Olanda - Brasile, storia e curiosità di una sfida mondiale


Venerdi 2 luglio Port Elizabeth sarà teatro del match tra Olanda e Brasile, undicesima sfida tra le due squadre, la quarta in una fase finale della Coppa del Mondo. Sarà la 58ma gara del Mondiale e la vincente approderà alle semifinali del torneo. Le statistiche sono impietose e pendono tutte dalla parte della Seleçao. Dieci gare giocate, 2 vittorie degli Oranje, 4 pareggi e 4 vittorie per il Brasile. I verdeoro sono in vantaggio anche nei gol, 19 reti realizzate contro le 14 dell’Olanda. Se invece andiamo ad analizzare le gare giocate nella fase finale della Coppa del Mondo, ci accorgiamo che la supremazia del Brasile non è così netta: 1 vittoria per parte ed 1 pareggio, concluso però con la vittoria dei sudamericani ai calci di rigore. Continuando a snocciolare i numeri si vede che l’Olanda non batte il Brasile dal 1974 e che da allora sono maturate 3 sconfitte e 4 pareggi. Nel mese di luglio le gare giocate sono state 4 e le vittorie carioca sono state due, mentre l’Olanda ne ha vinta una. Certamente si tratta solo di dati statistici che non hanno alcun impatto sulla psicologia del match, anche perché l’ultima sfida tra le due squadre risale all’ottobre 1999, oltre 10 anni fa. C’è però una curiosità: il terzino sinistro di quell’Olanda era un certo Giovanni van Bronckhorst, che collezionava la sua 13ma presenza in maglia Oranje. Oggi ne è il capitano con 103 caps.
Il primo incontro tra le due squadre risale al 1952, Giochi Olimpici di Helsinki. Il calcio olandese di trova ancora nella fase dilettantistica ed i risultati si vedono: 5–1 per i brasiliani nonostante il vantaggio olandese con Jan van Roessel. Passano undici anni prima che le due squadre si ritrovino una di fronte all’altra e stavolta, all’Olympisch Stadion di Amsterdam, l’Olanda vince 1–0 con un gol di Petersen all’89’. E’ l’Olanda di Eddie Pieter Graafland, Henk Groot e Tonny van der Linden, ovvero sono i primi passi verso l’Olanda del calcio totale.
Passano ancora undici anni ed arriviamo, appunto, al calcio totale, alla Coppa del Mondo del 1974. La gara è decisiva per il primo posto nel girone, primo posto che da diritto a giocare la finale di Monaco di Baviera. Il Brasile aveva conquistato tre degli ultimi quattro Campionati del Mondo e, nonostante l’assenza di Pelè, erano sempre una squadra temibile e composta da numerosi fuoriclasse. Entrambe le squadre avevano quattro punti ciascuna, ma la differenza reti premiava gli olandesi, forti di sei reti fatte e nessuna subita, mentre i carioca avevano tre reti all’attivo ed una al passivo, pertanto all’Olanda sarebbe bastato anche il pareggio per accedere alla finale. Il gioco fu subito duro ed i brasiliani iniziarono a produrre una serie di falli violenti, sulla maggior parte dei quali l’arbitrò sorvolò più volte. La gara terminò 2–0 per gli Oranje con le reti di Neeskens e Cruijff.
Da quel giorno, il 3 luglio 1974, l’Olanda non ha più battuto il Brasile. Nel 1989, con l’Olanda fresca di titolo continentale, perde 1–0 a Rotterdam in un match dove Thijs Libregts fa esordire 4 giocatori che non lasceranno mai un segno in nazionale. Si arriva al 9 luglio 1994, quarti di finale della Coppa del Mondo. Il primo tempo è soporifero, le squadre badano più a non scoprirsi che ad attaccare. Le occasioni migliori, i brasiliani, le hanno negli ultimi cinque minuti del primo tempo. Nel secondo tempo la gara decolla, il Brasile va all’attacco e l’Olanda, in difficoltà, raramente supera la metà campo. Al 51’ lancio sulla sinistra di Aldair per Bebeto, cross perfetto e Romario al volo mette in rete. Quattro minuti dopo, Bebeto scheggia il palo, ma al 62’ non fallisce e scarta anche De Goey, depositando in rete la palla del 2–0. L’Olanda si risveglia: Bergkamp, due minuti dopo, riceve una rimessa laterale ed imbocca “l’autostrada” lasciata libera dalla difesa brasiliana, presentandosi davanti a Taffarel che non può far altro che raccogliere la palla in fondo al sacco.
Al 75’ gli Oranje trovano il gol del 2–2 con Winter. Su calcio d’angolo, mentre Taffarel saltella davanti alla porta, Winter, di testa, infila la porta brasiliana. Il Brasile ha però una reazione da grande squadra e Branco, su punizione, pesca il jolly. La palla, radente a pelo d’erba, picchia sul palo e si insacca. Mancano soltanto nove minuti alla fine, ma l’Olanda non riesce a raddrizzare il risultato e viene eliminata.
Il 31 agosto 1996 si gioca un’amichevole estiva in preparazione delle qualificazioni a Francia ’98. E’ la gara che segna l’esordio di van Bronckhorst in maglia Oranje (speriamo che non debba chiudere col Brasile!!). L’incontro termina 2–2 grazie ad un rigore di van Gastel (anche lui esordiente) al 90’. Il Brasile incrocia i destini dell’Olanda a distanza di quattro anni dall’ultimo Mondiale. La semifinale contro i Campioni del Mondo in carica si presenta avvincente e spettacolare. Fuori Numan per squalifica, Hiddink inserisce il jolly Cocu sulla fascia sinistra, mentre a centrocampo schiera Zenden. In attacco è confermata la coppia Kluivert–Bergkamp. Nei primi quarantacinque minuti le squadre sono un po’ contratte e gli attacchi non pungono. Il secondo tempo, come quattro anni prima, è tutta un’altra storia; Ronaldo apre le marcature portando in vantaggio i verdeoro. L’Olanda appare frastornata ed Hiddink cambia volto alla squadra rendendola più offensiva. Dentro Winter per Reiziger, Seedorf per Jonk ed infine Van Hoijdonk per Zenden. A pochi istanti dal termine, come di consueto, l’Olanda acciuffa il pareggio con Kluivert, che approfitta dell’immobilità della difesa carioca e di testa infila Taffarel. I calci di rigore sono però fatali all’Olanda; Cocu e Ronald De Boer sbagliano dal dischetto ed il Brasile vola in finale.
L’anno dopo si giocano due amichevoli in tre giorni in preparazione del Campionato Europeo che vedrà l’Olanda paese organizzatore con il Belgio. Nel primo match finisce 2–2 con il Brasile che rimonta due reti. Tre giorni dopo finisce 3–1 per i sudamericani, ma il match è macchiato da cinque espulsioni, Amoroso e Rivaldo da un lato, van Vossen, Davids e Ooijer dall’altro. Infine, 3 mesi dopo, altro match amichevole e pareggio per 2–2 con i verdeoro che rimontano ancora due reti all’Olanda.
Che dire del match di venerdi: il Brasile è favorito rispetto all’Olanda, ha una difesa molto forte fisicamente ed un attacco devastante. A tratti ha giocato un calcio spettacolare e quando conta difficilmente sbaglia. L’Olanda è arrivata si qui senza strafare; qualificazione meritata ma poco spettacolo. Sicuramente sarà una gara combattuta dove la posta in palio è altissima. I sudamericani hanno rispetto per gli olandesi e sanno che non dovranno sbagliare nulla. Lucio, Maicon e Julio Cesar si sono accorti di che pasta è fatto Sneijder, quindi a buon intenditor…

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