Il PSV di Philip Cocu rialza la testa battendo, in rimonta, l'AZ Alkmaar

Al Philips Stadion la squadra di casa scende in campo nuovamente senza Matavz. Lo sloveno, sembrato troppo spesso avulso dalla manovra, viene lasciato in panchina. Al suo posto agisce Toivonen, avanzato di qualche metro rispetto al solito. Per Verbeek, invece, il problema di dover sostituire Holman non c'è: l'islandese Gudmundsson, infatti, si rivela essere allo stesso modo utile sia sulla destra, come quando ha giocato nella posizione di Beerens, sia sul lato opposto.
Entrambe le squadre hanno un vitale bisogno dei tre punti per aggiudicarsi la gara al secondo posto. A trenta secondi dal via, subito la prima emozione: Wijnaldum si allarga sulla destra e, all'altezza del limite dell'area, serve piatto l'accorrente Labyad che tira di prima intenzione costringendo Alvarado alla ribattuta in angolo.
L'AZ non accusa il colpo e reagisce prontamente al 7', quando Elm, in settimana al centro nuove, insistenti, voci di mercato, trova con un destro col contagiri Gudmundsson sulla sinistra. L'islandese serve Maher, il quale gira a Beerens, che da destra lascia partire un tiro che si spegne di poco sul fondo.

La partita si sblocca al quarto d'ora: Wijnaldum controlla palla e scarica a Lens, appostato fuori dall'area di rigore. Il tiro dell'esterno d'attacco del PSV, apparentemente innocuo, sfugge tra le braccia di Alvarado, decisamente protagonista, come vedremo, di una partita fatta di luci ed ombre, schizza in alto e si insacca nella porta dell'AZ.
Il pareggio, però, è nell'aria, tant'è che arriva cinque minuti dopo: al 23' lo statunitense Altidore, defilato sulla destra, da poco meno di 25 metri lascia partire un missile indirizzato sotto l'incrocio dei pali più lontano, imprendibile per Tyton. Il nazionale USA, oramai nettamente sopra a Benschop nella gerarchia degli attaccanti, sembra aver iniziato a trovare la via del goal con più regolarità. Resta da vedere, però, se si tratta di un exploit momentaneo o se, finalmente, l'AZ ha trovato il suo terminale offensivo.
Trovato il goal dell'1-1, l'AZ viaggia sulle ali dell'entusiasmo: al 27' palla in profondità di Maher per Beerens. L'ala destra ex Heerenveen, a tu per tu con Tyton, prova a scavalcarlo con un tocco sotto ma si vede respingere il tiro dal bravo portiere polacco. Poco dopo, però, il numero 23 dell'AZ non sbaglia e sigla la -meravigliosa- rete del vantaggio ospite: controllo palla sulla destra, nell'accentrarsi scambio veloce con Martens sulla trequarti e preciso tiro sotto la traversa là dove Tyton, stavolta, non può proprio arrivare.
La reazione del PSV è rabbiosa: Alvarado è chiamato a svolgere gli straordinari sugli attacchi del PSV, specie quando le distrazioni della sua retroguardia innescano gli avanti avversari. Al 34' un rinvio errato si trasforma in assist per Lens, che controlla e prova una spettacolare rovesciata, deviata in angolo dal portiere costaricano. Quattro minuti dopo tocca al giovane Willems tentare un secco sinistro, ma l'estremo dell'AZ è ancora molto bravo a dire di no.
Il Psv finisce il primo tempo in avanti ma trova una strenua opposizione del portiere dell'AZ. Fioccano i gialli: Strootman, Labyad e Lens in soli tre minuti vengono ammoniti, mettendo in luce, oltre ad una grande determinazione, anche un certo nervosismo che serpeggia tra i padroni di casa.
Nella ripresa, tra le fila dell'AZ subito un cambio: fuori Elm e dentro Klavan, che garantisce più copertura.
Dopo un paio di occasioni sprecate, cambio anche per Cocu, che toglie uno spento Mertens, schierando al suo posto il giovane Depay.
La sfida, quasi scacchistica, tra gli allenatori, viene interrotta da un presunto, ma non sanzionato, fallo di mano di Derijck che, al limite dell'area, respinge una secca conclusione di Maher. Nonostante le proteste dei giocatori dell'AZ, Kuipers non ravvisa la volontarietà e lascia continuare.
I tecnici delle squadre continuano a studiare le rispettive mosse, così, al 66', c'è un nuovo cambio per entrambi: l'ingresso di Benschop, per Altidore, e di Matavz, per l'acciaccato Strootman, si rivelerà decisivo. Il primo, infatti, di lì a poco sbaglierà tanto (forse troppo), mentre il secondo sarà grande protagonista nel finale di gara.Al 76' Cocu può esultare nuovamente, quando Labyad sradica il pallone ad un avversario a centrocampo, serve Depay che lancia in profondità Lens. Il numero 11 si beve il marcatore e tira tra le gambe di Alvarado, fino ad allora insuperabile.Pareggio tutto sommato meritato, anche se, anche in questo caso, la responsabilità di Alvarado è evidente. Ottenuto il pareggio, il PSV continua ad attaccare a testa bassa: all'88', ancora su Lancio di Depay, la sponda di Toivonen favorisce Labyad, il quale cicca clamorosamente la conclusione da posizione favorevolissima. Un minuto dopo, lo stesso Labyad costringe Alvarado a ribattere in angolo una sua insidiosa punizione dal limite dell'area. Si tratta dei prodromi del goal del PSV, che arriva durante l'ultimo giro di lancette: Derijck sale palla al piede dalla retroguardia fino alla trequarti avversaria, ede un compagno libero sulla destra e lo serve, tagliando a metà il compatto schieramento avversario. Sul cross che ne sussegue, Alvarado esce male e si scontra con Matavz che, in caduta, tocca a porta sguarnita. La rimonta del PSV è completata e sa di liberazione l'urlo dell'attaccante sloveno.
L'immagine del fischio finale è eloquente: alla gioia di Cocu e dei suoi uomini fanno da controaltare il mesto sorriso di Verbeek e le lacrime di Moisander.
"La fortuna ci ha aiutato, ma abbiamo dato tutto per vincere e ce l'abbiamo fatta" Cocu. PSV nuovamente in lotta per il secondo posto, in quella che si annuncia come una vera e propria bagarre che coinvolgerà ben cinque squadre.

Ti è piaciuto l'articolo? Vieni a parlarne su Facebook, sulla pagina ufficiale del blog Calcio Olandese!

CONVERSATION

Back
to top