Il Vitesse ipoteca la qualificazione in Europa League battendo 3 a 1 l'RKC Waalwijk

John van den Brom, con il suo Vitesse, costruito con giovani di talento presi in prestito quà e là, si trova, dopo la vittoria per 3 a 1 del Mandemakers Stadion, contro l'outsider RKC, già con un piede e mezzo in Europa League.
Rispetto alla gara vinta per 2 a 0 contro il NEC, van den Brom cambia qualcosa nel suo scacchiere: fuori Buttner e dentro van Aanholt in difesa, mentre van der Heijden si riprende il suo posto in mediana, complice l'assenza di Annan. Brood, dal canto suo, conferma l'undici anti-Twente, lasciando ancora in panchina l'ungherese Krisztiàn Nemeth.
Gli ospiti, una delle realtà più in ascesa del calcio olandese, anche grazie alle forti disponibilità del suo presidente, il georgiano Merab Jordania, partono subito fortissimo alla ricerca del vantaggio.
Chanturia, già al 3', porta palla sulla sinistra e serve Bony che, nonostante lo scatto in profondità sulla destra di Hofs, tira forte di destro da fuori area. Bravo Zoet a respingere coi pugni e non azzardare la presa.
Dopo un quarto d'ora di gioco, il Vitesse torna a farsi pericoloso direttamente su calcio di punizione, fischiato dall'arbitro per un duro intervento Ibarra. Sul pallone si presenta van der Heijden, il cui sinistro a giro viene messo fuori ancora da Zoet. Sul corner che ne consegue, battuto da Hofs, è ancora van der Heijden a svettare di testa, ma la palla viene deviata alta sopra la traversa. Sugli sviluppi del nuovo angolo, è il georgiano Kashia a provare il destro, spentosi, però, sul fondo.
Quello del Vitesse, ora, è un assedio. La fuga, al 20', di Chanturia, sulla fascia sinistra, è il preambolo al goal. La retroguardia casalinga non riesce a mettere un freno alle sortite offensive del talento georgiano, classe 1993, e così, spesso, si trova a dover spazzare via il pallone senza pensarci due volte. Sul calcio d'angolo che ne sussegue, dopo alcuni maldestri tentativi, da parte della retroguardia di casa, di liberare l'area di rigore, il pallone arriva a Kalas, rimasto arretrato per coprire la propria metà campo. Il difensore ceko controlla il pallone di petto e lascia partire un perfetto destro che si insacca sfiorando il palo.
Il numero 2 del Vitesse, arrivato in prestito dal Chelsea, ha confermato pochi giorni fa di voler rimanere ad Arnhem almeno un altro anno. Una conferma preziosa, per van den Brom, che già da ora sa di poter contare su uno dei talenti più interessanti del calcio ceko.
La rete che sblocca il risultato, in un certo senso, spezza i sogni di gloria di Brood e della sua truppa. Dopo l'inattesa vittoria contro il Twente, in casa RKC l'entusiasmo era salito alle stelle. Partiti per salvarsi, i gialloblu sono arrivati a giocarsi la finale per un posto in Europa League, meritando a pieno ogni obiettivo conseguito. A differenza della gara contro i Tukkers, però, la sfida contro il Vitesse assume subito un determinato andazzo: i gialloneri (in tenuta da trasferta, completamente nera) di van den Brom hanno una rosa qualitativamente e quantitativamente superiore rispetto a quella dell'RKC. Il presidente Jordania, inoltre, ha espressamente richiesto, investendo molto sul club, una qualificazione ad una competizione europea.
Nel secondo tempo, i padroni di casa provano a prendere l'iniziativa per ristabilire la parità: al 54', dopo un corner battuto corto, la palla arriva ad Alakmak, subentrato al posto di Schet all'inizio della ripresa.
Il tiro dal limite dell'area del match winner della sfida contro il Twente viene intercettato da Nemeth, che devia di testa il pallone all'ultimo secondo, beffando Velthuizen. 1-1. Ora L'RKC vuole crederci.
Quattro minuti dopo, punizione dalla linea del fondo avversaria per i padroni di casa. La palla, scodellata nel mezzo, danza davanti alla porta di Velthuizen, che è, però, prontissimo a ribattere fuori una conclusione di testa ravvicinata di Cuco Martina, su cross di Duits.

La squadra di casa, nel tentativo di ribaltare il risultato, si scopre in avanti. L'undici di Brood deve fare i conti con Wilfried Bony, che al 68', agevolato da uno scomposto intervento di Martina, inteso inteso ad evitare che Propper potesse rendersi pericoloso, intercetta la sfera, trovandosi un autostrada davanti. L'ivoriano avanza verso Zoet, lo mette a sedere con una finta ed appoggia comodamente il pallone in rete, spiazzando il portiere dell'RKC. Nessuna esultanza per l'attaccante della Costa d'Avorio, che viene comunque travolto dai compagni, pazzi di gioia.
Il nuovo vantaggio del Vitesse marchia indelebilmente la gara: spinti dall'entusiasmo, gli ospiti tornano ad attaccare intensamente: al 73' van Ginkel, da sinistra, crossa col mancino al centro dell'area. Bony ha tutto il tempo di coordinarsi e deliziare il pubblico con una perfetta rovesciata che impegna Zoet, il quale, con qualche difficoltà, addomestica in due tempi il pallone. Sei minuti più tardi, van Aanholt, in proiezione offensiva, scambia con Chanturia e tira, costringendo il portiere del RKC a mettere in angolo. Sul corner seguente, perentorio stacco di Bony, lasciato troppo libero di colpire, per il definitivo 1 a 3.
Nel finale, l'RKC ha l'opportunità di riaprire la gara, ma ten Voorde, servito in profondità da Braber, conclude fiaccamente e non preoccupa Velthuizen.
Il ritorno, da giocarsi domenica pomeriggio al GelreDome di Arnhem, sembra possa diventare, alla luce del risultato della partita d'andata, una festa per il Vitesse, che manca da una competizione europea dal 2002-03, anno di partecipazione alla Coppa Uefa.


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