Eredivisie - 11° giornata: Feyenoord umiliato all'Euroborg, superato da Vitesse e Ajax. L'AZ in vetta vola a +6.


Gli spettri di Eindhoven all'Euroborg assistono alla disfatta del Feyenoord.

Il Feyenoord deve dimenticare in fretta la cocente eliminazione dalla Coppa d'Olanda per mano del Go Ahead Eagles. Ronald Koeman, festeggiato prima della partita insieme al fratello Erwin con l'inaugurazione della "Koeman tribune", conferma l'11 che aveva impressionato ad Amsterdam nel Classico. La sola eccezione è rappresentata da Dani Fernandez che rileva sulla destra l'infortunato Leerdam, ancora panchina per Guidetti dunque.
Situazione identica per il Groningen che deve fare a meno soltanto del terzino destro, Kappelhof, in campo c'è Hiariej.
I padroni di casa imprimono ritmi insostenibili alla gara sin dall'inizio, portando ad altissimi livelli il gioco aggressivo tutto corsa visto solo a tratti col Twente. Gli ospiti non entrano mai in partita nel primo tempo, dando un'impressione di improvvisazione mai vista finora, dettata probabilmente dalla confusione generata dall'aggressività dei biancoverdi. Si assiste così nella retroguardia del Feyenoord ad una sequela interminabile di orrori, con difensori che vanno sugli stessi palloni (scoprendo zone del campo circostanti), disarmonia e imprecisione nei movimenti e nelle combinazioni. Su tutti capitan Vlaar, in continuo affanno e ritardo sugli attaccanti, è costretto al fallo sistematico, denotando inoltre un'insolita approssimazione nell'impostazione con diversi palloni sparacchiati via.
Kieftenbeld e Andersson giganteggiano a centrocampo. Il primo è sempre partecipe nei raddoppi e si ripropone con puntualità, il secondo si sacrifica nei ripieghi e davanti è letale negli inserimenti e lucido nella rifinitura.
In difesa sottolineiamo la prova maiuscola di Virgil Van Dijk, mai così convincente nel ruolo di centrale difensivo. Il giovane olandese, all'occorrenza anche attaccante di scorta, chiude con pulizia e imposta a testa alta, come nell'occasione del primo gol. Un suo preciso lancio innesca Tadic sulla sinistra, nell'1 contro 1 ha vita facile su Dani Fernandez che indietreggia timorosamente concedendo il diagonale vincente al serbo.
Dopo una parata plastica di Mulder sul sinistro di Bacuna, arriva il raddoppio di Kieftenbeld che riceve tra le linee da Sparv e abbatte la porta con un violento destro da oltre 25 metri.
Nemmeno il tempo di riorganizzarsi e arriva il terzo gol firmato da Andersson che gira nell'angolino il bel cross di Hiariej.
Nella ripresa il Feyenoord sembra avere un piglio diverso, tanto da far ipotizzare un calo fisico del Groningen, come già accaduto settimana scorsa col Twente.
Al 53' Andersson strappa il pallone dai piedi di Guidetti (subentrato a Fernandez nell'intervallo) e apre sulla sinistra dove Tadic avanza indisturbato, cross preciso per Bacuna che non riesce ad impattare il pallone al meglio. Il Feyenoord riparte in contropiede con Biseswar, Guidetti appoggia centralmente ad El Ahmadi, doppio scambio con Biseswar che libera il centrocampista davanti al portiere, ma è reattivo Van Loo sul rimpallo con Burnet che poteva riaprire la contesa.
Le buone intenzioni dei Rotterdammers vengono però raffreddate dal quarto gol di Bacuna. L'azione è di quelle da manuale del calcio: Andersson tocca di prima per Burnet, cross coi giri contati su cui Bacuna arriva come un treno e infila un incolpevole Mulder.
Le perplessità sulla difesa degli ospiti si accrescono nel corso della ripresa. Al 59' De Vrij e Dani Fernandez si scontrano mentre staccano sullo stesso uomo, certificando una totale mancanza di comunicazione e di affinità.
Dani Fernandez, non contento delle mille sbavature difensive e dell'aver messo fuori gioco De Vrij (uscirà qualche minuto più tardi il giovane centrale) si fa buttare fuori per uno schiaffo a Burnet, coronando una prestazione da film dell'orrore.
Nel finale l'egoismo di Bacuna e la benevolenza del guardalinee sembrano poter evitare al Feyenoord il punteggio tennistico, ma è Van Dijk ad accendere nuovamente l'entusiasmo degli spalti con una botta dalla lunga distanza su cui Mulder si siede sconsolato a terra, inerme. Il 6-0 si materializza pochi secondi dopo con il colpo di testa di Suk su cross telecomandato di Tadic.
Bagordi ed elogi post-Klassieker sono costati un'eliminazione dalla KNVB Beker e uno 0-6 che rievoca fantasmi che sembravano ormai sopiti al Philips Stadion. Per rovinare quanto di buono fatto finora basta davvero poco. A Koeman il compito di riportare la squadra sulla retta via.

Groningen 6-0 Feyenoord - 1' Tadic, 16' Kieftenbeld, 18' Andersson, 57' Bacuna, 89' Van Dijk, 90' Suk.
Groningen (4-2-3-1): Van Loo sv; Hiariej 6.5, Van Dijk 7, Ivens 6.5, Burnet 7.5; Kieftenbeld 7.5 (73' Holla sv), Sparv 6.5; Bacuna 6.5, Andersson 7.5 (80' Johansson sv), Tadic 8; Texeira 6.5 (86' Suk sv).
Panchina: Luciano, Keurntjes, Pedersen, Bos. All. Pieter Huistra 8
Feyenoord (4-3-3): Mulder 5; Dani Fernandez 3, De Vrij 4.5 (71' Mokotjo 5), Vlaar 4, Martins Indi 4; El Ahmadi 5, Clasie 6, Bakkal 4; Cabral 5, Guyon Fernandez 5 (46' Guidetti 5), Schaken 5 (52' Biseswar 5).
Panchina: Lamprou, Nelom, Van Haaren, Cissé. All. Ronald Koeman 4.
Migliore in campo: Dusan Tadic


L'AZ vince anche ad Almelo e vola a +6.

L'assenza di Veijnovic "agevola" le scelte di Bosz che conferma il solito 11 con Duarte in mezzo al campo.
Nell'AZ turno di riposo per Viergever sostituito da Klavan. Verbeek recupera Falkenburg (solo panchina), mentre Holman, Boymans e Martens sono ancora indisponibili. In settimana li ha raggiunti in infermeria Dirk Marcellis. Il terzino destro di fatti non ha una vera e propria riserva dopo la cessione di Swerts. Come rimpiazzo viene scelto Reijnen, un difensore centrale.
Bosz teme le sgroppate di Poulsen e chiede un grosso sforzo ad Armenteros che segue il laterale danese fin nella propria area di rigore. Nella seconda metà del tempo però il giovane attaccante viene spostato al centro, con lo slittamento di Plet sulla fascia, il quale non sarà in grado di assicurare lo stesso lavoro difensivo del compagno.
Ritmi blandi nei primi venti minuti. L'Heracles amministra la partita senza scoprirsi per non concedere spazi alle temibili ripartenze dell'AZ.
Gli ospiti faticano a trovare varchi e sono spesso costretti a ricominciare dal portiere con un giro palla lento e stucchevole, lontano dall'area di rigore avversaria.
I pericoli per la squadra di casa vengono sempre dalle iniziative sulla destra di Roy Beerens. Al 19' sul suo cross mancino Wernbloom e Maher mancano il pallone di un soffio.
Al 24' Beerens sfonda nuovamente sulla corsia di competenza, alza la testa trovando libero Ortiz sul secondo palo. Il talento paraguagio rientra sul destro ma il tiro è murato da Breukers.
Nella seconda parte dei primi 45' è l'AZ a tenere le redini del gioco pur senza andare vicino al gol, l'Heracles si limita ad attendere facendo densità davanti alla propria area.
La prima occasione degli "Eraclidi" capita allo scadere con una punizione di Overtoom resa insidiosa da una leggera deviazione in area, Alvarado si oppone col corpo.
Bosz cerca di dare maggiore brio alla manovra offensiva dei suoi inserendo Douglas Darda al posto di un evanescente Everton: Armenteros si sposta dunque sulla sinistra. Il nuovo entrato si fa notare subito sulla destra, ottimo pallone per Duarte che calcia sul fondo.
Al 63' l'AZ protesta per un intervento di Pasveer fuori area su Wernbloom che lo aveva anticipato, ma l'arbitro lascia proseguire.
Trattasi di un episodio isolato in una ripresa in gran parte caratterizzata dalla noia, a cui si aggiunge qualche contrasto duro di troppo in mezzo al campo.
Altidore, già poco servito dai compagni, si rende protagonista della solita prova inconsistente. Spesso anticipato, casca a terra con frequenza reclamando senza fortuna.
Al 73' mischia in area, ci provano Elm e Maher ma i loro tentativi vengono opportunamente ribattuti. Pasveer risolve in uscita in presa sicura.
Al 74' Verbeek richiama un volenteroso ma impreciso Ortiz per Gudmundsson.
Dopo l'80' l'AZ prova ad accelerare i tempi. Prima Maher si libera dal limite ma non riesce a dare forza e precisione alla conclusione, quindi Poulsen in incursione solitaria viene stoppato al momento del tiro.
La partita sembrerebbe trascinarsi senza particolari sussulti verso uno 0-0 che accontenterebbe anche entrambe le squadre, quando arriva quasi allo scadere il gioiello di Maher.
All'89' su una punizione dalle retrovie, Wernbloom serve in area il diciassettenne che ubriaca Van der Linden in pochissimo spazio e in caduta riesce a depositare la palla nel sacco. Gol tanto meraviglioso quanto prezioso.
Al 93' però l'Heracles ha l'opportunità di riequilibrare il match. Moisander concede ingenuamente una punizione dal limite commettendo fallo su Plet. Sulla palla si presenta lo specialista Overtoom, ma Alvarado è prodigioso nel togliere la sfera dall'angolino. Sull'angolo che ne consegue anche Pasveer si porta nell'area avversaria, ma la difesa ospite fa muro davanti al proprio portiere e resiste anche all'ultimo assalto.
Successo dall'impatto devastante sul campionato. I tre punti lanciano l'AZ a +6 sulle inseguitrici PSV e Twente, con la concreta possibilità di aumentare il gap nelle restanti 6 giornate.

Heracles 0-1 AZ - 89' Maher.
Heracles (4-3-3): Pasveer 6.5; Breukers 6.5, Van der Linden 5.5, Rienstra 6, Looms 5.5; Quansah 6.5, Duarte 6, Overtoom 5.5; Armenteros 5.5 (83' Pedro sv), Plet 5, Everton 5 (46' Douglas Darda 6.5).
Panchina: Telgenkamp, Te Wierik, Ter Horst, Bruns, Al Mubaraki, Ter Horst. All. Peter Bosz 6.
AZ (4-3-3): Alvarado 6.5; Reijnen 6, Moisander 6, Klavan 6, Poulsen 6.5; Wernbloom 6, Elm 6.5, Maher 7; Beerens 7, Altidore 5 (81' Benschop sv), Ortiz 5 (74' Gudmundsson sv).
Panchina: Heijblok, Viergever, Van Huizen, Falkenburg, Lewis. All. Gertjan Verbeek 6.5.
Migliore in campo: Adam Maher



Il NEC torna a far punti, l'Utrecht sprofonda.

Wouters e Pastoor si ritrovano da avversari dopo la famosa gomitata rifilata da "Mr. Elbow" all'allenatore del NEC in un Ajax-Volendam di 20 anni fa.
Entrambi devono fare i conti con una classifica piuttosto deficitaria. In particolare Alex Pastoor, sulla graticola dopo le recenti sconfitte, ha bisogno di una vittoria per rilanciare il NEC e scongiurare l'esonero, almeno per il momento.
L'ex tecnico dell'Excelsior lascia in panchina Platje che non ha garantito l'apporto realizzativo sperato, schierando Lasse Schone nell'insolito ruolo di centravanti. In panchina il neo acquisto Zoltan Szelesi, nazionale ungherese senza contratto, ingaggiato a costo zero in settimana.
Wouters perde Demouge per il fastidio muscolare rimediato contro l'Heerenveen, ma recupera Gerndt (parte dalla panchina). In avanti è Mulenga ad agire da prima punta, con il giovane Kali e Duplan a supporto.
Partita subito in salita per gli ospiti. Al 3' su un retropassaggio di Bovenberg, Fernandez si esibisce in un'assurda serie di finte per disorientare Conboy, finendo però per consegnargli il pallone, Schone punisce "el Gatito" superandolo con un morbido pallonetto.
Al 13' arriva il raddoppio di Leroy George che prende palla sulla linea di fondo servito da Koolwijk, supera prima Zullo e poi Sneijder, quindi batte da posizione defilata un ancora incerto Fernandez.
Duplan può riaprire il match al 34', ma sul suo tocco da breve distanza è fenomenale il riflesso di Babos. Al 54' è Mulenga a mancare il bersaglio da pochi metri su un invitante cross di Zullo.
Il NEC dopo un paio di buone opportunità create da Latupeirissa mette al sicuro il risultato con una punizione di Leroy George che colpisce la traversa, batte sulla schiena dello sventurato Fernandez e termina in rete.
Trascorre appena un minuto e Duplan si guadagna il penalty trasformato da Mulenga. Magra consolazione per una squadra che ha totalizzato 3 punti nelle ultime 5 gare e ora è attesa ad un finale di girone infernale, dovendo incontrare Ajax, ADO, AZ, Twente, Feyenoord e Groningen.
Non molto più semplice il calendario del NEC: il successo di oggi è solo il primo passo verso la risalita.


NEC 3-1 Utrecht - 3' Schone, 13' George, 74' Fernandez (og), 76' Mulenga (rig. U)
NEC (4-3-3): Babos; Will (63' Szelesi), Cmovs, Van Eijden, Conboy; Van der Velden, Vadocz, Koolwijk (35' Ibrahim); George, Schone, Latupeirissa (84' Foor).
Utrecht (4-3-3): Fernandez; Bovenberg, Nilsson, Wuytens, Zullo; Martensson (72' Gerndt), Sneijder (34' de Kogel), Asare; Kali, Mulenga, Duplan.
Migliore in campo: Leroy George


Triplo Dost stende l'ADO. L'Heerenveen ora è settimo.

Ancora quaterna per l'Heerenveen che contro l'ADO centra l'ottavo risultato utile consecutivo in Eredivisie. I frisoni, dopo un inizio difficile, sono già settimi e puntano con decisione alle zone alte della classifica.
Jans si affida all'11 che ha sbancato lo Stadionj Galgenwaard, con Breuer nuovamente preferito ad El-Akchaoui sulla sinistra. Assaidi accusa un problema muscolare nel riscaldamento, ma stringe i denti e scende in campo.
Dopo 5 minuti Janmaat scuote la porta avversaria scuotendo la traversa, determinante la deviazione di Coutinho con le punte delle dita.
Gli ospiti hanno la palla buona per portare in vantaggio l'ADO con Jens Toornstra, ma sul corto rinvio di Vandenbussche il centrocampista non riesce a coordinarsi in tempo per centrare lo specchio.
Nonostante la defezione di Assaidi (costretto ad uscire al 36' per Martinus), l'Heerenveen si porta avanti sul finire del tempo. Solito anticipo bruciante di Gouweleeuw su John Verhoek, Dost tocca di prima per Djuricic, verticalizzazione chirurgica per Narsingh che batte Coutinho tra le gambe.
Inizia bene l'ADO nella ripresa. Toornstra di prima serve in profondità Ammi sulla destra, palla in mezzo per John Verhoek che spara addosso a Vandenbussche.
Gli ospiti insistono spingendo con continuità sulla corsia di destra dove spesso Breuer si fa trovare fuori posizione, ma i due centrali appaiono insuperabili.
I frisoni sfiorano il raddoppio con Viktor Elm il cui colpo di testa sembra essere respinto al di là della linea da Toornstra, ma l'arbitro non convalida la rete.
Gol del 2-0 che arriverà poco più tardi ed è di fatto la fotocopia del primo: Gouweleeuw chiude John Verhoek e riparte velocemente servendo nello spazio Narsingh. Sbavatura di Supusepa nella diagonale difensiva completata con il fallo da rigore sull'avversario: l'arbitro non ha dubbi e indica il dischetto estraendo il cartellino rosso per l'ex terzino dell'Ajax. Trasforma Bas Dost centralmente.
All'82' nuovo calcio di rigore assegnato ai padroni di casa. Horvath trattiene Dost mentre questi stava per deviare di testa un preciso cross di Narsingh. Dagli 11 metri Dost è infallibile e spiazza Coutinho per la seconda volta.
L'ex centravanti dell'Heracles firma la tripletta personale all'86' con la zampata sul tiro-cross dalla destra dell'irrefrenabile Narsingh.E' Ron Jans in persona al termine del match a consegnare il pallone al proprio numero 12, autore di 6 gol in una settimana.

Heerenveen 4-0 ADO Den Haag - 43' Narsingh, 77' Dost (rig.), 82' Dost (rig.), 87' Dost.
Heerenveen (4-3-3): Vandenbussche; Janmaat, Gouweleeuw, Zomer, Breuer; Kums, Elm (79' Svec), Djuricic; Narsingh, Dost, Assaidi (36' Martinus). All. Ron Jans.
ADO Den Haag (4-3-3): Coutinho; Ammi, Horvath, Kum, Supusepa; Immers (84' Mulders), Radosavljevic, Toornstra; Wesley Verhoek (83' Vicento), John Verhoek, Chery. All. Maurice Steijn.
Migliore in campo: Luciano Narsingh


Il Vitesse non si ferma più, il secondo posto dista un punto.

Il Vitesse continua a stupire battendo il De Graafschap per 1-0. I ragazzi di Van den Brom espugnano lo Stadion de Vijverberg di Doetinchem grazie alla rete al 70' di Bony che si fa trovare pronto in area sul preciso assist di Nicky Hofs.
Partita che non era iniziata sotto i migliori auspici per gli ospiti a causa di un problema al ginocchio accusato da Velthuizen durante il riscaldamento, lo ha sostituito Room.
Prova opaca per i padroni di casa che non sono mai riusciti a creare i presupposti per il gol, mentre hanno rischiato a più riprese di subire il 2-0 in contropiede. Tuttavia gli egoismi sotto porta di Chanturia, che hanno fatto infuriare Bony, hanno tenuto a galla i SuperBoeren fino all'assalto finale che ha portato ad una semplice collezione di corner e mischioni in area.
I gialloneri con la vittoria odierna salgono al quarto posto, ad un solo punto dall'accoppiata Twente-PSV. In squadra volano basso, l'obiettivo dichiarato è ancora quello di finire nella parte sinistra della classifica, ma con questa solidità difensiva e un bomber affidabile come Bony non sono escluse sorprese.

De Graafschap 0-1 Vitesse - 70' Bony
De Graafschap (4-2-3-1): De Winter; Evers, Wormgoor, Meijer, Van de Pavert; Kujala, Breinburg; Rose, De Leeuw, Sreckovic; Poepon.
Vitesse (4-3-3 asimm./4-3-1-2): Room; Van der Struijk, Kashia, Kalas, Buttner; Van Ginkel, Annan, Van der Heijden; Hofs; Chanturia, Bony.
Migliore in campo: Van der Heijden


Prima vittoria per l'Excelsior. Balzo NAC!

L'Excelsior in una situazione di classifica drammatica ospita l'RKC che ha dilapidato con le ultime 4 sconfitte gran parte del vantaggio sulla zona Nacompetitie costruito grazie ad un ottimo inizio di stagione. La terza squadra di Rotterdam, reduce dall'imbarazzante sconfitta interna per 3-0 contro il GVVV in KNVB beker, disputa una gara gagliarda riuscendo a portare a casa 3 punti preziosissimi, i primi del suo campionato. La partita viene decisa da una sfortunata deviazione di van Peppen nella propria porta su una punizione di Broerse al 17'. Per i restanti 70 minuti l'assedio degli ospiti non produrrà alcun effetto, con i Kralingers guidati da un De Ruiter in grande spolvero bravi a resistere fino al fischio finale.
Il NAC Breda si porta fuori dalla zona calda battendo il VVV Venlo nell'anticipo del venerdi. Vantaggio immediato per "la Perla del Sud" con la zuccata di Botteghin su corner di Schilder. Trascorrono appena due minuti e Linssen, dopo essersi divorato una ghiotta occasione, va in pressione sul rinvio di Ten Rouwelaar che lo colpisce in pieno facendosi trafiggere dalla deviazione.
Il NAC ristabilisce il vantaggio al 26' grazie al penalty concesso per fallo di De Regt su Botteghin (il difensore viene anche espulso per doppio giallo): trasformazione perfetta di Gorter che spiazza De Vogt.
Chiude i conti Bayram in contropiede che semina un paio di difensori accentrandosi da destra e fulmina il portiere sul primo palo con il suo mancino.

Excelsior 1-0 RKC - 17' Van Peppen (og)
NAC Breda 3-1 VVV-Venlo - 3' Botteghin, 5' Linssen (V), 26' Gorter (rig.), 44' Bayram.


Elftal van de week

De Ruiter
(Excelsior)

Breukers Van Dijk Gouweleeuw Burnet
(Heracles) (Groningen) (Heerenveen) (Gronin)

Kieftenbeld
(Groningen)
Andersson Eriksen
(Groningen) (Ajax)

Narsingh Dost Tadic
(Heer) (Heer) (Gronin)

Panchina: Pasveer, Douglas, Willems, Wijnaldum, Maher, Chadli, Labyad. All. Pieter Huistra.

Speler van de week: Dusan Tadic (Groningen)




Ti è piaciuto l'articolo? Vieni a parlarne su Facebook, sulla pagina ufficiale del blog Calcio Olandese!

CONVERSATION

Back
to top