Il Twente archivia senza particolari problemi la pratica NEC, mantenendosi a punteggio pieno, e dunque in testa alla classifica, dopo tre giornate.
McClaren deve fare a meno di Chadli e Brama, entrambi
usciti malconci dalla sfida di Europa League persa in Turchia contro il
Bursaspor. Il manager inglese sorprende tutti sostituendo l’ala belga con
Castaignos, che va a completare il tridente composto da Bulykin e Tadic. L’ex
interista agirà nell’inedita posizione di attaccante esterno! A centrocampo,
il posto di Brama viene preso dal fantasista cileno Gutiérrez, che aggiunge
qualità ad un reparto per il resto composto dai mediani Fer e Janssen.
Il ruolo di esterno sinistro non si addice alle
caratteristiche di Castaignos, che sembra un po’ spaesato, ma è comunque lui a
portare in vantaggio i Tukkers. Al 14’ verticalizzazione di Gutiérrez per
Tadic. Il serbo serve a sua volta, di prima, Castaignos, che tutto solo, da distanza ravvicinata,
mette a segno il suo primo gol con la nuova maglia. La partita è a senso unico e per il Twente è un gioco da ragazzi chiuderla: al 22’ cross del solito Tadic
per Bulykin, che appostato sul secondo palo batte di testa Babos. Anche per lui
si tratta del primo gol con la casacca del Twente. Al 41’ altra bella
verticalizzazione di Gutiérrez, che lancia in area Castaignos, Babos in uscita
disperata lo atterra. Per l’ arbitro non ci sono dubbi, si tratta di calcio di
rigore. Sul dischetto Fer beffa il portiere con un cucchiaio alla Totti,
chiudendo definitivamente la partita.
Il primo tempo si chiude sotto i fischi del pubblico di
casa, che temono di prendere una goleada come la settimana scorsa contro l’Ajax.
Per loro fortuna nella ripresa il Twente toglie il piede
dall’accelleratore, accontentandosi di gestire il risultato. Man mano che
passano i minuti, gli uomini di Pastoor prendono sempre più coraggio, spingendo
alla ricerca del gol e prendendosi qualche timido applauso dal proprio
pubblico. Ma ad un quarto d’ora dalla fine il Twente sfiora il quarto gol in
contropiede: Verhoek, lanciato da Gutiérrez, arriva a tu per tu con Babos, ma l’ex ADO Den Haag si fa
ipnotizzare dal portiere e l’occasione sfuma. Due minuti dopo arriva il
meritato gol del NEC: fa tutto Sno, che prende palla a centrocampo, arriva fino
al limite dell’area avversaria, e con un rasoterra a fil di palo batte Mihaylov.
Nei minuti finali, prima Platje e poi Breuer falliscono davvero di poco il gol
che avrebbe clamorosamente riaperto la partita, facendo prendere un grosso
spavento ai tifosi del Twente.
I Tukkers in questa partita hanno mostrato due volti: nel
primo tempo la squadra è stata cinica e spietata, sfruttando al massimo le
occasioni create segnando tre gol, ma nella ripresa si sono rilassati troppo
rischiando di farsi riacciuffare nel finale. Ne è consapevole McClaren, che
bacchetta i suoi giocatori: “abbiamo
tanto da imparare, è bello aver ottenuto i tre punti ed anche che
abbiamo chiuso il primo tempo sul 3-0. Ma poi abbiamo perso il controllo, e
questo non dovrebbe accadere. Come contro il Groningen abbiamo subito un gol in
maniera stupida, che potevamo pagare a caro prezzo.”.
Twente(4-3-3): Mihaylov; Rosales, Bjelland(40’ Wisgerhof),
Douglas, Schilder; Janssen, Gutiérrez(82’ Landzaat), Fer; Tadic, Bulykin(60’
Verhoek), Castaignos.
Panchina:
Fernandes, Bengtsson, Breukers, Plet.
NEC(4-3-3): Babos;
Breuer, Van Eijden(66’ Cmovs), Nuytinck, Conboy; Sno, Roorda(45’ George),
Koolwijk; Foor, Ten Voorde(33’ Rieks), Platje.
Panchina: Sinouh, Amieux, van de Meiracker, Stutter.
Marcatori: 14’
Castaignos, 22’ Bulykin, 42’ Fer (rig.), 77’ Sno.
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