Multa in arrivo per Lex Immers, ventiquattrenne giocatore dell'ADO Den Haag, idolo dei fan della squadra gialloverde, ancor di più dopo quanto accaduto durante le celebrazioni per la vittoria per 3-2 sull'Ajax.
In un filmato di Youtube (questo), infatti, il giocatore, insieme al tecnico Van den Brom, il vice-allenatore Maurice Steijn ed il compagno Charlton Vicento, viene ripreso, all'interno della club house dell'ADO, mentre intona cori di chiaro stampo antisemita come "We gaan op Joden jacht" (Stiamo andando a caccia di ebrei).
L'Ajax, specie a partire dagli anni 80, è sempre stata, per l'immaginario calcistico, una squadra ebrea: i suoi tifosi, infatti, sventolano le bandiere con la stella di David e incitano i propri beniamini chiamandoli «joden». Nonostante il tentativo di John Jaakke, ex presidente dell'Ajax, di distanziarsi in maniera netta e decisa da questi simboli perchè, a detta sua, "questo atteggiamento provocatorio attizza la reazione della tifoseria opposta". L'identità dell'Ajax con il mondo ebraico, seppur senza una reale matrice storica, è ancora piuttosto marcata e ad ogni incontro tra la squadra di Amsterdam ed avversari come Feyenoord ed ADO Den Haag, squadre che hanno una tifoseria chiaramente spostata a destra, il problema si ripropone.
Stante il divieto della KNVB di inneggiare,negli stadi olandesi, canti che contengano riferimenti alle religioni e/o gruppi religiosi, le teste calde hanno preferiscono farlo al sicuro, nelle loro sedi ufficiali.
Domenica sera, nello spazio dietro la Haaglanden Tribune, dove si riuniscono i tifosi dell'ADO, Immers e compagni si sarebbero "fatti prendere dall'entusiasmo" per la grande vittoria per 3-2 sull'Ajax, acerrimo rivale della squadra di Den Haag. Il video, diffuso su internet, è rimbalzato sui siti dei principali giornali olandesi, creando sdegno nell'intera nazione, tra le più colpite dall'olocausto. Ieri l'immediata replica della squadra, sul sito ufficiale, tramite il quale l'ADO "si scusa per quanto accaduto". Immers, di suo, ha aggiunto che il canto, riferito ovviamente ai tifosi dell'Ajax, non aveva di per sè nulla di offensivo. Le intenzioni, infatti, erano solo quelle di fare baldoria e non di istigare alla violenza". Per il jolly offensivo dell'ADO, comunque, è pronta una salatissima multa da parte della sua squadra, mentre la KNVB è già partita con le indagini su quanto accaduto, giacchè, come spesso ripetuto da Gijs de Jong, uomo della KNVB, un comportamento del genere, nell'ambito sportivo, è inaccettabile.
In un filmato di Youtube (questo), infatti, il giocatore, insieme al tecnico Van den Brom, il vice-allenatore Maurice Steijn ed il compagno Charlton Vicento, viene ripreso, all'interno della club house dell'ADO, mentre intona cori di chiaro stampo antisemita come "We gaan op Joden jacht" (Stiamo andando a caccia di ebrei).
L'Ajax, specie a partire dagli anni 80, è sempre stata, per l'immaginario calcistico, una squadra ebrea: i suoi tifosi, infatti, sventolano le bandiere con la stella di David e incitano i propri beniamini chiamandoli «joden». Nonostante il tentativo di John Jaakke, ex presidente dell'Ajax, di distanziarsi in maniera netta e decisa da questi simboli perchè, a detta sua, "questo atteggiamento provocatorio attizza la reazione della tifoseria opposta". L'identità dell'Ajax con il mondo ebraico, seppur senza una reale matrice storica, è ancora piuttosto marcata e ad ogni incontro tra la squadra di Amsterdam ed avversari come Feyenoord ed ADO Den Haag, squadre che hanno una tifoseria chiaramente spostata a destra, il problema si ripropone.
Stante il divieto della KNVB di inneggiare,negli stadi olandesi, canti che contengano riferimenti alle religioni e/o gruppi religiosi, le teste calde hanno preferiscono farlo al sicuro, nelle loro sedi ufficiali.
Domenica sera, nello spazio dietro la Haaglanden Tribune, dove si riuniscono i tifosi dell'ADO, Immers e compagni si sarebbero "fatti prendere dall'entusiasmo" per la grande vittoria per 3-2 sull'Ajax, acerrimo rivale della squadra di Den Haag. Il video, diffuso su internet, è rimbalzato sui siti dei principali giornali olandesi, creando sdegno nell'intera nazione, tra le più colpite dall'olocausto. Ieri l'immediata replica della squadra, sul sito ufficiale, tramite il quale l'ADO "si scusa per quanto accaduto". Immers, di suo, ha aggiunto che il canto, riferito ovviamente ai tifosi dell'Ajax, non aveva di per sè nulla di offensivo. Le intenzioni, infatti, erano solo quelle di fare baldoria e non di istigare alla violenza". Per il jolly offensivo dell'ADO, comunque, è pronta una salatissima multa da parte della sua squadra, mentre la KNVB è già partita con le indagini su quanto accaduto, giacchè, come spesso ripetuto da Gijs de Jong, uomo della KNVB, un comportamento del genere, nell'ambito sportivo, è inaccettabile.
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