CON ARMENTEROS SI
RI-PUNTA ALL’EUROPA
Ajax alla prima
giornata, Feyenoord alla quarta giornata. Sarà un vero e proprio esordio con il
botto per l’Heracles Almelo nell’Eredivisie 2017/18, che prima incontrerà gli
ajacidi di Marcel Keizer all’esordio stagione al Polman Stadion, il 12 agosto,
e poi si ritroveranno di fronte i Rotterdammers di Giovanni van Bronckhorst
alla terza partita casalinga, il 9 settembre. Una prova di forza che dirà molto
sulla tenuta degli Heraclieden, allenati anche quest’anno da John Stegeman,
alla quarta stagione sulla panchina di Almelo. 40 anni, ex centravanti
ritiratosi dal calcio giocato nel 2007, si è dimostrato capace, alla prima
esperienza su una panchina importante, di imporre un proprio gioco e una propria
mentalità ad una squadra, quella bianconera, che è riuscito a portare in pochi
anni dalla lotta salvezza alla lotta per un piazzamento ai Play-Off per
l’Europa League.
E poco importa se al debutto in una competizione internazionale l’Heracles sia stato subito eliminato, ritrovandosi di fronte i portoghesi dell’Arouca, scoglio non facile sulla carta, che hanno avuto la meglio sulla compagine olandese solo grazie ai gol fuori casa (1-1 in casa in Olanda e 0-0 in trasferta in Portogallo). Un’Europa League solo sfiorata con le dita in un pomeriggio di maggio per il club di Almelo, che, dopo averla inseguita e sognata per mesi e mesi, si è vista portarsela via per appena 3 gol. Sì, questa volta è stata la differenza reti a negare agli Heraclieden la qualificazione ai Play-Off, ai quali hanno avuto accesso Groningen ed Heerenveen, entrambe a 43 punti (come l’Heracles) e con una differenza reti (che in Eredivisie è la prima discriminante che si utilizza quando due squadre arrivano a pari punti in classifica) leggermente migliore dei bianconeri. +1 per l’Heerenveen, -2 per l’Heracles, che viene beffata proprio all’ultima giornata, quando incassa un netto 3-1 al De Kuip dal Feyenoord, che si laurea, così, campione d’Olanda.
La sfortuna ha voluto che l’Heracles si dovesse
presentare a giocare all’ultima giornata nell’unico campo in cui sarebbe stato
meglio non essere: quello dei Rotterdammers, spinti da una città intera verso
uno scudetto che mancava da 18 anni, ancora di più con il coltello tra i denti
dopo la clamorosa sconfitta rimediata una settimana prima nel derby contro
l’Excelsior, che era riuscito nell’impresa di rinviare la festa-scudetto del
Feyenoord. Quest’anno l’Heracles si presenta ai nastri di partenza
dell’Eredivisie 2017/18 con una formazione esperta e discretamente ricca di
qualità, perlomeno individuali, che consentono alla squadra di Stegeman di
porsi ancora una volta come una delle candidate ai Play-Off per l’Europa
League. Nonostante la presenza nello stesso reparto del giovane Vincent Vermeij
e del neo-acquisto Paul Gladon, ritornato in Olanda in prestito dagli inglesi
del Wolverhampton, siamo certi che i 19 gol dell’ultima stagione messi a segno
da Samuel Armenteros (uno in media ogni 87 minuti, in pratica un gol a
partita), che ne hanno fatto il quarto miglior marcatore dell’Eredivisie
2016/17, siano ampiamente sufficienti a convincere il tecnico Stegeman a
confermarlo come centravanti titolare anche in questa stagione.
Dietro al danese del Feyenoord Jørgensen, all’iraniano dell’Heerenveen Ghoochannejhad e all’olandese del Vitesse Van Wolfswinkel c’era lui: svedese, 27 anni, punta centrale agile e veloce, è stato costantemente la spina nel fianco delle difese avversarie. Aiutato quasi sicuramente anche quest’anno dalle due ali, il nazionale di Curaçao Brandley Kuwas a destra e il connazionale svedese Kristoffer Peterson a sinistra, se messo nelle condizioni ottimali dai compagni di squadra, Armenteros ha la seria possibilità di ripetere la straordinaria stagione ad Almelo. Per sognare l’Europa League i tifosi puntano su di lui, e lui non vuole deluderli.
E poco importa se al debutto in una competizione internazionale l’Heracles sia stato subito eliminato, ritrovandosi di fronte i portoghesi dell’Arouca, scoglio non facile sulla carta, che hanno avuto la meglio sulla compagine olandese solo grazie ai gol fuori casa (1-1 in casa in Olanda e 0-0 in trasferta in Portogallo). Un’Europa League solo sfiorata con le dita in un pomeriggio di maggio per il club di Almelo, che, dopo averla inseguita e sognata per mesi e mesi, si è vista portarsela via per appena 3 gol. Sì, questa volta è stata la differenza reti a negare agli Heraclieden la qualificazione ai Play-Off, ai quali hanno avuto accesso Groningen ed Heerenveen, entrambe a 43 punti (come l’Heracles) e con una differenza reti (che in Eredivisie è la prima discriminante che si utilizza quando due squadre arrivano a pari punti in classifica) leggermente migliore dei bianconeri. +1 per l’Heerenveen, -2 per l’Heracles, che viene beffata proprio all’ultima giornata, quando incassa un netto 3-1 al De Kuip dal Feyenoord, che si laurea, così, campione d’Olanda.
L'attaccante dell'Heracles Samuel Armenteros. |
Dietro al danese del Feyenoord Jørgensen, all’iraniano dell’Heerenveen Ghoochannejhad e all’olandese del Vitesse Van Wolfswinkel c’era lui: svedese, 27 anni, punta centrale agile e veloce, è stato costantemente la spina nel fianco delle difese avversarie. Aiutato quasi sicuramente anche quest’anno dalle due ali, il nazionale di Curaçao Brandley Kuwas a destra e il connazionale svedese Kristoffer Peterson a sinistra, se messo nelle condizioni ottimali dai compagni di squadra, Armenteros ha la seria possibilità di ripetere la straordinaria stagione ad Almelo. Per sognare l’Europa League i tifosi puntano su di lui, e lui non vuole deluderli.
Bram Castro, l'esperto portiere belga 34enne dell'Heracles. |
OBIETTIVO: Play-Off per l'Europa League
LO STADIO: POLMAN STADION
Bellissimo impianto in grado di ospitare 12.080 spettatori, il Polman Stadion, situato nella zona meridionale della città, è stato inaugurato il 10 settembre 1999 ed è dotato di erba artificiale. Aumentata da capacità nel 2005 da 6.900 posti a 8.500 posti, lo stadio bianconero ha visto un ben più grande ammodernamento nell’estate del 2015, quando venne aggiunto un secondo anello e vennero cambiati tutti i seggiolini, con la capacità che oggi si attesta a 12.080 spettatori.
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