Guida all'Eredivisie 2015/16: il Feyenoord


LA SQUADRA
Uno stadio caldo come il De Kuip richiede una squadra che faccia emozionare e che competa con Ajax e PSV per vincere una competizione. E' questo, sostanzialmente, quello che si è chiesto a Giovanni Van Bronckhorst, leggenda del club che ha raccolto il testimone da Fred Rutten, diventando allenatore della prima squadra alla fine dello scorso campionato, sulla scia di quanto successo ad Amsterdam con De Boer e ad Eindhoven con Cocu.
Salutati Clasie, Boetius e gli attempati Mathijsen e Boulahrouz, i Rotterdammers hanno cercato di rinforzare la propria rosa, cercando di non affidarsi, però, esclusivamente a giovani di belle speranze. Ecco, allora, che si spiegano il ritorno in patria di Dirk Kuyt, annunciato già la scorsa primavera, e gli acquisti di Kramer, Elia, Van der Heijden e, soprattutto, di Vejinovic dal Vitesse, centrocampista di quantità e qualità chiamato a confermarsi in una nobile del calcio olandese. Salutato definitivamente Mulder, stanco del ruolo di secondo portiere, resta l'incognita Vermeer, capace di alternare grandi prestazione e topiche clamorose.
Il compito più difficile per Van Bronckhorst sarà quello di creare un gruppo compatto, cementandolo con lo spirito che, da sempre, lega la squadra ai tifosi. Gli arrivi sono tanti ed in rampa di lancio ci sono alcuni giovani che sognano di entrare in pianta stabile nella prima squadra.

Probabile formazione titolare (4-3-3): Vermeer; Karsdorp, Van Beek, Van der Heijden, Kongolo; Immers, Vejinovic, El Ahmadi; Elia, Kramer, Kuyt.

Obiettivo: piazzarsi tra le prime tre


LA CITTA'
Seconda città più importante d'Olanda (ma non provate a dire a qualche suo abitante che Amsterdam è più grande o più bella!), Rotterdam è una città sospesa tra il passato, anche piuttosto recente, dei grandi navigatori, mercanti ed operai portuali, ed il futuro, che ogni giorno viene scritto grazie alle grandi energie e alla varietà culturale che la caratterizza da sempre. Mercanzie, idee e culture sono arrivate in Olanda attraverso Rotterdam, abitata da almeno trecentomila (poco meno della metà) persone di origine straniera.
Sede del più grande porto d'Europa, il capoluogo della provincia della Zuid Holland è diviso in due dal fiume Nieuwe Maas, sul quale passano gli importanti ponti: su tutti, l'Erasmusburg, che caratterizza lo skyline di Rotterdam.


LO STADIO
Si chiama Stadion Feyenoord, ma per tutti è De Kuip, la vasca. Si tratta del più importante stadio di Rotterdam, costruito nel 1937 e ristrutturato più di una volta, rendendolo il gioiello che tutti conosciamo e che si staglia nel quartiere a sud della città.
Con i suoi 51.117 posti a sedere (fino al 1994 erano 69.000), il De Kuip è sempre stato considerato come un importante teatro per le finali delle competizioni europee e fu considerato, storicamente, un modello per gran parte degli stadi europei. Persino il famoso Nou Camp di Barcellona è stato costruito guardando alla struttura che Leen van Zandvliet, ex presidente del Feyenoord, volle far costruire per la sua squadra. 

Oggi, lo stadio è al centro di un progetto di ampliamento, che porterà la costruzione di un tetto retrattile e la capienza a sfiorare i 70mila posti.

L'ALLENATORE LA STELLA
Giovanni Van Bronckhorst -Conosce la squadra come pochi e, pur privo di grande esperienza diretta, ha seguito la squadra per anni, facendo parte dello staff tecnico.
Senza tradire la mentalità olandese, da un ex combattente in mezzo al campo ci si aspetta un Feyenoord tenace e mai domo, alla ricerca del risultato anche sui campi più ostici.
La distanza da Ajax e PSV, sia sotto il punto di vista finanziario che per quanto riguarda l'avanzamento del progetto, resta rilevante, ma sta a lui cercare di ridurre il gap dalle rivali.

Dirk Kuyt -Poliedrico e dinamico come pochi, rappresenta uno dei più grandi colpi del mercato estivo in Olanda. Annunciato da tempo, il ritorno del figliol prodigo è stato salutato con affetto dai tifosi del Feyenoord, sempre attenti a chi dimostra di amare la propria maglia. Dopo 9 stagioni (al Liverpool ed al Fenerbahce) lontano da casa, Kuyt è tornato al De Kuip per contribuire alla causa dei Rotterdammers, firmando un contratto annuale con opzione per un'altra stagione.



LA ROSA
NOME RUOLO NAZIONALITA'
Kenneth VERMEER Portiere Olandese
Warner HAHN Portiere Olandese
Kamil MIAZEK Portiere Polacco
Terence KONGOLO Difensore Olandese
Sven VAN BEEK Difensore Olandese
Miquel NELOM Difensore Olandese
Lucas WOUDENBERG Difensore Olandese
Eric BOTTEGHIN Difensore Brasiliano
Rick KARSDORP Difensore Olandese
Jan-Arie VAN DER HEIJDEN Difensore Olandese
Tonny TRINDADE DE VILHENA Centrocampista Olandese
Marko VEJINOVIC Centrocampista Olandese
Karim EL AHMADI Centrocampista Olandese/Marocchino
Jens TOORNSTRA Centrocampista Olandese
Lex IMMERS Centrocampista Olandese
Simon GUSTAFSON Centrocampista Svedese
Elvis MANU Centrocampista Olandese
Bilal BASACIKOGLU Attaccante Olandese/Turco
Dirk KUYT Attaccante Olandese
Eljero ELIA Attaccante Olandese
Colin KAZIM RICHARDS Attaccante Inglese/Turco
Michiel KRAMER Attaccante Olandese
Anass ACHAHBAR Attaccante Olandese/Marocchino

CURIOSITA'
  • Nel 1974 il club ha cambiato il proprio nome da Feijenoord a Feyenoord, considerata la crescente fama del club al di fuori dell'Olanda e la difficoltà, per coloro i quali non masticassero il neerlandese, nel pronunciare il digramma ij.
  • L'inno ufficiale della squadra è "Hand in hand", canzone scritta nel 1961 da Jaap Valkhoff e che rispecchia molto bene lo spirito della squadra e dei suoi tifosi, het legioen, in onore dei quali è stato ritirato il numero 12.
  • Dal 1998, il Feyenoord gestisce un'accademia calcistica in Ghana. Il West African Football Academy Sporting Club, infatti, gioca nella massima serie del campionato dello stato africano e veste le stesse casacche del club di Rotterdam.
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