Dopo la clamorosa
mancata qualificazione agli Europei di Francia 2016 e la sconfitta rimediata in
amichevole pochi giorni fa contro la Grecia, la Nazionale olandese si presenta
probabilmente nel peggiore dei modi possibili alla porta delle importantissime
qualificazioni al prossimo Mondiale, che si terrà nel 2018 in Russia. Sarà un
girone di qualificazione, per gli oranje guidati dal CT Danny Blind, molto
tosto: l’avversaria più ostica è la Francia, ma occhio anche a Svezia e
Bulgaria, mentre Bielorussia e Lussemburgo dovrebbero interpretare il ruolo di
semplici comparse.
IL CALENDARIO - L’Olanda
esordirà martedì 6 settembre 2016 in casa della Svezia a Solna, per poi
affrontare ad ottobre due partite casalinghe che si potranno rivelare decisive,
contro Bielorussia e Francia; a novembre la sfida in casa del Lussemburgo,
prima di ritornare in campo a marzo 2017 in casa della Bulgaria, mentre tra
giugno e settembre 2017 gli oranje saranno chiamate alle gare in casa contro Lussemburgo
e Bulgaria e in casa della Francia; infine, le ultime due sfide saranno, a
ottobre 2017, in casa della Bielorussia e in casa contro la Svezia.
Francia, talento e fantasia per riscattare Euro 2016
Sono loro, i
transalpini, gli avversari numeri uno dell’Olanda. E, con ogni probabilità, sarà
un testa a testa galletti-oranje per il primo posto nel gruppo A, o, se
vogliamo essere più realisti, una rincorsa di Strootman e compagni ai Bleus. Comunque
sia, la Francia è una compagine ordinata e quadrata, capace di farti male in
qualunque momento, una delle migliore sul piano tecnico dell’intero continente
e, azzardiamo noi, la migliore sul piano della prospettiva: Umtiti, Kanté,
Pogba, Coman e Martial sono solo alcuni dei giocatori, giovani e talentuosi,
che la Francia è riuscita, negli ultimi anni, a svezzare e a far conoscere
oltre i confini nazionali.
IL CAMPIONE –
57 reti nelle ultime due stagioni all’Atletico Madrid e capocannoniere di Euro
2016 in casa con 6 goal segnati: si presenta così alle qualificazioni mondiali
Antoine Griezmann. Rapinatore d’area di rigore classe ’91, è lui l’uomo più
pericoloso della Francia targata Deschamps: cresciuto calcisticamente nella
Real Sociedad, compie il grande salto passando ai Colchoneros nell’estate del
2014. Esordisce con la maglia della Nazionale maggiore proprio contro l’Olanda,
il 5 marzo 2014.
Svezia, due “vecchi amici” del calcio olandese per non rimpiangere Ibrahimovic
Con l’addio alla Nazionale da parte del sempre
modesto Zlatan Ibrahimovic (“Sono venuto da qui, un posto che la gente chiama
"il ghetto di Rosengård", e ho conquistato la Svezia, che è diventata
il mio Paese. A modo mio. Io sono la Svezia”, disse dopo la sua ultima
partita ad Euro 2016), la Svezia è pronta a voltare pagina e ad iniziare una
nuova “era”, in cui il CT Janne Andersson è chiamato a trovare la formazione
migliore per non rimpiangere il giocatore oggi al Manchester United. Compagine che
gioca molto sulla fisicità dei suoi giocatori, la Svezia è sicuramente una di
quelle squadre da prendere con le molle: terminato in modo deludente l’ultimo
Europeo con appena un punto portato a casa (contro l’Irlanda nella prima
partita del girone) e zero goal segnati (l’unica rete a favore è stata un
autogol irlandese), i due giocatori di maggior talento sono due attaccanti che
sono vecchie conoscenze del calcio olandese e che probabilmente verranno
utilizzati per il dopo-Ibra. Uno dei due è Marcus Berg, classe ’86, oggi ai greci
del Panathinaikos ma con un passato tra il 2010 ed il 2011 nel PSV Eindhoven.
IL CAMPIONE – L'altro nome è quello di John Guidetti, classe ’92, campione d’Europa nel 2015 con la sua Nazionale Under 21 in Repubblica Ceca, oggi in forza agli spagnoli del Celta Vigo ma con un passato tra il 2011 ed il 2012 al Feyenoord. Centravanti forte fisicamente, non ha reso quanto richiesto dalle pesanti aspettative, che lo vedevano come l'erede di Ibrahimovic, ma rimane comunque l'elemento di spicco della sua Nazionale, anche in prospettiva futura.
Bulgaria, Popov e compagni al ruolo di guastafeste
Nazionale dal non trascurabile pedigree, quella bulgara non
partecipa a un grande torneo internazionale dal 2004, anno in cui venne
eliminata al primo turno, fanalino di coda nel girone con Italia, Svezia e
Danimarca.
Lontani, ormai, gli anni di Hristo Stoichkov, i tifosi dei Luvovete
(i Leoni, in bulgaro) potranno consolarsi con i dati statistici
riguardanti le future sfide con le avversarie a cui contenderanno i posti
validi per la qualificazione ai prossimi Mondiali: Francia e Svezia, infatti,
erano inserite nello stesso girone di qualificazione pre-Usa '94, terminato poi
con il quarto posto nella competizione, il miglior risultato di sempre per la
nazionale bulgara. Buoni, poi, anche i risultati nelle più recenti sfide con
Olanda, Lussemburgo e Bielorussia. Il C.T. Petev ha scelto, in vista del
prossimo impegno con il Lussemburgo, un gruppo composto da una decina di
calciatori esperti e tanti volti nuovi, pochi dei quali, però, sotto la soglia
dei 24 anni. Guida il gruppo l'attaccante Ivelin Popov (63 presenze e 12
goal in nazionale) e capitan Dyakov, trentaduenne del Ludogorets.
IL CAMPIONE - Centrocampista dello Spartak Mosca,
classe '87, Ivelin Popov è l'elemento di maggior talento e qualità
della Nazionale bulgara che si presenta ai nastri di partenza delle
qualificazioni mondiali. Dal 2007 ha segnato appena 10 reti, delle quali due
nelle qualificazioni ai recenti Europei in Francia, in particolare nel 2-2
rimediato dall'Italia a Sofia nel marzo 2015.
Bielorussia e Lussemburgo, semplici comparse in un gruppo
più grande di loro
Le ultime due formazioni, Bielorussia e Lussemburgo, saranno
relegate al ruolo di semplici comparse e nulla più. Per quanto riguarda i
primi, l'arma in più della Bielorussia può essere sicuramente l'ambiente della
Borisov Arena, spesso caldo a dispetto del clima e dei 13mila spettatori
(paragonato ai 40mila del Dinamo Stadium di Minsk, chiuso nel 2004). Con
il Lussemburgo si ripeterà la doppia sfida avutasi durante le qualificazioni a
Euro 2016. La squadra di Khatskevich nel 2016 ha giocato 5 gare,
vincendone 2 (l'ultima il 31 agosto contro la Norvegia), pareggiandone
altrettante e perdendo contro l'Irlanda del Nord. La spina dorsale è ben
delineata, visto che il C.T. ha deciso, nel corso del suo mandato iniziato nel
2014, di seguire una linea di continuità con il proprio predecessore.
Probabili, specie nelle gare con Francia e Olanda, tanta intensità e densità a
centrocampo, con il solo Sergei Kornilenko (73 presenze e 17 goal che lo
rendono il secondo miglior realizzatore nella breve storia di questa nazionale)
in attacco.
Ancora peggio, invece, il Lussemburgo, ad oggi occupante la posizione
numero 145 nel Ranking FIFA, che vede sedere in panchina il C.T. Luc Holz,
in carica dal 2010. I legami con l'Olanda, però, non mancano, a partire dal
suo capitano, Aurelien Joachim, passato (senza lasciare grandi ricordi)
anche in territorio oranje, dove ha giocato con Willem II e RKC Waalwijk.
Tutti i diritti riservati all’autore. Nel caso si effettuino citazioni o si riporti il pezzo altrove si è pregati di riportare anche il link all’articolo originale.
Ti è piaciuto l'articolo? Vieni a parlarne su Facebook, sulla pagina ufficiale del blog Calcio Olandese!
CONVERSATION