La squadra che più ha operato nell'ultimo giorno di mercato estivo è stata sicuramente il Vitesse Arnhem. L'arrivo del gioiellino olandese di proprietà dell'Arsenal Nacer Barazite, del portiere croato Matej Delac, arrivato dal Chelsea insieme a Rajkovic (lo scorso anno al Twente) e a Matic, di Marcus Pedersen (attaccante ventenne dello Stromsgodset di ottime prospettive), il georgiano Guram Kashia e Laryea Kingston, ex Hearts of Midlothian, tutti poco prima dello stop alle operazioni dovrebbe aver rinforzato ulteriormente i gialloneri di Theo Bos. Tutto questo grazie ai soldi di un investitore straniero, il primo a prendere possesso di un club di Eredivisie. Il personaggio in questione è il vulcanico businessman georgiano Merab Jordania, molto vicino al più famoso Roman Abramovich. Jordania ha subito promesso di voler trasformare il Vitesse in una grande squadra, senza però specificare quanto ha pagato per diventare proprietario dello Stichting Betaald Voetbal Vitesse. "Campioni d'Olanda in tre anni", questo il suo slogan, "insieme all'attuale allenatore Theo Bos".
Jordania è un uomo di calcio: cresciuto nella Dinamo Tbilisi, è riuscito a diventare anche presidente del club, prima di entrare nella politica del calcio, raggiungendo la carica di presidente della Federazione georgiana. Oggi vede, in Olanda, l'occasione per far esplodere uno dei club dalla tradizione più antica. Il Vitesse, secondo club più vecchio d'Olanda, già nel 1984 era stato oggetto di una operazione finaziaria voluta da Karel Aalbers. Le grandi aspirazioni che Albers aveva per il club si trasformarono in una promozione in Eredivisie nella stagione 1988/1989 seguita, due anni dopo, dall'accesso in Coppa Uefa (fermati dallo Sporting Lisbona agli ottavi di finale).
Il punto più alto della storia dei gialloneri fu raggiunto nel 1998, con il terzo posto in campionato raggiunto grazie ai 34 goal del greco Nicos Machlas.
L'evoluzione della squadra si ebbe sotto tutti i punti di vista. Il neo proprietario Aalbers volle ampliare anche lo stadio, trasferendosi dal New Monnikenhuize (15mila posti) al moderno Gelredome, gioiellino da venticinquemila posti a sedere che può ospitare anche concerti e manifestazioni varie.
Come (troppo) spesso accade in Olanda, però, la favola si interrompe sul più vello. Aalbers fu costretto, nel 2000, a lasciare la squadra, dichiarando bancarotta, sull'orlo di un baratro. Solo l'intervento del municipio di Arnhem e di alcuni imprenditori della regione hanno scongiurato la fine prematura del club che, fino a pochi anni fa, sembrava dovesse lottare per la testa della classifica in Eredivisie.
Tornando al presente, Merab Jordania, a chi gli faceva notare che non è la prima volta che ai tifosi del Vitesse viene promessa la luna, ha minimizzato, specificando che "il passato è passato. Il debito del club è stato azzerato due anni fa ed ora i soldi, per il Vitesse Arnhem, non sranno più un problema".
Oltre agli acquisti sopra ricordati (Delac, Rajkovic, Matic, Barazite, Keshia, Kingston e Pedersen), il Vitesse è arrivato a prendere anche Ismael Aissati, dall'Ajax e Luca Caldirola, giunto dai campioni d'Italia e d'Europa dell'Inter grazie alla mediazione di Marco De Marchi, ex proprio del Vitesse.
Jordania è un uomo di calcio: cresciuto nella Dinamo Tbilisi, è riuscito a diventare anche presidente del club, prima di entrare nella politica del calcio, raggiungendo la carica di presidente della Federazione georgiana. Oggi vede, in Olanda, l'occasione per far esplodere uno dei club dalla tradizione più antica. Il Vitesse, secondo club più vecchio d'Olanda, già nel 1984 era stato oggetto di una operazione finaziaria voluta da Karel Aalbers. Le grandi aspirazioni che Albers aveva per il club si trasformarono in una promozione in Eredivisie nella stagione 1988/1989 seguita, due anni dopo, dall'accesso in Coppa Uefa (fermati dallo Sporting Lisbona agli ottavi di finale).
Il punto più alto della storia dei gialloneri fu raggiunto nel 1998, con il terzo posto in campionato raggiunto grazie ai 34 goal del greco Nicos Machlas.
L'evoluzione della squadra si ebbe sotto tutti i punti di vista. Il neo proprietario Aalbers volle ampliare anche lo stadio, trasferendosi dal New Monnikenhuize (15mila posti) al moderno Gelredome, gioiellino da venticinquemila posti a sedere che può ospitare anche concerti e manifestazioni varie.
Come (troppo) spesso accade in Olanda, però, la favola si interrompe sul più vello. Aalbers fu costretto, nel 2000, a lasciare la squadra, dichiarando bancarotta, sull'orlo di un baratro. Solo l'intervento del municipio di Arnhem e di alcuni imprenditori della regione hanno scongiurato la fine prematura del club che, fino a pochi anni fa, sembrava dovesse lottare per la testa della classifica in Eredivisie.
Tornando al presente, Merab Jordania, a chi gli faceva notare che non è la prima volta che ai tifosi del Vitesse viene promessa la luna, ha minimizzato, specificando che "il passato è passato. Il debito del club è stato azzerato due anni fa ed ora i soldi, per il Vitesse Arnhem, non sranno più un problema".
Oltre agli acquisti sopra ricordati (Delac, Rajkovic, Matic, Barazite, Keshia, Kingston e Pedersen), il Vitesse è arrivato a prendere anche Ismael Aissati, dall'Ajax e Luca Caldirola, giunto dai campioni d'Italia e d'Europa dell'Inter grazie alla mediazione di Marco De Marchi, ex proprio del Vitesse.
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