Buon esordio, per l'Olanda, nel gruppo D per le qualificazioni ai prossimi Mondiali. La nazionale allenata da Louis van Gaal, infatti, incamera i primi tre punti battendo la Turchia, uno degli avversari più ostici del girone, con un goal per tempo.
Rispetto alle indiscrezioni avute nella vigilia, il 4-3-3 di partenza vede Krul tra i pali. Il portiere del Newcastle è stato considerato, da van Gaal, più in forma di Stekelenburg e, per questo, scelto per essere il titolare. In difesa, a destra, c'è Daryl Janmaat, uno dei tre giocatori del Feyenoord scesi in campo dal primo minuto. I due centrali sono Heitinga e Bruno Martins Indi, mentra Jetro Willems è il terzino sinistro.
In mediana Clasie vince il ballottaggio con Fer e viene schierato al fianco di Strootman e Sneijder, mentre Robin van Persie è il centravanti chiamato al ruolo di pivot, con Narsingh e Robben che agiscono sulle fasce.
La giovane Olanda di van Gaal parte maluccio, forse per l'emozione della prima partita ufficiale: dopo neanche un minuto, la Turchia sfiora il goal con un colpo di testa. Poco dopo, Martins Indi anticipa Krul su di un cross giunto dalla sinistra, rischiando di combinare un pasticcio. Il suo intervento sulla linea, in anticipo sull'avversario, si rivela a dir poco provvidenziale.
Al 15', su calcio d'angolo calciato da Sneijder, Robin van Persie tocca il pallone di testa, mettendolo alle spalle di Zengin.Troppo ferma, nell'occasione, la retroguardia turca, che permette al neo attaccante del Manchester United di spizzare in rete il pallone, mettendolo sul secondo palo.
Dopo il vantaggio, l'Olanda rischia grosso: al 23' Willems si addormenta, facendosi rubare il pallone da Arda Turan il quale, a tu per tu con il portiere Krul, apre troppo il compasso, calciando clamorosamente fuori.
Alla mezz'ora, con la squadra turca sbilanciata in avanti, un contropiede di Narsingh sarebbe potuto essere letale. L'ex esterno dell'Heerenveen, ora al PSV, perde il tempo giusto per servire Robben, con il quale si era scambiato di posizione, e dopo un rimpallo favorevole, calcia verso la porta difesa da Zengin, angolando troppo. Non gliele manderà a dire, a bocce ferme, Arjen Robben, che accusa il compagno di troppo egoismo per non avergli passato il pallone al momento giusto.
Il primo tempo si chiude con un occasione per la Turchia: sugli sviluppi di una punizione dalla trequarti, Bulut anticipa Krul di testa e coglie la parte superiore della traversa. Ne consegue una mischia, dalla quale ne esce, infortunato, Janmaat, che viene colpito al volto da un tentativo di conclusione acrobatica da parte di Toprak.
Anche a causa della forte botta rimediata, al rientro dagli spogliatoi il terzino destro di proprietà del Feyenoord lascia spazio a Ricardo van Rhijn, mentre cinque minuti dopo è Clasie ad abbandonare il campo dopo una prestazione non troppo convincente, venendo sostituito da Leroy Fer.
Al 56' Altintop esalta le doti di Krul, costretto a mettere in angolo, con una parata spettacolare, un missile calciato dal calciatore turco da una discreta distanza. Poco più di cinque minuti dopo, su di un rovesciamento di fronte, Robben, servito ottimamente da una verticalizzazione di Sneijder, aspetta troppo per servire van Persie, finendo col permettere a Zengin di sfiorare il pallone, con il conseguente andare fuori tempo da parte dello stesso van Persie.
La Turchia, nei minuti finali, prova a mettere pressione alla nazionale Oranje. In più di una occasione, però, i ragazzi di van Gaal riescono a mettere una pezza alle lacune dettate dall'inevitabile inesperienza. Così, con quasi tutti gli uomini nella metà campo olandese, al 92' Strootman, dalla sua area di rigore, lancia il compagno di squadra, anche nel PSV, Narsingh, che ha campo libero. Giunto, dopo una galoppata di quasi 50 metri, davanti a Zengin, l'ala olandese delizia l'Amsterdam ArenA con un tocco sotto che fa esplodere lo stadio, in fibrillazione per i continui pericoli che i turchi stavano arrecando alla nazionale di casa.
Buona la prima, allora, per un van Gaal che è parso subito convincente nel modo di gestire la squadra. Gli automatismi, va da sè, verranno con il tempo, così come l'esperienza, necessariamente mancante in un gruppo così giovane. Nota positiva è stata la presenza di numerosi giocatori che giocano in Olanda: dei 14 giocatori scesi in campo, tra titolari e riserve, ben 8 calciatori giocano in squadre di Eredivisie!
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