Vittoria fondamentale per l’AZ Alkmaar nella partita di andata degli ottavi di Europa League. Il 2-0 inflitto all'Udinese, visto a posteriori, sta stretto agli uomini di Verbeek, padroni del gioco per gran parte dell’incontro.Guidolin, un pò per necessità ed un pò per scelta, dà una grossa mano agli olandesi, non solo perché tiene inizialmente in panchina il bomber Di Natale, ma anche perchè, forse nel tentativo di limitare i danni, portando a casa un pareggio, schiera una squadra apparsa fin troppo rinunciataria. Nel 3-5-1-1 scelto dall'allenatore di Castelfranco Veneto, l’esterno destro di centrocampo lo fa Ferronetti, il cui ruolo abituale è quello di difensore centrale, nell'assenza degli indisponibili Basta ed Isla.
Dal canto loro, gli olandesi, ritrovata la leadership solitaria in Eredivisie, sono intenzionati a portare a casa la vittoria per mettere sui binari giusti la qualificazione in vista della gara di ritorno. Buone notizie per Verbeek, che recupera Beerens, che fino all'ultimo sembrava non farcela. L'unico indisponibile è, così, Benschop, tanto che nel classico 4-3-3, in attacco gioca lo statunitense Altidore affiancato da Beerens e Holman.
I padroni di casa prendono subito in mano il pallino del gioco, ma devono fare i conti con l'atteggiamento iper-difensivo dell’ Udinese, che negli ultimi 20 metri non lascia spazi, creando un sovraffollamento nell'area di rigore che non permette all'AZ, una squadra che già di per se fatica a finalizzare, di arrivare con agevolezza alla porta di Handanovic. L'unica strada percorribile, per gli uomini in rosso, sembra essere quella del tiro dalla distanza: al 7’ ci prova Elm, ma Handanovic respinge; al 18’, da posizione praticamente identica, è Holman a scoccare il destro, anche in questo caso il portiere sloveno è bravissimo a respingere. Da notare che in entrambi i casi l’azione impostata dai padroni di casa comincia dalla propria trequarti e arriva fino al limite dell’area avversaria. Questo perché l’Udinese non fa pressing, ma tiene la linea difensiva molto bassa preoccupandosi principalmente di non fare entrare avversari nei propri sedici metri.
Il tema della gara, per tutto il primo tempo, è lo stesso. Un monologo dell’AZ, fatto di continuo, ma inefficace, possesso palla, interrotto solo da alcuni rari lampi dell'Udinese, vicina all'immeritato vantaggio al 36', quando, sugli sviluppi di una punizione il tiro di Armero viene deviato da Elm e rischia di sorprendere Esteban. Dal conseguente calcio d’angolo il portiere costaricano è bravissimo a respingere un colpo di testa di Danilo, salito in area di rigore per sfruttare le proprie doti aeree.
Nella ripresa è sempre l’AZ a fare la partita, ma stavolta l’Udinese prova ad aumentare i ritmi, alzando leggermente il proprio baricentro. Il sinistro di Pasquale, al 61’, fuori di pochissimo, illude i friulani, che nell'azione successiva vanno sotto: bella azione in velocità dell'AZ, conclusa con un prolungato uno-due tra Martens e Altidore che consente al belga di sbloccare il risultato da meno di un metro dalla linea di porta.
L’ Udinese accusa tremendamente il colpo e non riesce a reagire. L'ingresso del bomber Di Natale a dieci minuti dalla fine non ottiene alcun effetto ma, anzi, precede di poco il raddoppio dell'AZ. Il neo entrato Falkenburg, servito da un Altidore in versione assistman, è l'autore del tap-in vincente che batte per la seconda volta Handanovic. Grossa ingenuità, in quest'occasione, della retroguardia bianconera, rea di aver subito due gol praticamente identici.
Sulle ali dell'entusiasmo, nel finale l’AZ prova in tutti i modi a segnare il terzo gol, ma Handanovic è miracoloso ad alzare sopra la traversa prima un tiro dello scatenato ex Sparta Rotterdam, Erik Falkenburg, e poi un colpo di testa di Altidore. Nell’occasione ci si aspettava qualcosa in più dall’americano, poco cinico nonostante abbia avuto l’occasione di colpire indisturbato all’interno dell’area piccola.
Il 2 a 0 rimane un risultato importante per l’AZ, che vince la partita casalinga senza incassare gol. Il merito della squadra di Verbeek è anche quello di essersi dimostrata, al cospetto di una squadra che sta facendo bene nel campionato italiano, una compagine dura da affrontare. Certo, ripetersi al Friuli sarà dura, ma gli olandesi possono essere fiduciosi riguardo al passaggio del turno.
Ti è piaciuto l'articolo? Vieni a parlarne su Facebook, sulla pagina ufficiale del blog Calcio Olandese!
CONVERSATION