La prima giornata della stagione 2011/12 di Eredivisie regala, come al solito, sorprese ed emozioni tra conferme dei pronostici e sorprese inaspettate. Il campionato olandese si è aperto con il derby di Rotterdam tra Feyenoord ed Excelsior (qui la cronaca completa del match), vinto dalla squadra di Koeman per 2 a 0 grazie alla rete di Guyon Fernandez, l'anno scorso giustiziere dello stesso Feyenoord nel clamoroso 3-2 del Woudesteijn Stadion, che di fatto apriva la crisi della squadra allora allenata da Mario Been, ed all'autorete di Van Steensel, che piega le gambe ad un Excelsior capace di sfiorare la rete del 2-1 nel finale con Vincken, il cui colpo di testa impatta con la traversa.La vittoria del Feyenoord, tuttavia, non basta a tranquillizzare i suoi tifosi, i quali hanno dovuto assistere ad una prestazione non troppo convincente della squadra allenata da Koeman, ancora in cerca di un gioco ma con un Leroy Fer in più. Il centrocampista pare aver spazzato via ogni voce che lo voleva lontano dal De Kuip e risulta vero e proprio faro di una squadra che deve ancora crescere. Necessari, infatti, saranno i successivi banchi di prova con squadre più organizzate del povero Excelsior, ridotto a mera "succursale" del Feyenoord e colmo di giovani calciatori quasi del tutto privi di esperienza calcistica.
Si conferma probabile sorpresa del prossimo campionato il Roda Kerkrade, capace di battere in rimonta il Groningen, passato in vantaggio poco prima del quarto d'ora grazie ad un calcio di rigore, fischiato dall'arbitro per fallo di Vormer, espulso in quanto ultimo uomo, su Pedersen e trasformato da Leandro Bacuna. Passati in vantaggio, i biancoverdi spingono per cercare il raddoppio ma Hiariej e Matavz sciupano le occasioni createsi successivamente ai "buchi" del centrocampo e della difesa del Roda. Il dominio del Groningen, però, rimane sterile, tant'è che alla prima occasione il Roda trova il pareggio con Fledderus, che trasforma un calcio di punizione ingenuamente regalatogli dagli avversari. Pessima la disposizione della barriera di Van Loo, nuova prima scelta per la porta della squadra allenata da Huistra. Il Groningen riesce a completare il proprio harakiri nel finale, concedendo al nuovo arrivato Malki di ribattere in rete un pallone malgestito dalla retroguardia biancoverde.
Vittoria in rimonta anche per l'Ajax Amsterdam, che al De Vijverberg Stadion di Doetinchem vince con ampio margine sul De Graafschap dopo essere passato incredibilmente in svantaggio. La truppa di Ulderink, infatti, riesce a mettere in difficoltà gli Ajacied nel primo quarto d'ora del primo tempo: Theo Janssen, apparso un pò lento e svogliato, è braccato dal mediano avversario Breinburg, al pari di Eriksen e De Jong, i quali non riescono a fare gioco. Così, inaspettatamente, sono i padroni di casa a passare in vantaggio sugli sviluppi di un calcio d'angolo. Sulla parabola a rientrare di Overgoor impatta Van de Pavert, lasciato inspiegabilmente libero di colpire di testa e spedire il pallone alle spalle di Vermeer. Il goal del De Graafschap suona come una sveglia per l'Ajax, che reagisce in maniera veemente e trova il goal con Sulejmani. Il serbo è lesto nell'approfittare del pallone vagante in aera di rigore dopo il tentativo di Sigthòrsson, frustrato dall'intervento di Terol, già insicuro sulla botta dalla distanza di Van der Wiel. Inizia, così, una partita a senso unico: l'attacco dell'Ajax non dà punti di riferimenti alla retroguardia avversaria, lenta nel seguire i movimenti e troppo disattenta sugli inserimenti dei centrocampisti. E' di Boerrigter, ex Rkc Waalwijk, la rete del vantaggio dell'Ajax, sugli sviluppi di un velocissimo contropiede. Poco dopo, il tracollo del De Graafschap viene momentaneamente evitato dal portiere Terol, che ribatte un calcio di rigore di Siem de Jong. Il secondo tempo regala ai tifosi dell'Ajax altre due reti (Sulejmani e Theo Janssen su punizione) ed un piccolo brivido causato da una splendida girata di Rydell Poepon, centravanti dei biancoblu che per poco non riesce a segnare un goal alla sua ex squadra. La gara, così, si trascina lentamente fino al 90', con la squadra di De Boer che si limita ad amministrare il largo vantaggio. "Abbiamo voluto mandare un segnale a tutti i nostri rivali nella corsa al titolo" ha poi dichiarato l'allenatore dell'Ajax, specificando quanto poi la sua squadra gli sia piaciuta, specie nel secondo tempo: "Avremmo potuto segnare ancora, ma non mi posso lamentare. I ragazzi devono lavorare per mantenere lo stesso livello nel corso di tutti i novanta minuti".
Tutt'altro che soddisfatto, invece, si è detto l'allenatore del PSV Eindhoven, regina del mercato estivo insieme all'Ajax. La squadra di Rutten crolla ad Alkmaar sotto i colpi di un ottimo AZ, presentatosi in campo con un audace 4-3-3 nonostante la superiorità, almeno sulla carta, degli avversari, che lanciano dal primo minuto l'offensivissimo terzetto Lens - Wijnaldum - Mertens alle spalle dello svedese Toivonen. I padroni di casa dell'AZ giocano bene e meritano il vantaggio firmato Martens: su cross di Marcellis, il centrocampista dell'AZ trova una coordinazione perfetta ed insacca alle spalle di un incolpevole Isaksson. Di pari bellezza anche il goal del raddoppio della squadra di Verbeek: Viergever spedisce in rete un missile da oltre 20 metri, sul quale Isaksson si dimostra poco reattivo. La partita, già bellissima, si riapre nel finale del primo tempo grazie al destro di Dries Mertens, ex Utrecht, che trova quel goal che il PSV aveva solo sfiorato in precedenza con Wijnaldum, poco cinico davanti ad Alvarado. Nel secondo tempo Rutten, allenatore del PSV, decide di provarle tutte, inserendo il giovane attaccante Zeefuik al posto del mediano Ojo. Ovvia conseguenza è il fianco lasciato ai contropiedi di un AZ forse troppo rinunciatario nella seconda frazione di gioco. Verbeek si gioca la carta Altidore ed il nazionale statunitense ripaga il suo tecnico con il goal del definitivo 3-1 che condanna il PSV ancora alla ricerca della quadratura del cerchio. Necessari alcuni rinforzi per la squadra di Eindhoven, soprattutto per rimpolpare una rosa apparsa troppo scarna numericamente e poco concentrata: "Sia io che i ragazzi vogliamo vincere il titolo, ma oggi non sembravamo una squadra determinata a farlo. Ammetto che l'AZ può essere più avanti di noi nella preparazione, ma non mi aspettavo una sconfitta di questo livello" ha dichiarato un Fred Rutten definitosi addirittura schockato dall'andamento della gara.
Bello spettacolo offerto dalle due compagini nel 2-2 tra Heerenveen e NEC Nijmegen. I padroni di casa prendono il pallino del gioco sin dal calcio d'inizio e sfiorano ripetutamente il goal con il loro terzetto offensivo composto da Oussama Assaidi e Luciano Narsingh ai fianchi di Bas Dost. Il vantaggio, però, arriva solo nella ripresa, pochi minuti dopo il ritorno in campo delle due squadre, grazie proprio ad Assaidi, interessante esterno d'attacco che regala anche un assist vincente al compagno di reparto Narsingh, autore del 2-0 che pareva aver chiuso la partita. I frisoni, però, non sembrano aver corretto gli errori della scorsa stagione e concedono troppo al NEC che prima accorcia le distanze con il centrale di difesa Nuytinck e poi, grazie alla superiorità numerica (espulso Elm), trova il pareggio con Nijland nei minuti di recupero.
Stesso risultato anche in RKC Waalwijk - Heracles, terminata 2-2 dopo che gli ospiti erano rimasti in vantaggio per due reti a zero fino all'ottantaseiesimo minuto. Alle reti di Everton e Plet hanno risposto, nel finale, Braber ed il giovanissimo Ricky Ten Voorde, che regala alla matricola RKC un punto che fa morale per iniziare una stagione che sembra già difficilissima.
Pareggio, ma stavolta avaro di goal ed emozioni, tra VVV Venlo ed Utrecht. Non sorprende lo 0-0 finale, considerato che le due squadre sono scese in campo con una formazione mai provata prima. Brutte notizie per Koeman, che dovrà inventarsi qualcosa per regalare imprevedibilità al gioco dell'Utrecht, già alle prese con un problema con i portieri in vista del probabilissimo trasferimento di Vorm allo Swansea City per una cifra che supera di poco il milione e mezzo di euro e con i sostituti di Strootman, Mertens e Van Wolfswinkel, apparsi, per ora, non all'altezza.
Termina 0-0 anche la partita tra ADO Den Haag e Vitesse. I padroni di casa, alle prese con l'esodo dei loro uomini simbolo, sfiorano il goal nel secondo tempo, quando Toornstra, di testa, spara oltre la traversa. Il Vitesse, circo in piena evoluzione di questa Eredivisie, ha la sua buona occasione con l'ivoriano Wilfried Bony, il quale, però, spreca tutto dimostrandosi poco freddo davanti al portiere avversario.
Si chiude con il Twente, che regola per 1-0 il Nac Breda. Autore del goal che decide il match è l'austriaco Mark Janko, che trasforma egregiamente un calcio di rigore concesso dall'arbitro al 30'. Nonostante le tante assenze degli uomini chiave, i Tukkers sembrano essere nel pieno controllo della gara nell'arco di tutti i novanta minuti, rischiando solo in occasione del tiro del giovane Alex Schalk, la cui conclusione si spegne di pochissimo al lato della porta degli ospiti.
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