Contrariamente a quanto si dice su alcune testate giornalistiche online, l'esordio del giovanissimo attaccante nel mondo dei professionisti non è stato dei più fortunati: al momento del suo ingresso, il 16 gennaio 2012, la partita di Eerstedivisie tra MVV Maastricht e Willem II era già sul 3 a 1 per i padroni di casa.
Il battesimo del goal, però, arriva quattro giorni dopo, tra le mura casalinghe dello stadio Koning Willem II: passa un minuto dal suo ingresso e l'attaccante sedicenne, già facente parte della selezione Under 17 Oranje, subentrato al posto del veterano Joonas Kolkka, realizza il bel goal che è valso ai superkruiken il pareggio ad una decina di minuti dalla fine nella gara contro il FC Eindhoven. Saggia scelta, quindi, si è rivelata quella di Streppel, che ha voluto subito puntare sul ragazzo, destinato inizialmente alla squadra riserve allenata da Marc Hintum. Più giovane marcatore di sempre della storia del club che porta il nome di un re (clicca qui per scoprire perchè!), Lumu ha saputo sicuramente far parlare di se. Prima in chiave mercato, arrivando a smuovere persino la Juventus ed il Manchester City, salvo poi collezionare una serie di fallimenti e di porte chiuse in faccia, in patria ed all'estero.
Gli ultimi ad aver creduto in lui sembrano essere i dirigenti del Dordrecht, che lo hanno ingaggiato dopo che Lumu era rimasto senza contratto, avendo interrotto anzitempo il proprio rapporto con l'Heerenveen. Hans Vonk, direttore tecnico dei Frisoni, ha riassunto così il fatto: "Abbiamo fatto di tutto per aiutare Jeroen a vivere la vita di un calciatore professionista, ma non ha funzionato", lasciando intendere come il talentuoso attaccante non sia riuscito ancora a mettere la testa a posto.
Oggi, allenandosi alle dipendenze di Boogers, Jeroen Lumu ha una nuova occasione di incidere in Eredivisie. Speriamo sappia sfruttarla...
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