Twente, Munsterman lascia la presidenza del club. Troppi i debiti per andare avanti


Il sogno di fare del Twente una nuova potenza del calcio olandese è fallito miseramente. Dopo circa un decennio al vertice del club di Enschede, Joop Munsterman ha abdicato in favore di Aldo van der Laan, attuale vice-presidente, che ha accettato di succedere all'amico e collega, ricordandone l'importanza nella storia recente del club che, quest'anno, festeggerà i suoi 50 anni di storia.
"E' una notizia strana, dura da digerire", ha dichiarato Schreuder, allenatore del Twente, che ha poi specificato che lui ed i suoi calciatori "dovranno farsene una ragione e si abitueranno alla cosa nel corso dei prossimi mesi".
Il 63enne Munsterman ha, per alcuni anni, regalato ai tifosi del Twente un vero e proprio sogno: poco dopo il suo arrivo, infatti, un club che era sull'orlo della bancarotta ha tornato ad avere un bilancio sano, ma non solo. Munsterman ha inizialmente apportato migliorie ad ogni aspetto del club: uno stadio più grande e funzionale, un tetto salariale di stagione in stagione più alto e, finalmente, il titolo di Campioni d'Olanda nel 2010, sotto la guida di Steve McClaren.

Il prezzo da pagare per essere diventato un club di vertice, però, sembra essere decisamente alto. 

Una recente edizione dell'Algemeen Dagblad ha diramato un'indagine secondo cui ammontano a quasi 100 milioni i debiti del club, di cui 37 da pagare a stretto giro. Arjan Hoop, direttore finanziario dei Tukkers, prova a cambiare le carte in tavola, spiegando che "La notizia è vera, ma risale allo scorso giugno. Ora il debito è diminuito di almeno un terzo",  notizia che conforta poco, specie se si iniziano a notare le similitudini tra questa vicenda e quella che ha riguardato l'AZ Alkmaar e Dirk Scheringa.

L'addio di Munsterman, però, non sarebbe consequenziale, almeno a detta dei diretti interessati, alla grossa 
crisi economica che attanaglia il Twente. "La situazione, al tempo del mio insediamento, era molto più grave", ha dichiarato l'oramai ex patron dei Tukkers, quasi a voler mascherare il recentissimo declassamento del club alla categoria 1, quella dei club olandesi con le finanze più in difficoltà. Proprio per questo, è previsto un taglio al monte ingaggi della prossima stagione (circa 3 milioni di Euro in meno) ed alcune cessioni eccellenti, forse già nel mercato di gennaio.
Come se non bastasse, il cartellino di molti calciatori del Twente (praticamente tutti i più importanti) è detenuto in gran parte dalla Doyen Sports Group, fondo globale di investimento che permette al club di investire anche in periodi di crisi, salvo ottenere altissime percentuali sui movimenti di mercato. 

A conti fatti, l'idea che ci si fa di Joop Munsterman è quella di un comandante  che sale su di una scialuppa di salvataggio pochi minuti prima che la sua nave coli a picco.

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