimasto in panchina nella gara di Champions League.

Le partenze di Eriksen ed Alderweireld non hanno che acuito i due problemi che l'Ajax già manifestava recentemente: mancanza di creatività e fragilità difensiva. La gara del Philips Stadion, infatti, è stata forse l'occasione in cui più si sono avvertiti i problemi della formazione di Amsterdam, apparsa la brutta copia persino di quella che mercoledì scorso, pur perdendo 4 a 0, aveva guadagnato i complimenti di Messi e compagni.
Nella prima frazione, gli Ajacied hanno provato a tenere il possesso della palla, cercando di eludere la mediana dei padroni di casa con i tagli dei propri esterni d'attacco. Facendo partire l'azione già dalla difesa, l'Ajax ha affrontato il PSV con una difesa molto alta, rischiando, di conseguenza, grosso quando Park o Depay venivano innescati dalle giocate in profondità. 
Un paio di brividi, con Toivonen e Depay imprecisi a tu per tu con Vermeer, e niente più. Così, le squadre vanno al riposo sullo 0 a 0, lasciando la gara aperta per il secondo tempo.

Al rientro dagli spogliatoi, i due tecnici insistono sugli stessi moduli e sui loro interpreti. La differenza, rispetto ai primi quarantacinque minuti, però, la fa un brutto errore di Kenneth Vermeer, che al 53' perde il controllo della palla su di un facile cross di Depay e permette a Matavz di segnare facilmente il goal che sblocca la partita. 
La papera dell'estremo difensore ajacide segna l'inizio della fine per l'Ajax, che nel giro di un quarto d'ora subisce inesorabilmente gli affondi del PSV, che raddoppia con Willems, prima di sferrare i colpi del K.O. con Hiljemark e con lo stratosferico Park Ji Sung, sicuramente il migliore in campo nel pomeriggio di festa al Philips Stadion. 
Ridicola, d'altra parte, la linea difensiva ajacide, orfana anche del filtro di Poulsen che, se anche brutto da vedere, almeno fornisce maggiore cattiveria e livore agonistico rispetto ai propri compagni. 
Con un mercato al risparmio, chiuso con le cessioni di Eriksen ed Alderweireld e l'arrivo del solo Duarte, Frank de Boer dovrà rimediare, con la propria inventiva, ad alcune falle che oramai rischiano di far affondare i detentori del titolo di Landskampioenen

Gli inserimenti, forse tardivi, di Boilesen, Lucas Andersen e Duarte ovviamente non riescono a raddrizzare una gara che era già chiusa al 60'. Ora, con la gara di Coppa d'Olanda contro il Volendam già alle porte, il tecnico dell'Ajax sarà chiamato a fare nuove scelte, dando fiducia, ad esempio, a Jesper Cillessen, che dalla panchina scalpita per prendere il ruolo di titolare tra i pali. Ruolo che, forse, Vermeer non merita più, pur non essendo stato indicato dal proprio tecnico come il responsabile numero uno del tracollo: "E' stato un errore collettivo", ha detto De Boer riferendosi al primo goal, nato da una papera di Vermeer che ha consentito a Matavz di sbloccare la gara. "Non dobbiamo guardare solo ad un uomo ma a tutta la squadra", ha poi continuato il tecnico, chiarendo come l'intera azione sia stata gestita male dai propri uomini, molli e naif anche successivamente, sulla rete di Willems.
Festeggia la ritrovata prima posizione, invece, il PSV, che si rilancia vincendo una gara importantissima e lo fa con merito. Senza Maher e Rekik, e con un talento come Bakkali seduto in panchina, Cocu ha saputo infondere nei suoi ragazzi la voglia di vincere e la rabbia che l'Ajax non ha mostrato.

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