L'Olanda gioca a sprazzi e pareggia 2 a 2 contro il Giappone

Rafael Van der Vaart, autore del primo goal della partita
Giocatasi in un luogo (Genk, in Belgio) insolito e ad un orario (13:15) altrettanto inusuale, l'amichevole di ieri tra Olanda e Giappone, oltre a quattro reti, ha regalato alcuni interessanti spunti di discussione.
Senza Robin van Persie, rimasto a Manchester per degli acciacchi, e considerata l'indisponibilità di Huntelaar, che rischia di saltare anche il mondiale, il ruolo di punto di riferimento in attacco è stato affidato a Siem de Jong, capitano dell'Ajax chiamato a convincere commissario tecnico ed opinione pubblica della propria idoneità a far parte del gruppo dei ventitre che partiranno per il Brasile.

Per fronteggiare la nazionale allenata da Alberto Zaccheroni, Van Gaal si affida al consolidato 4-3-3, con Vlaar schierato al centro della difesa al posto di Martins Indi, tornato a Rotterdam per precauzione. A centrocampo, Nigel de Jong torna ad essere un punto fisso del terzetto composto anche da Strootman e Van der Vaart. Il mediano del Milan, lontano dall'essere quel giocatore rude che pure ha consentito all'Olanda di arrivare in finale in Sudafrica, ha iniziato ad alzare la testa e guardare i movimenti dei compagni, risultando a più riprese tra i migliori in campo. La grande esperienza internazionale guadagnata sul campo ed il talento mostrato principalmente ad inizio carriera, quando vestiva la maglia dell'Ajax, possono risultare l'arma in più per la nazionale Oranje, apparsa ieri pomeriggio, con l'attenuante di aver giocato la prima di due amichevoli a stretto giro, svagata e vagamente presuntuosa.

Il vertice basso del centrocampo olandese è, nel corso del primo tempo, croce e delizia per i tifosi oranje: con Strootman e Van der Vaart più avanzati, il giocatore del Milan può alzare il ritmo ed impostare un gioco basato, come al solito, sulla circolazione del pallone e sul pressing che mette in difficoltà l'undici nipponico, che concede il primo errore cruciale al quarto d'ora, quando Van der Vaart sfrutta un disimpegno errato e batte Nishikawa con un pregevole tocco sotto.
La partita sembra mettersi decisamente in discesa quando Lens e Robben sfiorano più volte il raddoppio, prima che il funambolico esterno, in quest'occasione capitano dell'Olanda, con una giocata delle sue batta nuovamente l'estremo difensore di proprietà del Sanfrecce Hiroshima.
Proprio Nigel de Jong, però, nel finale della prima frazione, commette un grossolano errore, facendosi rubare palla da Hasebe il quale serve ad Osako la palla del momentaneo 1-2.

Al rientro in campo delle due formazioni, Van Gaal decide di inserire il giovane Willems, spostando di conseguenza Daley Blind in mediana al posto di De Jong, che si accomoda in panchina. L'esperimento di Blind come vertice basso, già propostoci da Frank de Boer, stavolta non convince, visto che il giocatore dell'Ajax passa gran parte del secondo tempo a rincorrere Keisuke Honda, vecchia conoscenza dell'Eredivisie e vero e proprio mattatore del resto della gara.
Il centrocampista ex VVV Venlo, infatti, è colui il quale accende la miccia nel gioco del Giappone, mettendo in difficoltà Cillessen con una conclusione velenosa, prima di concludere con un chirurgico sinistro una bella azione corale della sua squadra.
Con il risultato assestatosi sul 2 a 2, Van Gaal prova a scuotere i suoi inserendo Depay e De Guzman al posto, rispettivamente, di Siem de Jong e Van der Vaart. L'effetto sperato, però, non viene sortito ed a rendersi pericolosi sono ancora gli uomini di Zaccheroni con Kakitani, interessante prospetto del Cerezo Osaka, che a tu per tu con il portiere avversario calcia incredibilmente a lato.

Gioco e risultato sono, come prevedibile, da prendere con le molle, visto che una sfortunata serie di infortuni, infatti, ha costretto Van Gaal a cambiare molte delle sue scelte iniziali: senza una vera e propria alternativa davanti (nessuno dei vari Van Persie, Huntelaar, Van Wolfswinkel, Dost o Luuk de Jong era disponibile, vuoi per infortunio, vuoi per il poco minutaggio raccolto con il proprio club), il c.t. olandese ha dovuto optare per Siem de Jong, già visto nel ruolo di centravanti in più di un occasione. Il capitano dell'Ajax, però, non è il finalizzatore di cui l'Olanda ha bisogno e perciò, necessariamente, il gioco è passato più per i piedi di Robben e Van der Vaart, veri e propri leader di questa squadra.
Altra scelta che può essere considerata discutibile è stata quella di spostare Blind in mediana dal momento in cui De Jong, per via di una botta rimediata durante il suo ottimo primo tempo, è dovuto uscire per precauzione. Con Clasie rimasto a Rotterdam e Schaars out per un infortunio alla caviglia durante il riscaldamento, quella di Blind è sembrata l'unica mossa fattibile, volendo evitare di arretrare Strootman, indispensabile qualche metro più avanti.
Il test contro la Colombia previsto per domani regalerà sicuramente altri segnali e temi di discussione. Quel che è certo, per ora, è che la squadra olandese ha ampi margini di miglioramento e che Van Gaal è ancora alla ricerca della quadratura del cerchio.


Ecco gli highlights di Olanda-Giappone:


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