Polveri bagnate per l'Heerenveen. A Den Haag non si va oltre lo 0-0.

Si conclude a reti inviolate l'anticipo tra ADO Den Haag ed Heerenveen. La squadra allenata da Ron Jans interrompe una lunghissima striscia di partite con gol all'attivo, lasciando due preziosi punti per strada che sanno di occasione persa, vista la sconfitta della capolista PSV.
Gli ospiti, non certo a proprio agio nell'affrontare un ADO tutto arroccato dietro, hanno faticato a venire a capo della gara, sprecando con Narsingh due grosse opportunità sul finire di un buon primo tempo, smarrendo nella ripresa brillantezza ed idee

Schieramenti di partenza

ADO decimato da infortuni e squalifiche. La necessità di impiego di Visser a centrocampo per la sospensione di Immers, unita alle contemporanee assenze di Ammi e Leeuwin, obbliga Steijn a lanciare il debuttante Kenneth Omeruo, difensore nigeriano prelevato in prestito lo scorso gennaio dal Chelsea. Il diciottenne finora era stato inutilizzabile per problemi dovuti al permesso di lavoro in Olanda.
In avanti Smolarek viene schierato per la prima volta dal 1', al posto di John Verhoek che paga la mira difettosa di Breda. Prive di Vicento e Lalkovic, scelte forzate anche per le corsie offensive con Elbers e Chery.
L'Heerenveen recupera pienamente Janmaat, sostituito ultimamente da Schmidt. C'è Roorda per lo squalificato Kums, le cui veci di metodista vengono in realtà fatte da Viktor Elm, arretrato rispetto alla posizione abitualmente ricoperta. In attacco viene rimandato il ritorno dal 1' di un ristabilito Assaidi, considerata anche la buona forma di Van la Parra.


L'Heerenveen domina il primo tempo, ma Narsingh fa cilecca.

L'Heerenveen tiene saldamente il comando delle azione nel primo tempo, chiudendo gli avversari nella propria metà campo. I frisoni pressano altissimo, recuperando spesso il pallone, ma non sempre sono precisi nella rifinitura, anche perché l'ADO si difende in massa, lasciando ben pochi varchi agli ospiti.
In questo scenario diventano preziosi i calci da fermo, su cui l'Heerenveen sa rendersi pericoloso sull'asse consolidato Narsingh-Dost. Il capocannoniere del campionato sul corner del compagno al 9' stacca bene, ma il suo colpo di testa viene contenuto sulla linea da Radosavljevic.
L'ADO si difende con meticolosità, ma fa fatica a ripartire, per via di un reparto offensivo piuttosto spuntato. L'assenza di un riferimento in avanti, con l'attacco affidato a giocatori veloci e abituati ad operare larghi, agevola il lavoro di Gouweleeuw e Zomer, abili nell'anticipare le intenzioni degli avversari e a bloccare sul nascere tentativi di combinazioni veloci palla a terra. Per contrastare centrali di questo tipo, sarebbe stato meglio un attaccante forte fisicamente, ma privi di John Verhoek per scelta tecnica e dell'infortunato Van Duinen, le alternative scarseggiavano.
Nonostante il catenaccio dei padroni di casa, nella fase centrale Dost si procura tre buone opportunità per sbloccare il risultato: prima non sfrutta a dovere due traversoni interessanti di Van la Parra, poi si fa chiudere da Kum al momento di battere a rete da breve distanza.
Dall'altra parte l'Ado si fa notare per un lancio lungo di Kum che pesca da solo Smolarek alle spalle dei centrali, Janmaat è in ritardo nella diagonale, ma l'ambiziosa deviazione acrobatica del polacco non può impensierire Vandenbussche. La soluzione della sventagliata dalle retrovie, provata più volte finora, può essere utile per sorprendere la linea difensiva sempre piuttosto alta degli ospiti.
Sul finire del primo tempo l'Heerenveen ha due clamorose opportunità per passare in vantaggio, entrambe sui piedi di Narsingh. Il giocatore, fresco di prima convocazione in nazionale, si presenta due volte davanti a Coutinho: nella prima circostanza, servito sul filo del fuorigioco da Gouweleeuw, sciupa tutto con un diagonale prevedibile che Coutinho intuisce e sventa; nella seconda si attarda nel prendere la mira, subendo il recupero disperato di Kum che gli sporca il tiro.

Difesa ADO, roccaforte inespugnabile.

Buon primo tempo dell'Heerenveen che ha controllato la gara, contro un'avversaria che si copriva praticamente con tutti gli effettivi. Gli errori sotto porta di Narsingh nel finale, che avrebbero potuto dare un'impronta diversa al prosieguo del match, risultano ancor più determinanti alla luce della tenace strategia conservativa adottata dai padroni di casa.
Come si evince dalle immagini (fonte Eredivisielive.nl), in alcuni frangenti gli uomini di Steijn si raggruppano compatti tutti dietro la linea della palla, occupando una porzione di campo racchiusa in appena 19 metri! La strenua difesa, l'altissima concentrazione e il sacrificio di ogni calciatore in fase di non possesso avranno fatto storcere il naso agli spettatori dal palato più fino, ma al termine dell'incontro permetteranno alla squadra preservare un punto preziosissimo in ottica salvezza.
Il quadro diventa ancor più limpido se si osservano i numeri del possesso palla. L'Heerenveen chiude la prima frazione con una percentuale del 68%, nonostante sia una compagine votata per filosofia a gestire poco la palla, privilegiando i rapidi contropiedi, come dimostra il 50% di possesso palla di media stagionale.

L'Heerenveen sparisce lentamente, lo 0-0 è fisiologico.

La ripresa si apre con l'ingresso di Assaidi al posto di Van la Parra. L'ala marocchina sta pian piano recuperando la migliore condizione dopo essere tornato malconcio dalla Coppa d'Africa.
Al 47' Smolarek va in anticipo sul cross teso di Toornstra, ma non riesce a girare come vorrebbe, ostacolato da Gouweleeuw.
La risposta dell'Heerenveen è affidata a Djuricic che, liberato da un tocco di prima di Narsingh, incrocia il rasoterra verso l'angolino basso, trovando pronto alla parata Coutinho.
Al 58' però la malasorte si abbatte sui frisoni, costretti a rinunciare a Vitkor Elm, fino ad allora senza dubbi il migliore in campo dei suoi. Senza Kums e Svec, Jans getta nella mischia il giovane Pele Van Anholt (6 minuti all'attivo in questo campionato), che a dispetto dell'illustre nome non offrirà una prestazione indimenticabile.
Steijn invece richiama gli impalpabili Elbers e Smolarek, fornendo nuova linfa al proprio reparto avanzato con Boussaboun e John Verhoek.
I gialloverdi in questo secondo tempo, complice un pressing meno incisivo degli avversari, migliorano la qualità della manovra, gestendo i possessi con meno foga, affidandosi ovviamente ai piedi di Jens Toornstra. La chiave tattica, sia chiaro resta quella mostrata nella prima metà di gara, con una maniacale attenzione a non scoprirsi per non lasciare all'Heerenveen il contropiede su cui sa essere micidiale. Allo stesso modo i frisoni mantengono una linea difensiva molto alta che però, non essendo più accompagnata da un'aggressione costante dei centrocampisti, si espone alle potenziali incursioni degli avanti dell'ADO stoppati regolarmente dalle uscite di Vandenbussche, che agisce di fatto da libero nel secondo tempo.
Col trascorrere dei minuti l'Heerenveen esaurisce le residue energie rimaste, a causa dell'ingente sforzo profuso nei primi 45. Escludendo un destro da fuori di Janmaat messo in corner da Coutinho, non si assisteranno ad azioni degne di nota.
Grazie ai continui raddoppi sulle fasce laterali, i padroni di casa concedono poco e nulla alle ali dell'Heerenveen. In particolare Assaidi, sollecitato sovente dai compagni, viene ben controllato da Omeruo (coadiuvato da Visser), risultando incapace sia nel superare l'uomo che nell'offrire palloni giocabile a Bas Dost.
L'Ado al contrario viene fuori alla distanza, senza però essere in grado di costruire i presupposti del gol, vuoi per le precise chiusure difensive della retroguardia ospite, vuoi per difetti nei sincronismi (insoliti per una squadra che gioca insieme da così tanto tempo) che regolano le transizioni.
Lo 0-0 finale soddisfa Maurice Steijn, che può dirsi molto meno contento della posizione in classifica. Per evitare l'incubo Nacompetitie bisognerà spezzare una maledizione lunga tre mesi: tornare a vincere.


ADO Den Haag 0-0 Heerenveen
ADO (4-3-3): Coutinho 6.5; Omeruo 7 (89' N'Toko sv), Kum 7, Horvath 6, Supusepa 6; Toornstra 6.5, Radosavljevic 6, Visser 6; Elbers 5 (68' Boussaboun 6), Smolarek 5 (72' John Verhoek sv), Chery 5.
Panchina: Zwinkels, Luksik, Mulders, Van Duijn. All. Maurice Steijn 6.
Heerenveen (4-3-3): Vandenbussche 6; Janmaat 6.5, Gouweleeuw 6.5, Zomer 6.5, Breuer 6; Roorda 5.5, V.Elm 7 (59' Van Anholt 5), Djuricic 5.5 (76' Sibon sv); Narsingh 4.5, Dost 5.5, Van la Parra 5.5 (46' Assaidi 5.5).
Panchina: Steppe, Kruiswijk, Schmidt, Kainz. All. Ron Jans 6.
Migliore in campo: Viktor Elm.



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