ADO Den Haag, il Tribunale del Commercio sospende Wang da presidente del consiglio di sorveglianza. Il 28 dicembre la sentenza del tribunale civile dell'Aia


Il cinese Wang Hui, l'ambiguo proprietario dell'ADO Den Haag

15 DICEMBRE 2016 - Precipita la situazione in casa ADO Den Haag. La Commissione Licenze della KNVB ha posto il club dell'Aia nella Categoria 1, che comprende le squadre sotto sorveglianza da parte della Federcalcio olandese per la loro cattiva gestione finanziaria, condannandolo anche al pagamento di una multa di 10.000 €: la KNVB ha dato 6 settimane di tempo al club per elaborare un piano di riparazione, da presentare entro il 1° febbraio 2017

Tutto ciò arriva nel giorno in cui lo stesso ADO Den Haag ha citato in giudizio di fronte al Tribunale del Commercio di Amsterdam il suo proprietario, l'ambiguo personaggio cinese Wang Hui (numero uno della corporate United Vansen, UVS), per inadempienze degli obblighi, dal momento che deve saldare dei debiti verso la società per 2,5 milioni di euro. L'ADO, in particolare, ha chiesto al giudice 3 misure:

  • la sospensione del diritto di voto di Wang e della United Vansen in Assemblea dei soci;
  • la sospensione di Wang dalla presidenza del Consiglio di Sorveglianza;
  • l'annullamento della nomina di due cinesi che lo stesso Wang ha aggiunto al Consiglio di Sorveglianza, al posto di Kees Jansma e Martin Toet.

Intanto iniziano a farsi sentire gli effetti del problema-Wang sugli sponsor: la Kyocera, azienda giapponese di stampanti e fotocopiatrici che sponsorizza anche il nome dello stadio (il Kyocera Stadion, appunto) ieri ha fatto sapere, tramite il suo avvocato, Paul Olden, che dal 1° febbraio 2017 non sarà più sponsor del club, a causa della "cattiva pubblicità" indotta dai problemi causati da Wang, anche se oggi ha ritrattato il tutto, affermando che la partnership continuerà almeno fino al settembre 2017, non escludendo un rinnovo della collaborazione a maggio 2017, affermando, per bocca del suo amministratore delegato Etienne Hendriks, che "Kyocera è lieta di lavorare con ADO Den Haag".
 
Il direttore dell'ADO Den Haag, Mattijs Manders, che rappresenta il club nella causa contro Wang
"Wang non è qui, in aula di tribunale, ma questo non mi sorprende", ha commentato l'avvocato dell'ADO, che è rappresentato ad Amsterdam anche dal suo direttore generale Mattijs Manders, mentre per la controparte giovedì era presente un avvocato della United Vansen e un rappresentante dell'ambasciata cinese in Olanda. Cresce a dismisura il malcontento popolare dei tifosi del club, che hanno protestato più volte nel corso delle partite (come si vede dall'immagine sotto), arrivando a definire in maniera molto eloquente la United Vansen e lo stesso Wang oplichters (truffatori in olandese). Nel frattempo, Wang continua a non farsi vedere dalle parti di Den Haag: se Wang e l'ADO non si mettono d'accordo, lunedì sarà il giudice a stabilire cosa fare.

"United Vansen truffatori". Tutta la rabbia dei tifosi dell'ADO Den Haag in questo striscione esposto
AGGIORNAMENTO 19 DICEMBRE 2016 - Lunedì pomeriggio il Tribunale dl Commercio di Amsterdam ha sospeso Wang Hui, azionista di maggioranza della squadra dell'ADO Den Haag, dal suo ruolo di presidente del Consiglio di Sorveglianza del club. Wang rimarrà nel Consiglio di Sorveglianza, ma il ruolo di presidente dello stesso (dotato, quindi, di un voto decisivo in consiglio) è stato affidato dal giudice a Ben Knüppe (un nome non nuovo nell'ambito dell'intervento dei tribunali per la sistemazione del dissesto finanziario di un club d'Eredivisie, già coinvolto con un medesimo ruolo nel caso-Twente, a marzo 2016). Si dichiara soddisfatto il direttore generale Mattijs Manders: "Egli agirà nell'interesse dell'ADO".

Le azioni di Wang sono state "congelate", in quanto non possono essere cedute, e consegnate nelle mani di un amministratore indipendente, scelto nella figura di Job van der Have, con lo stesso Wang privato temporaneamente del diritto di voto in consiglio. Il Consiglio di Sorveglianza è composto, ora, dal presidente Ben Knüppe e dai membri Martin Jol, Wim Deetman e Wang Hui. Rigettando la richiesta dell'ADO di aggiungere al Consiglio di Sorveglianza Kees Jansma e Martin Toet al posto dei due cinesi nominati da Wang a causa di una "procedura non corretta", il giudice ha anche condannato Wang a pagare i 2,2 milioni di euro che mancano all'appello delle casse dell'ADO Den Haag (dei 3,7 milioni di debito, il numero uno della corporate United Vansen ha pagato solo 1,5 milioni).

Infine, il giudice del Tribunale del Commercio ha ordinato un'ulteriore indagine sul "rapporto tra amministratori, sindaci e azionisti e gli affari interni del club" dal 27 gennaio 2015, data in cui sono state acquistate le azioni dalla United Vansen e dal suo numero uno, Wang Hui.

Finito tutto qua? Tempesta su Den Haag passata? Niente affatto, siamo solo all'inizio: il prossimo appuntamento da fissare sul calendario è per il 28 dicembre 2016, quando un altro tribunale si pronuncerà sul caso-Wang, in questo caso si tratta di quello civile dell'Aia. Ovviamente, vi terremo informati..

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