0 a 0 e tanta noia. Olanda - Germania è tutta qui.

Ci si aspettava sicuramente di più, ma nella gara amichevole di ieri sera, Olanda e Germania escono dal campo senza farsi male. Lo 0-0, in un amichevole, per giunta, può risultare quasi indigesto per i tifosi, sempre intenzionati ad assistere a gare spettacolari.
Assenti, tra gli altri, Sneijder e van Persie, Van Gaal approfitta dell'occasione per alcuni esperimenti, alcuni dei quali si rivelano giusti e condivisibili, come la scelta di Vermeer come portiere titolare, mentre altri sembrano davvero da contestare. Perchè non schierare Huntelaar, Clasie e Janmaat dal 1'? Il commissario tecnico Oranje opta per Kuyt nel ruolo di centravanti, spalleggiato da Robben e Schaken sulle fasce. La linea difensiva, composta da van Rhijn, Heitinga, Vlaar e Martins Indi è confermatissima, ma anche in questo caso, forse, l'inserimento di Janmaat, che sulla destra avrebbe dialogato, così come avviene nel Feyenoord, con Schaken, sarebbe stato da preferire. Il centrocampo, per chiudere la disamina sull'undici titolare degli arancioni, è composto da Nigel de Jong, Rafael van der Vaart ed Afellay, che va a prendere il posto di Strootman.
La partita è quella che ci si aspettava: senza qualcosa in palio, persino una rivalità forte come quella che esiste tra l'Olanda e la Germania non basta a regalare emozioni. Ne esce fuori, così, un primo tempo giocato a ritmi blandi. L'impressione è che la Germania sia più squadra. Si notano, insomma, alcuni automatismi ed una maggiore facilità nelle giocate che ancora non c'è tra gli Oranje. Come già detto, non aiutano le scelte di van Gaal, che di fatto sembra escludere tutte le possibili coppie di compagni di squadra nei club, relagando in panchina Huntelaar nonostante la presenza, dal 1', di Afellay in campo.
Dopo quasi mezz'ora di nulla (solo Gotze, murato da Heitinga, prova a sbloccare il risultato), la gara si accende un pò nel finale di primo tempo, quando le due squadre danno vita ad un paio di interessanti spunti dopo che, precedentemente, solo Gotze e Robben avevano regalato qualche emozione. La Germania colpisce un palo (esterno) con Reus, ma nulla di più.
Nella ripresa inizia la prevedibile serie di cambi per entrambe le squadre: Van Gaal lancia subito Janmaat, de Vrij ed Elia, sostituendo van Rhijn, Heitinga e Robben. A conti fatti, l'allenatore olandese non cambia nulla nel suo 4-3-3, ma i due giocatori del Feyenoord che sono subentrati riescono a destare una buona impressione nel tempo loro concessogli. Meno bene Elia, che sembra lontano dalla forma fisica (e mentale) dei giorni migliori, ma almeno, in quel ruolo, tra Narsingh, Lens e lo stesso Kuyt ci sono valide alternative.
Più avanti, spazio anche a van Ginkel ed Emanuelson, rispettivamente in campo al posto di Afellay e van der Vaart.
Nonostante i cambi, la partita resta noiosissima. Prova a ravvivarla Janmaat, che intorno al 75' prova, dopo uno scambio in velocità con Kuyt, a battere Neuer calciando dal limite dell'area. Il pallone, destinato all'angolino alla sinistra del portiere tedesco, viene però intercettato dall'estremo difensore, che salva il risultato, con buona pace del pur bravo Janmaat.


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