Ajax, ecco i talenti più promettenti del vivaio dei Lancieri (parte I)


Chi segue il calcio sa che parlare dell'Ajax implica, inevitabilmente, il marcare l'importanza e la prolificità del settore giovanile della squadra di Amsterdam.
Dopo anni di spese folli, la dirigenza ajacide, seguendo il diktat di Cruijff, ha deciso di dare freno agli acquisti e di iniziare a promuovere con costanza i prodotti della propria accademia.
In linea con questa filosofia, l'allenatore dell'Ajax, Frank de Boer, ha recentemente affermato che in questa sessione di mercato non ci saranno acquisti e che gli innesti arriveranno tutti dalle giovanili. Considerato che si lotta per il titolo, si tratta di un chiaro segnale del fatto che le cose, al Toekmost, si fanno seriamente.

Ricardo Kishna, 19 anni, è un attaccante talentuoso che gioca sull'esterno a sinistra nel tridente di stampo ajacide. Frank de Boer lo ha inserito tra i convocati per il ritiro di Belek, in Turchia, perchè crede molto in lui, indicandolo come il primo dei talenti destinati ad esplodere in prima squadra.
Con i pari età ha spesso la meglio anche per via di un fisico già definito, oltre che per le indubbie qualità tecniche.
In attesa di un rinnovo del contratto, il problema più grande è il suo agente, Mino Raiola, che minaccia già di portarlo all'estero...

Kishna con la maglia dell'Olanda
Sheraldo Becker, 18 anni, attaccante particolarmente dotato, capace di rendere al meglio nell'ultima porzione di campo. Consigliato a Frank de Boer dal fratello Ronald, che lo ritiene tra i più promettenti del gruppo di giovani in cerca di posto in prima squadra, ha ne dribbling secco e nel tiro di destro i suoi punti forti.


Anwar El-Ghazi, 18 anni, ala destra acquistata dallo Sparta Rotterdam dopo una stagione impressionante con la maglia della seconda squadra di Rotterdam. Bravissimo nello stretto, ricorda a tratti il primissimo Cristiano Ronaldo. Ovviamente, data la giovane età, ha ancora un grosso margine di miglioramento, specie per quanto riguarda l'aspetto tattico: spesso, infatti, il giovane Anwar tende a tenere troppo il pallone. 
Durante le fasi di gioco predilige l'uso del piede destro, ma non disdegna l'utilizzo del mancino, visto che può tranquillamente partire dalla sinistra per puntare l'avversario e cercare la conclusione. Tra i suoi punti di forza anche la precisione sui calci da fermo.


Elton Acolatse, 18 anni, attaccante di passaporto olandese (è già membro delle selezioni giovanili oranje) ma di chiare origini ghanesi, fa della rapidità di movimento la sua arma in più, grazie alla quale, spesso e volentieri, ha la meglio sui difensori avversari. Dribbling stretto e capacità di inserimento negli spazi lo rendono imprendibile, specie quando ha campo davanti. Può svariare sia sulla destra che sulla sinistra, alternandosi con il compagno Menig, ma non disdegna la posizione di seconda punta alle spalle del classico numero 9.
Frank de Boer lo tiene in considerazione, ma per lui, in squadra, non c'è ancora posto: "Elton è un ottimo giovane giocatore. Se continuerà così, presto avrà spazio in prima squadra".

Elton Acolatse con Jonk al momento del rinnovo del contratto
Queensy Menig, 18 anni, molto tecnico. Abilmente plasmato dai tecnici dell'accademia giovanile dell'Ajax, dove è arrivato a soli 12 anni, è anch'egli un attaccante poliedrico, potendo giocare come punta centrale o come punta esterna. Tecnico e bravo nel dribbling, ha trasformato il rigore che ha regalato all'Ajax la vittoria dell'AEGON Future Cup 2012 contro il Manchester United, al termine della quale ha conquistato anche il titolo di miglior giocatore del torneo.

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