UN ODEGAARD DA RITROVARE E UNA MULTICULTURALITÀ DA SFRUTTARE
Il nono posto della scorsa stagione è un risultato da cui partire, ma non certo di cui accontentarsi. Rispetto agli scorsi anni, quello che è mancato all'Heerenveen è stato un attaccante capace di trascinare la squadra nei momenti di difficoltà, magari risolvendo da solo le partite. Nella seconda metà di campionato, iniziata dopo lo stop invernale, la squadra di Streppel ha vinto 4 partite e ne ha pareggiate 2. Un bottino misero, che ha tenuto i frisoni a ridosso della zona Play-Off per gran parte del campionato. L'iraniano Reza Ghoochannejhad, soprannominato Gucci (anche, e soprattutto per le difficoltà di pronuncia del suo cognome), emigrato in Olanda quando era bambino, ha meritato spesso, con il suo ottimo bottino di 19 gol in Eredivisie, gli applausi dei tifosi che affollano l'Abe Lenstra Stadion, ma i tempi di van Nistelrooy, Huntelaar e Finnbogason sembrano lontani.
Martin Odegaard ha ancora un'altra stagione in prestito all'Heerenveen per riscattarsi, dopo 6 mesi deludenti in Frisia. |
Marco Rojas è uno degli ultimi acquisti in casa Heerenveen. |
Importante anche la mole di movimenti in uscita. Hanno salutato la Frisia, tra gli altri, il già citato portiere Erwin Mulder, il talentuoso St. Juste, Otigba e si attende la conferma della cessione della stella Sam Larsson. La più grande incognita relativa alla prossima stagione riguarda proprio lo svedese, in quanto sarà difficile capire che peso avrà la cessione dell'esterno offensivo, al momento contesa da Porto, Celta Vigo e Fiorentina.
Dopo alcuni screzi con la dirigenza della squadra frisona, l'addio di uno dei migliori interpreti nel suo ruolo durante le ultime edizioni di Eredivisie è questione di ore. Resta solo da definire quale sarà la sua prossima squadra, visto che l'Heerenveen non sembra voler accettare offerte inferiori al prezzo stabilito per il ventiquattrenne nato a Goteborg, che si aggira intorno agli 8 milioni di euro. Insomma, un bel gruppo multiculturale si sta formando nel profondo Nord dell'Olanda, coordinato dal vecchio guru Jurgen Streppel, a cui va il compito di riportare i Superfriezen in quell'Europa League che all'Abe Lenstra manca da troppo tempo, dal 2012 per quanto riguarda i preliminari e dal lontano 2009 per la fase a gironi. Decisamente un'eternità.
L'ALLENATORE:
JURGEN STREPPEL
48 anni
LA FORMAZIONE
Tra addii e nuovi arrivi, definire quello che potrebbe essere l'undici iniziale scelto da Jurgen Streppel non sarà cosa facile. Poche le certezze, ma tra queste rientra la scelta del 4-3-3 come modulo di partenza, con i recenti acquisti di Rojas e Mihajilovic destinati ad occupare i due posti sugli esterni nel tridente offensivo completato da Ghoochannejhad. Se l'Heerenveen dovesse riuscire a mantenere Zeneli, uno dei tre sarà costretto alla panchina, senza dimenticare anche Odegaard, candidabile per il ruolo di ala pur dando il meglio di se come centrocampista offensivo, ma il cui impiego potrebbe consentire di passare al 4-2-3-1. A centrocampo posto assicurato per il jolly nipponico Yuki Kobayashi, mentre la linea difensiva dovrebbe essere composta da Dumfries, Høegh, van Aken e Woudenberg, che sarà il terzino sinistro che prenderà il posto di Bijker. Promosso in prima squadra il giovane Kik Pierie, destinato a raccogliere minutaggio nel corso della stagione.
OBIETTIVO: Play-Off per l'Europa League
LO STADIO: ABE LENSTRA STADION
Inaugurato il 20 agosto
1994 dal Principe Guglielmo Alessandro con un’amichevole tra l’Heerenveen e il
PSV Eindhoven (in cui fece l’esordio assoluto sul suolo europeo un certo
Ronaldo), l’impianto è dedicato alla memoria di Abe Lenstra, leggendario
attaccante dell’Heerenveen e considerato univocamente come il più grande
giocatore nella storia del club frisone e uno dei più grandi calciatori
olandesi di tutti i tempi, in azione con i Supefriezen tra il 1936 ed il 1954.
Lo stesso Lenstra viene ricordato con una statua all’ingresso dello stadio. È
uno dei pochi stadi ad aver resistito alle sponsorizzazioni esterne. Il campo, in
erba naturale, viene riscaldato per evitare il congelamento del manto erboso
nei periodi più freddi, essendo la città situata nella zona più fredda
d’Olanda. Curiosità: con i suoi 26.100 posti, può ospitare oltre la metà dei
quasi 50.000 abitanti del Comune di Heerenveen.
Tutti i diritti riservati all’autore. Nel caso si effettuino citazioni o si riporti il pezzo altrove si è pregati di riportare anche il link all’articolo originale.
Ti è piaciuto l'articolo? Vieni a parlarne su Facebook, sulla pagina ufficiale del blog Calcio Olandese!
CONVERSATION