Il Feyenoord domina per oltre un'ora, ma il Klassieker non ha un padrone

Ajax e Feyenoord si affrontano per il primo Klassieker della stagione, il classico del calcio olandese. I Rotterdammers rivivono una sensazione quasi nuova affrontando i rivali precedendoli in classifica, non accadeva da un po'. Eppure questa estate il divario tra le acerrime rivali sembrava essersi addirittura allargato dopo l'ammutinamento dei calciatori nei confronti di Been e l'esodo dei tre gioielli del De Kuip (Fer, Castaignos e Wijnaldum). L'entusiasmo dei tifosi ajacidi per il raggiungimento della terza stella trovava dall'altra parte tanta frustrazione e rabbia per una situazione finanziaria che stava dilaniando la società. Tuttavia, il nuovo allenatore Ronald Koeman ha saputo far fronte alle notevoli difficoltà che gli si paravano di fronte, costruendo una squadra giovane e aggressiva sul campo, valorizzando i numerosi talenti del 91. L'unica macchia del campionato resta lo 0-3 casalingo subito dall'ADO Den Haag, ma dopo la recente quaterna rifilata al VVV sembra essere soltanto un lontano ricordo.
L'Ajax invece dopo un buon inizio è progressivamente calato, mettendo in luce preoccupanti lacune strutturali e di gioco all'interno della squadra. Il calendario nell'ultimo mese e mezzo non è stato benevolo, questo va riconosciuto, visto che i lancieri hanno dovuto affrontare le principali rivali al titolo della scorsa stagione in serie. Tuttavia, 3 punti in 4 partite (di cui due in casa) appaiono un bottino ben misero. De Boer sa che non può fallire questo appuntamento: l'Ajax ha perso in questo stadio solamente due volte contro il Feyenoord (nel 2001 e nel 2005) da quando è stato inaugurato nel 96 e vanta una striscia aperta di 5 successi consecutivi.


Schieramenti di partenza

La squalifica di Enoh e l'assenza per infortunio di Thulani Serero obbliga De Boer a schierare Anita davanti alla difesa, venendo a mancare quindi il sostituto di Boilesen sulla corsia mancina. De Boer decide di gettare nella mischia il debuttante Koppers, pur di non affidarsi al potenzialmente catastrofico Daley Blind.
In panchina anche il giovane de Kamps, centrocampista difensivo.
In avanti il tecnico di Hoorn decide di non alterare alcun equilibrio nonostante la scarsa vena realizzativa palesata negli ultimi incontri, confermando Siem de Jong da terminale offensivo, con Boerrigter, Eriksen e Sulejmani a sostegno. L'attaccante serbo occuperà durante il match una posizione più centrale, quasi da trequartista puro, visti i pochi rifornimenti che gli arrivano sulla fascia.


Koeman a sorpresa lascia in panchina il mattatore dell'ultimo match, John Guidetti, autore di due reti (su altrettanti rigori da lui stesso procurato) ed un assist contro il VVV. La scelta di Guyon Fernandez è presto spiegata. Nelle partite casalinghe il talentuoso centravanti svedese è fondamentale contro le difese chiuse, poichè offre un riferimento centrale sicuro a cui appoggiarsi e un ottimo attaccante d'area sui cross laterali (specie di Cabral). In trasferta il Feyenoord opta per un calcio più verticale, fatto di pressing alto e ripartenze. In questo contesto Guyon Fernandez si lascia preferire.
Nella schermata mostriamo Cabral sulla sinistra poichè è questa la posizione iniziale designata dal tecnico, anche se dopo una ventina di minuti si scambierà in modo permanente la posizione con Schaken.
Nessuna novità per il resto, con Martins Indi entrato in pianta stabile nell'11 titolare dopo l'infortunio di Ramsteijn. Il colosso olandese svolge le medesime mansioni, visto che è anch'egli un centrale difensivo adattato sulla fascia. Molto più propositivo invece sulla destra Kevin Leerdam, protetto da El Ahmadi sempre intelligente nell'allargarsi o stringere all'occorrenza. Redini del gioco affidate alla sapiente regia di Jordy Clasie. Il nazionale under-21 sta sorprendendo tutti in questa stagione e ha attirato a sè già gli occhi di osservatori stranieri.


La partita

I precedenti non spaventano affatto il Feyenoord che ha un approccio alla gara da grande squadra. I Rotterdammers pressano altissimo gli avversari inibendo ogni pallido tentativo da parte dei lancieri di costruire il gioco da dietro. Le uscite difensive sono ostruite e senza una più veloce circolazione della palla, l'Ajax si trova spesso a dover forzare il disimpegno con lanci lunghi e ancor più spesso con appoggi imprecisi intercettati prontamente dal centrocampo ospite, estremamente aggressivo.
Il pressing alto del Feyenoord sarà il leit-motiv della partita per oltre un'ora. L'Ajax di fatti costruirà le sue due uniche palle gol su due calci d'angolo: sul primo al 19' la zuccata di Alderweireld è stoppata dalla traversa, sul secondo giungerà il gol del pari.
Al 22' una chiusura di Vlaar si trasforma in un preciso lancio per Schaken che fa perno col fisico sul giovane Koppers e gira verso la porta col destro, Vermeer ci arriva con la punta dello scarpino.
Il pressing asfissiante degli ospiti non lascia respirare l'Ajax. Al 26' Sulejmani indietreggia sin sulla propria trequarti per ricevere palla ma se la fa strappare da Clasie, sul cross di Fernandez la difesa si è già sistemata, costringendo Schaken a ricominciare centralmente. La palla giunge al limite a Cabral che si sbarazza di Eriksen con una finta e lascia partire un tiro perfetto appena toccato da Vermeer, quel tanto che basta per deviarlo sull'incrocio dei pali.
Poco più tardi Fernandez innescato dal colpo di testa di Schaken percorre il corridoio laterale inseguito a fatica da Alderweireld, Vermeer gli chiude la porta ancora in spaccata.
Col passare dei minuti il numero di passaggi sbagliati dell'Ajax perde quasi di valore. Su due intercetti, Fernandez si invola verso l'area di rigore ma non riesce a finalizzare le occasioni poichè prima fermato (probabilmente con un fallo da rigore) da Alderweireld e poi dal guardalinee che ne ravvisa un fuorigioco dubbio.
Nella ripresa la musica non cambia. Vertonghen e Alderweireld tentano con maggiore insistenza il lancio lungo a scavalcare la metà campo, ma De Jong ed Eriksen non tengono un singolo pallone. De Boer decide quindi di cambiare (avrebbe bisogno però di resettare del tutto la squadra) richiamando Eriksen e Sulejmani in panchina, al loro posto entrano Bulykin e Lukoki. De Jong ovviamente scala a centrocampo.
Il Feyenoord spinge alla ricerca del meritato vantaggio e inizia a rendersi pericoloso anche su calcio d'angolo. Al 56' è clamoroso l'errore di Leerdam su corner di Clasie, indisturbato non riesce a inquadrare lo specchio da pochi metri. Al 61' però sull'angolo di Cabral gli sforzi degli ospiti vengono finalmente ripagati. Vlaar si avventa sulla torre di Martins Indi calciando con forza verso la porta, de Jong si oppone col corpo ma la palla resta lì: De Vrij e Bakkal sono i più lesti, è il difensore a battere anticipando anche il compagno, Vermeer non riesce a respingere la conclusione dalla corta distanza e si fa bucare.
L'Ajax dopo il gol subito ovviamente si riversa nella metà campo avversaria, ma lo fa in modo piuttosto disordinato. Al 64' Bulykin perde palla al limite dell'area attaccato da Clasie, El Ahmadi lancia immediatamente Fernandez nelle lande desolate della difesa di casa. Vermeer è costretto ad uscire dall'area di rigore e ad abbattere l'attaccante che lo aveva superato in velocità. Ovviamente scatta il rosso diretto, entra Cillessen per un imbarazzante Van der Wiel. Nonostante l'inferiorità numerica i lancieri spinti dall'Amsterdam ArenA non si perdono d'animo e insistono, complice anche una maggiore stanchezza degli avversari. Al 67' Janssen su corner pennella per la testa di Vertonghen che sovrasta nello scontro aereo l'altro capitano Vlaar, palla al sette con Mulder immobile.
E' la parola fine sull'incontro, le due squadre non hanno più un grammo di energie da spendere si trascinano sfibrate verso il 90', senza ulteriori sussulti. Non è sufficiente lo scossone del pari ai padroni di casa per tentare il 2-1, Fernandez ed il nuovo entrato Cissè costituiscono una spina nel fianco sulle ripartenze e la squadra di De Boer decide saggiamente di non scopriri troppo.
L'Ajax, che aveva battuto il Feyenoord negli ultimi 5 incontri, vede il suo distacco dalla vetta della classifica portarsi a 8 punti. Il treno per il titolo sembra ormai passato.


Ajax 1-1 Feyenoord - 61' De Vrij, 67' Vertonghen (A).
Ajax (4-3-3): Vermeer 6.5; Van der Wiel 5 (66' Cillessen 6), Alderweireld 5, Vertonghen 6.5, Koppers 5.5; Anita 5.5, Janssen 6, Eriksen 5 (55' Bulykin 5.5); Sulejmani 4.5 (55' Lukoki 5.5), De Jong 4.5, Boerrigter 5.5.
Panchina: Ooijer, Blind, De Kamps, Lodeiro. All. Frank De Boer 4.
Feyenoord (4-3-3): Mulder 6; Leerdam 7, De Vrij 6, Vlaar 6, Martins Indi 6; El Ahmadi 7 (84' Mokotjo sv), Clasie 7.5, Bakkal 6.5; Cabral 6.5, Guyon Fernandez 6.5, Schaken 7 (73' Cissé sv).
Panchina: Lamprou, Nelom, Van Haaren, Biseswar, Guidetti. All. Ronald Koeman 8.
Migliore in campo: Jordy Clasie.




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