Champions League - Un drammatico primo tempo condanna il PSV: Lestienne non basta, il CSKA Mosca vince 3-2

  • Con un’età media di 23 anni e 189 giorni, il PSV Eindhoven ha schierato la più giovane formazione iniziale della Champions League 2015/16.
  • Il goal al 8’ di Musa del CSKA Mosca è il più veloce incassato dal PSV Eindhoven in una gara di Champions League dall’ottobre 2008: allora Kuyt segnò per il Liverpool dopo 4 minuti di gioco.
  • Non accadeva che il PSV Eindhoven concedeva 2 goal nei primi 21 minuti di gioco in Champions League dal settembre 2001, quando nella partita contro il Nantes, i francesi siglarono due reti nei primi 10 minuti.
  • Per la prima volta in assoluto, il PSV Eindhoven ha subito 3 goal nei primi 36 minuti di gara in Champions League.
Un clamoroso blackout. Non si può chiamare altrimenti il primo tempo del PSV Eindhoven, che è uscito con zero punti in mano da una Arena Khimki tutta esaurita, nonostante la doppietta di Lestienne, arrivata nella ripresa, dopo che il CSKA Mosca era già avanti per 3-0, risultato maturato nel corso della prima frazione di gioco, in cui i Boeren hanno subito e basta le azioni dei russi, impotenti di fronte a ciò. Il 3-2 finale dei padroni di casa racconta di un deciso passo indietro (nei primi 45’) del PSV, che poteva e doveva fare di più, specialmente dopo la brillante vittoria contro il Manchester United di due settimane fa.

FORMAZIONI – Le assenze non devono mai essere un alibi, ma si sono fatte sentire eccome. Luuk de Jong in attacco, Willems in difesa e Guardado a centrocampo, tutti e tre out per infortuni occorsi nelle ultime uscite dei Boeren potevano dare una marcia più alla manovra biancorossa, davvero povera di idee nel corso di quasi tutta la partita. Nel 4-3-3 di Cocu Locadia ha sostituito il numero 9 al centro dell’attacco, mentre a centrocampo a Maher e Propper è stato aggiunto Hendrix, lasciando Schaars in panchina. Nel 4-4-1-1 ben disposto da Slutski, invece, Dzagoev ha agito alle spalle dell’unica vera punta, ovvero Doumbia, con Musa e Tosic preziosi aiuti sulle fasce.

PRIMO TEMPO – Pessima prima frazione di gioco per il PSV Eindhoven, che mentalmente non è nemmeno sceso in campo, subendo per 45 minuti le sortite offensive del club di casa, passato in vantaggio dopo appena 7’ di gioco: grave errore della difesa, in particolare di Arias, immobile sul traversone di Tosic dal corner di destra, con Musa che non ha problemi a stoppare il pallone a terra ed a buttarlo in rete, eludendo la scarna marcatura di Brenet. I Boeren non reagiscono e così il CSKA Mosca ne approfitta alla grande, siglando il raddoppio al 21’ con un ispirato e rinato Doumbia che beffa Zoet e manda il pallone nell’angolino alto della sua porta con un’incredibile girata di testa all’altezza del dischetto del rigore, deviando un assist vincente di Fernandes, scappato via ad un impalpabile Brenet. 

Al 36’ Tosic sguscia in mezzo alla retroguardia del PSV e si presenta davanti a Zoet, che esce male e lo stende, guadagnandosi il penalty contro e l’ammonizione, anche se dai replay televisivi non sembra esserci un grande contatto, molto accentuato dal giocatore russo: dal dischetto si presenta Doumbia, che batte per la seconda volta l’estremo difensore ospite. Passano 7 minuti e il copione non cambia: l’arbitro francese Buquet decreta un altro calcio di rigore, questa volta per un pestone di Arias (ammonito per questo) su Musa, ma dagli 11 metri si rivede il Doumbia della Roma, che manda il suo tiro alle stelle, evitando al PSV la debacle completa.

SECONDO TEMPO – Nell’intervallo Cocu striglia i suoi e nella ripresa il PSV aumenta il ritmo e prova l’incredibile rimonta: al 60’ Maher viene lanciato in profondità da Propper e mette al centro per Lestienne, che è più veloce del diretto marcatore e batte Akinfeev da due passi, riaprendo in parte l’incontro dell’Arena Khimki. Otto minuti più tardi di nuovo Maher serve di nuovo Lestienne che sigla il 2-3 con una potente cannonata che si infila sotto la traversa: i Boeren ci credono, la partita subisce rapidi capovolgimenti di fronte e la squadra di Cocu è vogliosa di stupire ancora. Al 77’ Arias sbilancia Musa lanciato verso la porta di Zoet e si prende il doppio giallo, lasciando i suoi in 10 nei minuti finali e più importati della gara, che non cambia più il suo punteggio e rimanda a casa il PSV di Cocu con una bruciante sconfitta, decisamente evitabile.

Ecco gli highlights completi in HD della partita: 




la mia immaginePSV SESTO.. NELLA CLASSIFICA DEI CARTELLINI ROSSI  92 partite giocate in Champions League ma ben 14 espulsioni subite da parte dei suoi giocatori, con una media di una ogni 6 gare e mezza: è davvero record di cartellini rossi per la squadra di Eindhoven, che nella classifica delle espulsioni fa la voce grossa ed è dietro solo a Juventus (20), Inter (17), Galatasaray (16), Bayern Monaco (16) e Arsenal (16). La prima se la guadagnò il 25 novembre 1992 un certo Adri van Tiggelen, cacciato fuori dall’arbitro di allora al 73’ in un incontro con il Porto poi terminato sul 2-2. Dopo di lui è stato il turno (in ordine cronologico da allora) Chris van der Weerden, Ronald Waterreus, Patrick Lodewijks, Mark van Bommel, Kevin Hofland, Theo Lucius, Park Ji-Sung, Jan Vennegoor of Hesselink, l’attuale allenatore del PSV Phillip Cocu, Michael Lamey, Dirk Marcellis (al suo esordio in Champions League contro il Liverpool), Edison Mendez e Santiago Arias, che da quanto abbiamo detto è decisamente in buona compagnia..

TUTTI A QUOTA 3 PUNTI  Champions League, risultati gruppo B:

CSKA Mosca - PSV Eindhoven 3-2
Manchester United - Wolfsburg 2-1


Classifica:
PSV Eindhoven 3 punti
Manchester United 3 punti
CSKA Mosca 3 punti
Wolfsburg 3 punti

(Fonte foto: http://www.nu.nlhttp://nos.nl)

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