Ajax, stoccata per il titolo. I Lancieri battono 3 a 0 il Twente


Il big match della giornata è stato quello giocato all'Amsterdam ArenA tra i padroni di casa dell'Ajax ed il Twente. Entrambe le squadre arrivano alla partita con dei problemi in difesa: l'Ajax ritrova Boilesen tra i titolari dopo la porzione di partita in semifinale di Coppa contro l'AZ, mentre Denswil è chiamato a sostituire l'infortunato Moisander. Per gli ospiti, invece, fuori Koppers e Rosales sulle fasce, sostituiti da Schilder e Martina.
Dal centrocampo in su, invece, non ci sono sorprese: tridente senza un vero punto di riferimento per i padroni di casa, schierati con ai lati Schone e Kishna che affiancano Bojan, chiamato ad una prestazione convincente nella partita che potrebbe proiettare gli ajacied verso il quarto titolo di kampioen consecutivo. Il Twente si affida alle combinazioni tra Castaignos e Tadic ed agli inserimenti di Promes e Mokthar.

Con la prospettiva di dover giocare due gare in trasferta consecutive (il recupero contro l'RKC e la tosta gara del Gelredome contro il Vitesse), la squadra di Frank de Boer riesce ad amministrare al meglio la gara, trovando il vantaggio alla mezz'ora con Denswil e gestendo, nel corso del secondo tempo, la partita come meglio non potrebbe.
L'inizio dela partita, però, è ad appannaggio degli ospiti, vicinissimi al goal con Castaignos, poco lesto ad approfittare della splendida palla servitagli da Gutierrez.
Botta e risposta, perchè pochi minuti dopo è Ricardo Kishna ad involarsi sulla sinistra e concludere sul primo palo. Troppo facile per Marsman opporsi alla conclusione del talento ajacide.
Il duello è acceso e le squadre divertono gli oltre 50mila spettatori arrivati all'ArenA per assistere al match: prima è Schilder a cercare un beffardo pallonetto a Cillessen, poi Van Rhijn a tentare la conclusione di potenza da oltre venti metri.
Al 28' l'episodio che cambia la partita. Schone scodella un pallone dalla destra al centro dell'area, dove Stefano Denswil, con un terzo tempo da cestista, impatta il pallone, spedendolo all'angolino basso alla destra di Marsman. Per il difensore classe 93, diciassettesimo uomo di De Boer ad andare in rete in questa stagione, è il primo goal in Eredivisie. Colpevole, nell'occasione, la difesa del Twente, che permette al numero 24 dell'Ajax di saltare indisturbato al centro dell'area.
Gli ospiti non ci stanno ed alzano subito il ritmo della gara, impedendo all'Ajax di amministrare il vantaggio. Attaccando forte sulle fasce, i ragazzi di Jansen sfruttano le leggerezze della retroguardia avversaria, cogliendo due legni nel giro di pochi minuti, prima con Mokhtar e poi con Castaignos.
Scampato il pericolo, l'Ajax mantiene il pallone in attesa dell'intervallo e riesce ad uscire indenne dopo le sfuriate dei Tukkers.

La ripresa inizia come si era chiuso il primo tempo: il Twente, col suo gioco arioso, fatto di sovrapposizioni degli esterni e tanto giro-palla, prova invano a trovare il goal del pareggio. La sensazione è che alla squadra di Enschede manchi un condottiero del calibro di De Boer, bravo ad ottenere il massimo anche con un organico qualitativamente non superiore alle concorrenti.
Così, dopo meno di un quarto d'ora trascorso ad attendere gli avversari, l'Ajax colpisce di nuovo. Letale la palla in profondità di Bojan, che trova Van Rhijn in proiezione offensiva tutto solo sulla fascia destra. Il terzino, giunto in area di rigore, appoggia il pallone a Schone che non deve fare altro che buttarlo in rete.
Il raddoppio dell'Ajax tramortisce gli avversari, che rischiano di subire immediatamente il terzo goal, sventato dall'uscita di Marsman su Blind. Nulla può, però, il portiere dei Tukkers sul gioiello di Bojan, che al 64' lascia partire un tracciante dalla lunetta dell'area di rigore, destinato ad insaccarsi sotto la traversa. 3 a 0 Ajax e partita in ghiaccio.

Lo spagnolo, per la prima volta in questa stagione, ha regalato una prestazione convincente, degna del nome che si era fatto durante i primi anni a Barcellona. La sua prestazione, insieme a quella dell'oramai sempre più decisivo Schone, è da incorniciare.
Funziona sempre meglio il centrocampo composto da Blind, Serero e Klaassen: piedi buoni e tanta corsa per i tre, oramai inamovibili nelle scelte di Frank de Boer.
Assente ingiustificato: Dusan Tadic. Il serbo ha latitato per gran parte del match, lasciando l'iniziativa ad un ispirato Gutierrez.
La pesante sconfitta costa caro al Twente, che perde l'occasione di consolidarsi al secondo posto e sprofonda momentaneamente in quinta posizione. La classifica, però, è bugiarda, perchè i rossi di Enschede hanno solo 2 punti meno del Feyenoord (attualmente secondo) e devono recuperare la gara rinviata in occasione del meeting sul nucleare tenutosi a Den Haag.



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