Eredivisie: i punti più importanti della diciassettesima giornata

Si chiude il girone d'andata del campionato olandese: l'Eredivisie premia, come campione d'inverno, il Psv ancora vittorioso e con dietro il fidato nemico Ajax. Le due compagini si contenderanno il titolo nella seconda parte di campionato senza avere outsiders tra i piedi. Il Feyenoord rallenta ancora e l'Utrecht non ne approfitta come anche l'AZ che rimedia un pesante ko contro la capolista. Nella bassa classifica lo Zwolle scivola al terz'ultimo posto e chiama Stam per guidare la compagine alla salvezza: il NAC Breda inanella il terzo risultato ultile consecutivo e continua la sua scalata verso porti più sicuri. Chiude come fanalino di coda il De Graafschap. 

1. Si aggiudica il titolo di campione d'inverno la macchina perfetta di Van Bommel che chiude il girone d'andata con 16 vittorie su 17 gare e con il Philips Stadion imbattuto con la bellezza di 9 successi su 9. I numeri sono da capogiro con l'attacco che si laurea il migliore della competizione (insieme a quello dell'Ajax) con 60 realizzazioni a metà campionato, mentre la difesa è la meno perforata (insieme a quella dell'Ajax) con 8 reti al passivo. De Jong mantiene la testa nella classifica cannonieri con 14 centri in 17 gare e con la concreta possibilità di aggiudicarsi il primato dopo tanti secondi posti. Van Bommel potrà concentrarsi solo sul campionato avendo perso il treno sia per la Champions che per la KNVB Beker: senza distrazioni eccessive e con questo passo, il Psv 2018-2019 potrebbe essere il migliore che l'Olanda abbia mai visto nella sua storia. 


2. Impressionanti i numeri delle due big che occupano il primo e il secondo posto: Ajax e Psv hanno totalizzato la bellezza di 60 reti in 17 partite coinvolgendo soprattutto gli uomini del tridente. Per i Boeren gli osservati speciali sono Lozano-De Jong-Bergwijn (con Pereiro dalla trequarti), mentre per i biancorossi della capitale abbiamo Tadic-Huntelaar (o Dolberg)-Ziyech. Il trio di Eindhoven ha totalizzato la bellezza di 34 realizzazioni (con l'uruguayano saliamo 42), più della metà di quelli totali, mentre per i ragazzi di Ten Hag sono 28 (35 se contiamo anche il danese) circa la metà del totale. Le due compagini hanno trovato una spinta offensiva che non si vedeva da tantissimo tempo in Eredivisie e che sarà difficile fermare per ogni difesa avversaria. Lo strapotere tecnico, l'ottimo gioco e le verticalizzazioni letali stanno facendo la fortuna di questi due club che passano sopra i nemici come schiacciasassi. Il dislivello realizzativo viaggia a regime doppio rispetto alle altre formazioni, basti pensare che l'Heerenveen, il terzo attacco del campionato, ha solamente 36 gol all'attivo. 



3. L'Ado den Haag chiude nel migliore dei modi l'anno, riuscendo a strappare un punto al Feyenoord grazie ad un'altra ottima prestazione di El Khayati che sta trascinando la compagine de L'Aia. Gli uomini di Groenendijk si fermano a 20 punti in 17 gare con il quarto risultato utile in 5 partite: 2 pareggi, 2 vittorie e un solo ko, hanno permesso ai gialloverdi di risalire la china e abbandonare la zona calda per la lotta alla salvezza. Non tutto è ancora deciso poichè il NAC Breda dista solo 5 lunghezze, ma il passo intrapreso è dei migliori soprattutto con una punta così in forma. El Khayati resta in piena corsa per il titolo di cannoniere dell'Eredivisie: 12 gol e solo 2 lunghezze dal leader De Jong. Il centrocampista olandese vanta anche 5 assist vincenti per un totale di 17 centri con il suo zampino (delle 23 totali): se non serve i compagni o deposita personalmente la palla in rete, l'Ado den Haag fa fatica a superare il portiere avversario. 4 marcature nelle ultime 4 partite con due doppiette determinanti che hanno permesso di superare lo Zwolle e pareggiare contro il Feyenoord. Lo scorso anno il record personale era di 11 gol in 34 partite: possiamo dire che le aspettative stagionali siano molto, ma molto più alte. 


4. Stesso discorso anche per il Willem II, ma soprattutto per Fran Sol ad un anno e due mesi dalla sua operazione per debellare il tumore al testicolo. Lo spagnolo sta rincorrendo De Jong per strappargli il gradino più alto del podio: Sol ha totalizzato la bellezza di 13 realizzazioni, dimostrando di aver sconfitto definitivamente la malattia. Il 25 ottobre scorso la sua ultima partita prima dell'operazione, poi il ritorno un mese dopo e, da quel momento, l'attaccante si è caricato la compagine di Tilburg sulle spalle trascinandola alla salvezza a suon di gol. Dal 31 ottobre in KNVB Beker al 23 dicembre (dell'attuale stagione), il ragazzo ha totalizzato la bellezza di 9 reti in 9 partite (2 di coppa) con 3 doppiette che hanno visto sempre trionfare i Tricolores. Questa sua costanza ha richiamato l'attenzione di club esteri, ma il Willem II si priverà della sua punta solo a fine anno, sempre che arrivi la giusta offerta. Lo scorso anno, 16 centri in 32 partite: come per El Khayati, le aspettative attuali sono molto più alte. Quello che non ci uccide, ci rende più forti e Fran Sol ne è la prova. 


5. Lo Zwolle chiude nel peggiore dei modi un pessimo 2018: la formazione biancoceleste ha iniziato l'anno, vanificanto tutto quello di buono fatto nel finale di 2017 con un quarto posto alla sosta invernale. Ad inizio stagione 2018-2019, le basi per far bene erano molte, ma Schip non è riuscito ha consolidare gli ottimi propositivi dei tifosi: la compagine chiude il girone d'andata con la decima sconfitta in 17 partite e con soli 4 successi. 3 ko negli ultimi 5 match e terz'ultimo posto a pari punti con NAC Breda (penultimo) e Groningen (prima società salva). La situazione non è delle migliori con un attacco sterile (17 centri, uno di media ad incontro) e una difesa allo sbando (30 gol incassati per una media di 1,8 ogni 90 minuti). Schip viene esonerato e al suo posto è stato scelto Jaap Stam, ex difensore lanciato nel mondo calcistico proprio dallo Zwolle: riuscirà l'ex Milan ad aggiudicarsi la salvezza dopo il girone di ritorno?


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