Euro 2012 - Comincia male la competizione: Olanda sconfitta per 1 a 0 dalla Danimarca


Comincia come peggio non potrebbe questa edizione dell'Europeo per la nazionale olandese, sconfitta con il minimo scarto dalla Danimarca di Morten Olsen. Nello stadio Metalist di Karkhiv, dove l'Olanda giocherà tutte e tre le partite del girone, non c'è il tutto esaurito. Si fanno notare, come al solito, tutti i coloratissimi tifosi al seguito della nazionale Oranje. Se ne contano quasi diecimila, a sottolineare le grandi aspettative che investono la squadra allenata da van Marwijk. Di fronte all'Olanda c'è la Danimarca, erroneamente considerata la "Cenerentola" del gruppo. Morten Olsen recupera in extremis Zimling e lo schiera titolare a centrocampo, al fianco di Kvist. Nessuna sorpresa per l'Olanda, che come anticipato schiera, nel 4-2-3-1 abituale, Willems sulla sinistra, Vlaar al centro della difesa insieme ad Heitinga e Robin van Persie al centro dell'attacco.
Sin dall'inizio, il pallino del gioco è nelle mani dell'Olanda, protagonista di interessanti trame offensive che coinvolgono il quartetto composto da Sneijder, Robben, Afellay e van Persie. L'attaccante dell'Arsenal, uno degli obiettivi di mercato della Juventus, al 6' ha l'occasione per sbloccare il risultato: su cross basso, dalla sinistra, di Arjen Robben, l'attaccante numero 16 è messo in condizione di concludere al volo, ma la palla è clamorosamente sul fondo.
La "furia" offensiva degli Oranje non si placa: Afellay, da sinistra, taglia all'interno dell'area e, dopo un ubriacante gioco di gambe, calcia di interno destro, alto sulla porta difesa da Andersen.
Al 10' van Persie, con un colpo di genio, imbecca Sneijder al centro dell'area. Il numero 10 olandese, stranamente, anzichè controllare il pallone, preferisce effettuare una sponda di testa al centro dell'area, dove però non c'è nessun compagno.

Van Marwijk sa di poter contare su di un gruppo di giocatori tecnicamente validissimi, i quali provano a mettere alle corde gli avversari danesi, fino ad ora limitatisi solo a cercare di opporsi agli attacchi oranje. Al quarto d'ora Robben punta Simon Poulsen, si accentra e prova il suo classico tiro di collo pieno. Il suo mancino, però, è impreciso e finisce tra gli spalti. Pochi minuti dopo, l'attaccante del Bayern Monaco scambia in velocità con van Persie sulla trequarti, entra in area ma non tira, preferendo cercare, al centro dell'area Sneijder, anticipato da Jacobsen, che agevola l'intervento di Andersen.
Proprio nel momento migliore dell'Olanda, arriva la rete danese che decide la partita. Sulla sinistra, Simon Poulsen, protagonista di un duello, vinto, con van der Wiel, va al cross. Il pallone, deviato, arriva tra i piedi di Krohn Deli, che con una finta si beve Heitinga e van Bommel e va al tiro, insaccando il pallone tra le gambe di Stekelenburg.
Accusa il colpo l'Olanda, che non riuscirà più a reagire con grande convinzione. Al 35' il portiere dei danesi, Andersen, prova a riaprire la partita sbagliando il rilancio. Nonostante un incredibile 4 contro 3, Robben, ha tutto il tempo di mirare, ma coglie il palo.
Sul finale del primo tempo, entrambe le squadre regalano un brivido ai tifosi: al 41' è il solito Krohn Deli, tra i migliori dei suoi, non solo per la rete, a provare la conclusione di destro, resa innocua dall'intervento di Stekelenburg. Solo un minuto dopo, van Persie, trovatosi a tu per tu con Andersen, perde il tempo giusto per il tiro e conclude male. Il pallone arriva a Sneijder, che dal vertice dell'area prova la conclusione di interno sul secondo palo, fuori di poco. Si chiude, così, il primo tempo.
Tornati in campo con gli stessi effettivi, gli olandesi provano immediatamente a segnare il goal del pareggio. Si registrano, a cavallo tra il 47' ed il 52', ben sei palle-goal piuttosto nitide. Prima è Robben, con la sua classica discesa dalla destra, con taglio al centro, a provare il tiro, deviato in angolo. Subito dopo, van Persie, trovato da una magnifica palla di Sneijder, cicca clamorosamente il pallone. L'attaccante dell'Arsenal prova a rifarsi poco dopo, ma il suo tiro in caduta viene parato da Andersen.
Al 50' ci prova van Bommel dalla distanza: il centrocampista ex Milan, apparso piuttosto lento e stanco, prova un destro secco dalla distanza, deviato con le punta delle dita dal portiere danese. Un minuto dopo, bella giocata di Afellay, che conclude fuori di un soffio, con Andersen battuto.
Terminata la sfuriata iniziale, l'Olanda sembra incapace di trovare concludere in positivo le azioni create. Con un van Persie decisamente poco ispirato, manca un terminale offensivo capace di trasformare in rete i palloni serviti da Sneijder e soci. La Danimarca inaspettatemente in vantaggio, aspetta di trovare gli spazi adatti per partire in contropiede. Eriksen, tra i grandi attesi, non si vede fino al 69', quando con un destro secco ed angolatissimo, costringe Stekelenburg a deviare il pallone in corner.
Van Marwijk, nel tentativo di cambiare l'andamento della partita, decide di inserire Huntelaar, al posto di Afellay, e Rafael van der Vaart, al posto di de Jong. Cambia, allora, anche il modulo: dal 4-2-3-1 iniziale, si passa al 4-1-3-2, con Huntelaar che va a posizionarsi al fianco di van Persie al centro dell'attacco ed il solo van Bommel a fare da collante tra difesa e reparto avanzato.
L'impatto sulla gara dei due subentrati sembra subito positivo: al 72' van der Vaart, defilato sulla destra, crossa in mezzo, dove Huntelaar, marcatissimo da Agger, non arriva in tempo. Ne scaturisce, comunque un corner, sugli sviluppi del quale lo stesso van der Vaart va alla conclusione dalla distanza, alta sopra la traversa.
L'occasione migliore per l'Olanda, però, deve ancora arrivare: al 75' colpo di genio di Sneijder, che trova Huntelaar tra le maglie della retroguardia danese. L'attaccante dello Schalke, quasi sempre implacabile in questa stagione, caratterizzata da una media goal vicinissima ad una rete a partita, tentenna e prova il tocco sotto a scavalcare Andersen, bravissimo a dire di no anche sulla ribattuta di van Persie. L'arbitro, poi, ferma il gioco per un presunto fallo sull'estremo difensore danese, che gioca nell'Evian, in Francia.
Nonostante i ritmi non altissimi, le squadre appaiono davvero stanche ed iniziano a sbagliare tantissimo. Sbagliano anche l'arbitro ed i suoi collaboratori, che a due minuti dalla fine non vedono un chiaro tocco di mani di Jacobsen su controllo di palla di Huntelaar. Furiose le proteste Oranje, che rimangono, però, inascoltate.
Gli ultimi minuti di gara sono caratterizzati da uno sterile e confusionario arrembaggio in salsa oranje. Van Marwijk viene tradito proprio dai suoi giocatori più rappresentativi, inconcludenti e poco cinici. Perdere la gara, sulla carta, più facile del girone non depone bene, ma nulla è ancora perduto per i giocatori olandesi.
In attesa di Germania-Portogallo, la Danimarca passerà qualche ora da prima nel girone. Gioia meritata per Morten Olsen ed i suoi ragazzi, apparsi ordinati e per nulla impensieriti dal gap tecnico che li separa dagli avversari.



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