Ten Hag imbavaglia l'Ajax. Una doppietta di Labyad consegna la vittoria all'Utrecht



L'Utrecht si conferma la vera bestia nera dell'Ajax: dal 2008 sono addirittura 27 i punti conquistati contro dai Domstedelingen contro il club di Amsterdam, un numero davvero impressionante. 
Erik Ten Hag, finito nel mirino della critica dopo i recenti scivoloni contro AZ e NAC, imbavaglia la compagine avversaria e torna a festeggiare per un successo in trasferta che mancava dallo scorso agosto. Ayoub e compagni, infatti, prendono agevolmente il sopravvento sul centrocampo ajacide, in cui figura, per la prima volta in stagione dal primo minuto, Siem de Jong, che prende il posto di Van de Beek.
Con l'ex Newcastle in campo la mediana ajacide perderà dinamismo, rendendo molto vulnerabile la difesa sulle veloci iniziative offensive della squadra ospite. 


Che la partita non sarebbe stata facile per i padroni di casa lo si è capito dalle primissime battute. Dopo neanche un minuto Onana è costretto a uscire per limitare l'iniziativa di Kerk, travolgente su Wober, mentre pochi secondi dopo il portiere camerunense deve mettere i pugni sul colpo di testa di Leeuwin dal calcio d'angolo che scaturisce dall'azione precedente. Passano quattro minuti e l'Utrecht trova il vantaggio. Strieder ruba palla rubata a centrocampo a Ziyech e, con la linea difensiva dell'Ajax completamente scoperta, serve in profondità Kerk. Il classe 1995, scattato in posizione sospetta, si allarga verso sinistra portando con se de Ligt, diretto marcatore, e apre il corridoio per l'inserimento di Zakaria Labyad. Il marocchino è solo al centro dell'area di rigore e conclude a botta sicura, cogliendo però il palo alla destra di Onana. Il pallone gli rimbalza praticamente addosso e infilare la rete dello 0-1 è troppo facile, considerato che l'azione si è sviluppata con ben 6 giocatori dell'Ajax riversati in avanti.

La reazione ajacide è troppo morbida e si concretizza in un paio di conclusioni di Dolberg e Schöne che non destano preoccupazioni al loro connazionale David Jansen, estremo difensore dell'Utrecht.
La squadra di casa mette in luce i soliti problemi emersi con i passi indietro rispetto alla gestione Bosz: manca quella feroce pressione sul pallone perso e ne scaturisce uno sfilacciamento tra i reparti una volta che l'azione offensiva si è vanificata.


Nonostante i problemi di gioco, il goal del pareggio  dell'Ajax arriva a pochi minuti dall'intervallo e porta la firma di Viergever. Il jolly difensivo di Keizer ristabilisce la parità con un blitz in area di rigore. Sfrutta la sponda di Mathijs de Ligt, salito in area di rigore avversaria per sfruttare i suoi 188 centimetri, e infila in spaccata.

La seconda frazione di gioco ricomincia così come era iniziata la prima, vale a dire con l'Utrecht che fa gioco e la linea difensiva ajacide che sbanda terribilmente. Al 52' Gyrano Kerk, con un destro preciso e potente, chiama Onana alla prodezza, mentre sul ribaltamento di fronte Dolberg sfugge a due difensori e tocca al centro per Younes, il cui sinistro è sporco e vola incredibilmente alto sopra la traversa. 
L'occasione sciupata dal tedesco costerà caro all'Ajax, che non riesce più a rendersi pericoloso nonostante i cambi di Keizer. Dentro Sinkgraven per Wober, decisamente in difficoltà durante tutta la partita, Frenkie de Jong (al posto di Schöne ) e Donny van de Beek (al posto di Siem de Jong).

La bravura di Ten Hag sta tutta nel cambio di modulo: il passaggio dal consueto 4-4-2 al 5-3-2 limita le iniziative di Neres e Younes, mentre viene impostata una marcatura a uomo di Sander van de Streek su Schöne. soffocando l'orchestrare il gioco del centrocampista danese. Labyad e Kerk galleggiano tra attacco e centrocampo, riuscendo ad aprire numerose ferite nella difesa dell'Ajax.

Il palo di Ayoub, ottimo centrocampista che meriterebbe il salto di qualità, al 70' è un preludio al goal. Pochi minuti più tardi ancora Labyad, un ex PSV, chiude la partita con una rasoiata di destro sul secondo palo su cui Onana non può nulla. 

La squadra di Keizer, a cui la dea bendata non sorride di certo, coglie una traversa con Ziyech dalla distanza, raccoglie così la terza sconfitta per 2-1 in stagione, dopo quella con il Vitesse in casa e l'Heracles in trasferta. 

L'allenatore dell'Ajax, dopo le 4 vittorie in campionato consecutive, tra cui il Klassieker a Rotterdam, torna nel mirino della critica, insieme a calciatori e dirigenza, e ora rischia seriamente il posto. Dopo l'addio forzato di Wim Jonk, l'impressione è che ai piani alti della società di Amsterdam abbia preso il sopravvento un mood eccessivamente conservatore, in cui la politica sembra contare più del calcio e non esiste autocritica, come in una sorta di regime totalitario dove non sono ammesse prese di posizione. Ne sa qualcosa Peter Bosz, condottiero dell'Ajax in finale di Europa League prima di lasciare tutto e passare al Borussia Dortmund dopo appena un anno dal suo insediamento.

La distanza dal PSV è ora di 8 punti e l'Ajax coabita al secondo posto con l'AZ e il sempre più sorprendente PEC Zwolle. Nel 2011/12, dopo 13 round di campionato, il gap con la prima era addirittura di 13 punti, ma la squadra allenata da De Boer alla fine riuscì a diventare Landskampioen. Non ci resta che aspettare. 

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