Europa League - Un cinico Twente conquista la vittoria in casa della Steaua Bucarest

Vince ma non convince il Twente a Bucarest. Serve un invenzione di Ola John per battere la Steaua Bucarest e rialzare la testa dopo la pesante sconfitta casalinga nel derby contro l’Heracles Almelo.
McClaren preferisce non rischiare Bajrami e si affida agli undici uomini scesi in campo nell’ultimo incontro di campionato. Willem Janssen, schierato tra i tre del centrocampo, ha molta libertà di avanzare, tant'è che il modulo di partenza somiglia più ad un 4-2-3-1 che ad un classico 4-3-3.
Riflettori puntati su Ola John, il giovane talento classe 1992 che, secondo alcune indiscrezioni, potrebbe ricevere la prima convocazione dal C.T. van Marwijk per l’amichevole contro l’Inghilterra.
Allo Stadionul Național il campo è ghiacciato e si gioca con la palla arancione nonostante non ci sia neve. Viste le basse temperature, la partita stenta a decollare. Le prime emozioni le regalano i padroni di casa, pericolosi prima con un tiro di Rusescu che non inquadra la porta, poi con Leandro Tatu che da buona posizione calcia su Mihaylov.
Per vedere il Twente in attacco bisogna aspettare il 23’ quando de Jong, in piena area di rigore, cicca clamorosamente un cross di Fer. Si tratta, però, dell'unico brivido causato dai Tukkers alla compagine romena, attentissima a bloccare le fasce, raddoppiando su John e Chadli. Fin troppo evidente la mancanza di qualità a centrocampo nella squadra di McClaren, che non riesce a liberarsi dal torpore che sembra averla colpita fino a qualche minuto dopo la mezz'ora, quando Chadli non riesce ad approfittare di una brutta uscita di Tatarusanu, calciando altissimo a porta praticamente sguarnita.
La ripresa si apre con il bellissimo gol di John, al 52’ intercetta un pallone sulla tre quarti, si insinua tra le maglie rosse dei difensori della Steaua e beffa il portiere avversario, inventandosi un fantastico pallonetto dal limite dell'area. Subito dopo Chadli ha la grande occasione per raddoppiare, ma da distanza ravvicinata il belga numero 22 calcia debolmente sul portiere. E' un vero e proprio lampo, quello del Twente, che da questo momento in poi baderà solo a difendersi, limitando le sortite offensive dei padroni di casa, dimostratisi tecnicamente mediocri e molto impresici al momento della conclusione.
L'importanza della vittoria in trasferta non maschera la deludente prestazione complessiva della squadra di Enschede, forse la peggiore della stagione se si considera il modesto valore degli avversari..
Come già visto nell'ultimo incontro di campionato, il gioco è troppo semplice da interpretare per gli avversari: neutralizzati gli esterni, il resto della squadra non riesce a rendersi pericolosa centralmente, considerata l'assenza di un centrocampista in grado di dare velocità all’azione. Il bagaglio tecnico di W. Janssen, Brama e Fer è di tutto rispetto, ma nessuno di loro ha la capacità di cambiare ritmo.
Aspettando rinforzi a centrocampo nel mercato estivo, il rientro di Bajrami ed il conseguente ritorno di Chadli nella posizione di trequartista diventeranno fondamentali per regalare un pò di imprevidibilità al gioco del Twente.

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