Al Kyocera Stadion di Den Haag arriva l'Ajax, una delle massime rivali storiche dei gialloverdi dell'ADO, protagonisti di un buon inizio di stagione.
Dopo la sconfitta maturata negli ultimi minuti della gara di Champions League contro il Borussia Dortmund, Frank de Boer decide di cambiare qualcosa nel proprio undici iniziale, lasciando in panchina Christian Poulsen, Tobias Sana e Derk Boerrigter, ed optando per un centrocampo formato dal solito, imprescindibile Eriksen, al fianco del connazionale Schone e del sudafricano Serero. In attacco c'è ancora Ryan Babel, che agirà defilato sulla sinistra, mentre sul lato opposto giocherà Lukoki. Il ruolo di centravanti viene affidato nuovamente a Siem de Jong.
Nessun assente, se si esclude Leeuwin, tra le fila dei padroni di casa, che partono subito forte, sfiorando il goal al 5' con van Duinen, che sugli sviluppi di un calcio di punizione si trova a tu per tu con Vermeer ma manda clamorosamente alto il pallone con un colpo di testa da pochi passi.
Sul rinvio dal fondo che ne consegue, una disattenzione di Vermeer e Moisander potrebbe costare caro all'Ajax, perchè Toornstra si avventa sul pallone e costringe l'estremo difensore ajacide ad una prodigiosa deviazione sulla traversa.
La pressione dell'ADO è evidente e porta i suoi frutti al 13', quando Beugelsdijk sfugge a Moisander e di testa, su corner di Holla, trafigge Vermeer.
La reazione degli ajacied è tutta in un tiro, piuttosto fiacco, di Lukoki, che sfrutta il gioco di sponda di Babel al 25' ed impegna Zwinkels, un pò incerto nell'intervento. Male, nel primo tempo, la squadra di Frank de Boer, apparsa sulle gambe e priva di ogni idea per rendersi pericolosa contro un avversario tosto ed ordinato come l'ADO Den Haag. Non è un caso, allora, se all'inizio della ripresa de Boer provi a cambiare qualcosa, inserendo Boerrigter in luogo di Schone, ripristinando l'originario 4-3-3, mutato dopo l'ingresso, al 20' di Poulsen in luogo di Serero. L'attaccante ex RKC Waalwijk è il primo a pungere la retroguardia avversaria, dopo solo venti secondo dalla ripresa dei giochi, ma la sua giocata nello stretto non è soddisfacente.
Due minuti dopo è Babel a provare la conclusione, ma il tiro dell'ex giocatore di Liverpool ed Hoffenheim difetta di potenza e viene facilmente addomesticato da Zwinkels.
L'Ajax, con il passare dei minuti, prova a dettare il ritmo della partita. Sotto di un goal, gli uomini in biancorosso hanno l'obbligo di fare qualcosa di più: Babel e Boerrigter rimangono i più attivi, ma su ogni contropiede dell'ADO la retroguardia ajacide fa sudare freddo i suoi tifosi.
Riesce a fare di peggio, però, la coppia di difensori dell'ADO, che al 61' letteralmente regala il pareggio all'Ajax: su cross dalla destra di van Rhijn, infatti, Omeruo e Wormgoor pasticciano, lasciando Babel liberissimo di colpire a pochi metri dalla porta di Zwinkels, siglando la rete del pareggio.
Nel finale, nel giro di pochi minuti, Boerrigter ha due palle gol nitidissime, ma in entrambi i casi si vede respingere le conclusioni dal portiere dell'ADO, Zwinkels. Clamorosa l'occasione al minuto 84, quando, sfruttando un rimpallo, l'esterno offensivo dell'Ajax calcia addosso al portiere avversario un vero e proprio rigore in movimento.
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