
Al rientro in campo, il PSV non sembra aver alcuna intenzione di fermarsi. Il pareggio dell'Ajax nella partita giocata all'ora di pranzo ed il contemporaneo (ma solo momentaneo) svantaggio del Twente, in casa, contro l'ADO Den Haag, offrono a Fred Rutten ed i suoi ragazzi la possibilità di staccarsi in classifica dalle avversarie, compiendo un balzo in avanti non indifferente. Un cross di Atiba Hutchinson, servito da Afellay, regala a Reis l'opportunità di triplicare il vantaggio dei suoi, seguito subito dopo dal quarto gol, che porta la firma di Toivonen. Anche in questo caso, da sottolineare la pregevole giocata di Afellay, che ha trafitto la difesa dei Rotterdammers sulla destra ed ha dipinto un magnifico cross che l'attaccante svedese, solo davanti alla porta, ha dovuto solo trasformare in goal. Il quinto goal, arrivato a più di 30 minuti di gioco dalla fine del tempo regolamentare, è stato segnato da Lens, abile a superare due marcatori avversari con un tocco e a freddare Van Dijk.
Protagonista della serata, tra tutti, è però Jonathan Reis, che elude la trappola del fuorigioco di una difesa del Feyenoord inguardabile e trova la sua terza rete senza difficoltà. Particolarmente contento della tripletta (e della prestazione del giocatore in generale) è apparso Fred Rutten, che nonostante i vari problemi di Reis con la droga e con l'alcool, ha sempre creduto in lui.
Protagonista della serata, tra tutti, è però Jonathan Reis, che elude la trappola del fuorigioco di una difesa del Feyenoord inguardabile e trova la sua terza rete senza difficoltà. Particolarmente contento della tripletta (e della prestazione del giocatore in generale) è apparso Fred Rutten, che nonostante i vari problemi di Reis con la droga e con l'alcool, ha sempre creduto in lui.
Con il risultato tennistico oramai scritto, il PSV decide di provare a superare il suo record di reti segnate e lo fa con Balazs Dzsudzsak. L'ungherese, altra stella di questo PSV in forma stellare, entra nel tabellino dei marcatori con un mortifero sinistro dalla distanza, lasciando basito il povero Van Dijk. La valanga-PSV non si ferma, costringendo il Feyenoord a giocare unicamente nella sua metà campo, schiacciandolo senza tregua. La rete numero otto porta la firma di Orlando Engelaar, abile a svettare su tutti ed infilare di testa il pallone sotto la traversa, bucando la porta del Feyenoord per la sesta volta in soli 20'.
Poco prima dell'ottantesimo minuto, un nuovo sprint di Pieters frutta un calcio di rigore, trasformato da Dzsudzsak (quarto rigore segnato dall'ungherese in stagione), che precede la decima segnatura, firmata Lens.
Lo shockante risultato peserà molto sulla testa di Mario Been: l'allenatore del Feyenoord aveva dichiarato da poco di ambire ad un rinnovo del contratto, che scadrà tra un anno e mezzo, con la squadra e di volerla tirare fuori dalla zona bassa della classifica. Oggi però, a caldo, dopo la sconfitta, si è detto arrabbiatissimo, incredulo per la "penosa" prestazione della sua squadra, la cui difesa è stata da lui stesso considerata "inguardabile".Gli otto punti in dieci partite, ma soprattutto la vera e propria umiliazione di quest'oggi, rischiano di influenzare negativamente i giovanissimi giocatori del Feyenoord, ora come ora a serio rischio Nacompetitie. Interrogato sul suo futuro dopo le pessime prestazioni della squadra, Been ha detto di non essere intenzionato a rassegnare le dimissioni ma "di voler accettare con serenità qualunque decisione della dirigenza. Se non c'è più fiducia in me e nel mio lavoro, continuare a rimanere in panchina non ha senso".
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