In un caldissimo pomeriggio, l'Ajax fa visita al NEC Nijmegen al MCDOS Goffert Stadion, dove nelle ultime stagioni si è imposta senza troppe difficoltà. La squadra di Pastoor, vincente all'esordio in casa dell'Heerenveen, viene confermata a pieno. In campo, infatti, ci sono gli stessi undici del turno precedente. Ancora panchina, quindi, per Bram Nuytinck, mentre in difesa viene confermata la coppia composta da Cmovs e van Eijden, che vedremo combinarne delle belle.
Frank de Boer sa di dover dosare le energie di tanti dei suoi giocatori, non al massimo della condizione. Così, in campo l'Ajax viene schierato con il classico 4-3-3, in cui, però, cambiano gli interpreti. Davanti a Vermeer, la difesa è così composta: van der Wiel, Alderweireld, van Rhijn e Dijks. Centrocampo a tre con Schone, grande ex, a svolgere il ruolo di play basso, affiancato dal rientrante Eriksen e da Theo Janssen, in odor di partenza. In attacco, ai fianchi di Siem de Jong, agiscono Lukoki e Tobias Sana.
Considerata la temperatura (32° rilevati all'ombra), l'Ajax, pur attaccando sin dall'inizio, lo fa con molta calma. Il NEC, squadra notoriamente solida, sembra sciogliersi subito sotto il sole e la spinta degli ajacied. Al 12' è gia vantaggio-Ajax: Lukoki trova la difesa scooerta. Avanza sulla trequarti e batte con un piattone destro Babos sul primo palo.
La reazione del NEC è immediata. Su di uno svarione difensivo, Ten Voorde, a tu per tu con Vermeer, pecca di altruismo e serve Platje con un piatto troppo largo. La disperazione per l'occasione sprecata è tanta e l'impressione è che questo errore sia costato più del dovuto alla squadra di casa, irriconoscibile nel prosieguo della gara.
Al 16' arriva il raddoppio dell'Ajax. L'azione si sviluppa direttamente da un rinvio dal fondo di Vermeer, indirzzato a Siem de Jong. Il capitano dell'Ajax si ostacola con un difensore e finisce con il far filtrare la palla che arriva ad Eriksen, più veloce di Cmovs. Salta Babos e depositare in rete il pallone è un gioco da ragazzi per il danese, in rete alla prima partita giocata.
Tre minuti dopo, l'Ajax dilaga, sfruttando ancora un lancio delle retrovie: stavolta il pallone arriva a Sana, scattato sul filo del fuorigioco. Con la difesa del NEC ferma, lo svedese può liberamente controllare di petto e battere Babos con un pregevole pallonetto. Padroni di casa totalmente in bambola.
A partita già, praticamente, chiusa, l'arbitro fischia un breve time out per permettere ai calciatori di rinfrescarsi. Il caldo, eccezionale in Olanda, è davvero forte ed in panchina bottigliette d'acqua ed asciugamani bagnati sono pronti ad essere usati dai ventidue uomini in campo.
A partita ripresa, l'Ajax va ancora vicina al goal: Schone, allargatosi sulla destra, serve de Jong in posizione di pivot. Il numero 10 ajacide scarica sull'accorrente Eriksen, il cui destro in diagonale è di poco fuori.
Il morale del NEC è, ora, sotto i tacchi, cosicchè l'Ajax può gestire la partita senza affanno, proponendosi, in questa fase della gara, soprattutto sulla fascia destra. Il NEC non riesce a riorganizzarsi. Il centrocampo non fa filtro e la difesa appare a dir poco incerta, limitandosi a spazzare via ogni pallone che capita. Se ne accorge il pubblico di casa, che non apprezza la prova dei propri beniamini e lo fa notare con numerosi fischi che cadono dagli spalti.
Al 37' Theo Janssen mette la sua firma sulla partita. Conquistata palla sulla metà campo, il centrocampista avanza indisturbato e dai venti metri lascia partire un fendente che inganna un approssimativo Babos.
Si tratta dell'ultima emozione del primo tempo, chiusosi con i fischi che piovono copiosi dagli spalti del Goffert Stadion di Nijmegen.
La seconda frazione di gioco, come prevedibile, non regala molte emozioni. Pastoor prova a cambiare qualcosa, inserendo Nuytinck per il disastroso Cmovs ed il danese Rieks al posto di Ten Roorde.
Dopo poco più di 5 minuti, però, l'Ajax segna ancora, stavolta fortunosamente. Ancora complice, però, è la retroguardia del NEC, che non trattiene Eriksen e, nel tentativo di spazzare, becca in pieno l'accorrente Siem de Jong, che vede il pallone rimbalzargli addosso e trafiggere, per la quinta volta, il povero Babos.
Pastoor tenta il cambio della disperazione, inserendo George al posto di Roorda. Con l'ingresso dell'attaccante esterno, Foor viene accentrato, rientrando nel vivo del gioco. Sembra accendersi, dopo un ora di gara, la luce del gioco dei padroni di casa, vicini al goal prima con Platje, che sbaglia a tu per tu con Vermeer, aprendo troppo il compasso, e poi con Koolwijk, ispirato da Foor, che costringe l'estremo difensore ajacide a smanacciare in angolo.
De Boer prova a scuotere i suoi, adagiatisi sul risultato di 5 a 0, ed inserisce Blind e Boerrigter, sostituendo van Rhijn e Lukoki. Il cambio degli ospiti è il preludio del goal della bandiera del NEC, che sugli sviluppi di un corner, riesce a battere Vermeer. Decisivo è il tocco acrobatico di Nuytinck, che con un mix di tacco ed esterno dello scarpino trafigge il portiere dell'Ajax.
Il NEC, ora, tira fuori l'orgoglio, mettendo in leggera difficoltà l'Ajax, probabilmente già con la testa alla prossima partita.Con Foor più accentrato e con l'ingresso di George, i rosso-nero-verdi sembrano aver trovato, forse, finalmente l'assetto ideale. Dovrà prendere nota Pastoor, non tanto per questa gara, oramai già persa, ma per quelle successive. Sull'altra panchina, è furibondo Frank de Boer: al momento del mini intervallo, predisposto dall'arbitro a metà della ripresa, l'allenatore dell'Ajax, infatti, riprende i suoi per la rilassatezza con cui stanno affrontando il secondo tempo. Non c'è caldo o risultato che tenga: la mentalità vincente si acquista anche così!
La partita, però, è virtualmente chiusa. L'Ajax si limita a contenere le iniziative del NEC e si accende ad intermittenza, come al 75', quando Siem de Jong conclude debolmente verso la porta di Babos, dopo un break offensivo del rientrante Boerrigter, oppure al 77' quando Eriksen, alla ricerca della doppietta, si vede deviare in angolo da Babos una precisa conclusione di interno destro.
Con poco più di dieci minuti da giocare, de Boer regala la gioia dell'esordio a Joel Veltman, che sostituisce Dijks. Ne consegue lo spostamento, sulla fascia mancina, di Daley Blind, a cui il ruolo di "tappabuchi" nella difesa ajacide sembra calzare perfettamente.
Il risultato viene fissato definitivamente al minuto 82' quando, dopo una combinazione tra Eriksen e de Jong, il giovane Tobias Sana si vede servito su di un piatto d'argento la palla per il 6-1 e per la propria doppietta personale, che gli varrà il titolo di MVP della gara.
Le squadre si trascinano, stanche, fino al 90', quando l'arbitro, finalmente, concede loro di rientrare negli spogliatoi. Convincente a pieno l'Ajax: pur senza i sostituti di Anita e Vertonghen, e senza l'ala destra richiesta già dalla fine dello scorso campionato, Frank de Boer dimostra di essere in grado di governare una squadra giovane e che, anche quest'anno, lotterà per la prima posizione.
Chiaro passo indietro, invece, per il NEC di Pastoor. Il caldo, certo, può essere un attenuante, ma gettare la spugna già al 20' è una grave resa che non dovrà rivedersi nel corso della stagione.
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